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Ok, ci ho scherzato e ironizzato finora perché pensavo fosse davvero un caso il fatto che il conteggio infame stesse inseguendo con grande successo il calendario dell’anno. Fino a sabato eravamo statisticamente a più di una donna al giorno che si manifestava come abusante, violenta o omicida nei confronti di minori o anziani. Ieri non è capitato nulla, la statistica si era abbassata un pelo e oggi… “Madre getta a terra e uccide neonata, arrestata“. Il conteggio sale di nuovo e siamo a una donna abusante o assassina al giorno da inizio anno.
Non sto nemmeno più a ironizzare facendo confronti con i numeri inesistenti del “femminicidio”, con la presenza di una commissione parlamentare sul femminicidio, né mi soffermo sulla solita fuffa spacciata dai media per cui “la crisi post-partum”, “il momento di buio” e stupidaggini del genere. Non sono quelli argomenti che giustifichino i numeri di una donna abusante al giorno, da considerarsi per altro come punta dell’iceberg. Le questioni vere e urgenti ora sono queste e, diversamente dal mio solito, voglio gridarle.
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Donne, cosa cazzo state facendo?
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Ora BASTA.
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Qualcuno faccia qualcosa, per l’amor del cielo.
Tutto questo è anche il risultato di una cultura affermata ossessivamente dove i bambini sono proprietà materna, di una conseguente tendenza giudiziaria a trovare giustificazioni quando accadono cose come quelle di oggi, della complicità di psicologi, psichiatri, assistenti sociali nell’affermazione di un’equazione che NON STA IN PIEDI perché un termine viene costantemente escluso e demonizzato: il padre, l’uomo, il maschio, in quanto portatore di “mascolinità tossica”.
Di cosa parlo? Parlo del fatto che un uomo che noti nella moglie segni di mancanza di equilibrio che strumenti ha per evitare il peggio? Va dagli assistenti sociali? Va da un medico? Va dai Carabinieri? Con quale serietà verrebbe presa la sua segnalazione? Sicuramente non la stessa con cui verrebbe presa una segnalazione opposta, quella di una moglie preoccupata perché il marito non sembra equilibrato. In quel caso scatterebbe un cordone di sicurezza straordinario, anche in assenza di prove. L’uomo, il padre, è invece disarmato di fronte a una donna che decide per il peggio e che ha il privilegio, quando mette in atto il peggio, di avere mille scusanti sul piano socio-culturale e un milione di attenuanti sul piano giudiziario. A forza di criminalizzarlo, l’uomo oggi è inerme. E un altro neonato è morto per mano di donna.
TUTTO QUESTO DEVE FINIRE.
Il conteggio infame che tengo su questo blog deve interrompersi.
ORA!
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