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di Fabio Nestola – Alley-Oop, una sezione online del Sole24Ore, si sta rivelando col tempo un nuovo punto di sintesi, insieme a tanti altri sparsi nei media, per l’ideologia del femminismo suprematista e per la diffusione di dati per lo meno discutibili. Sul web di recente è uscito un articolo intitolato: “100 chiamate al giorno al 1522, ecco la fotografia della violenza sulle donne“. Ma che modo è questo di titolare una notizia? Non è casuale, ovviamente. Si citano numeri allarmanti, 100 casi al giorno per un totale di 9.000 in tre mesi che, proiettati su un anno, darebbero un totale di oltre 36.000 richieste di aiuto. Una catastrofe, insomma. Poi però al momento di ripartire la casistica per genere di autori e vittime si arriva a un totale clamorosamente diverso: 2.116 casi concreti a fronte di 9.000 chiamate (pari al 20% circa).
CASI | TIPOLOGIA |
1.970 | violenza agita da un uomo su una donna |
24 | violenza agita da un uomo su un altro uomo |
98 | violenza agita da una donna su un’altra donna |
24 | violenza agita da una donna su un uomo |
TOTALE | |
2.116 |
Mancano all’appello circa 7.000 casi. Come comprendere il motivo della vistosa differenza? Probabilmente con le chiamate di chi cerca informazioni, o sbaglia numero, o si sente in vena di scherzi. Verifichiamo: l’articolo cita 1.737 chiamate da vittime di violenza e 230 da vittime di stalking, che danno un totale di 1.967. La cifra non corrisponde ai 2.116 casi precedentemente citati come violenza ambosessi, sembra invece molto più vicina ai 1970 casi (sarebbe un errore di 3 unità, nulla in confronto alle altre incongruenze) di violenza subita da sole donne per mano maschile.
Ma che modo è questo di titolare una notizia? Non è casuale, ovviamente.
Se così fosse si tratterebbe di un segnale allarmante in merito all’imparzialità di chi fornisce i dati: da un lato si finge di essere bipartisan considerando anche le richieste d’aiuto maschili e di donne vittime di altre donne, dall’altro tali casi spariscono e si dimostra, dati alla mano, di voler considerare solo la donna che dichiara di essere vittima di un uomo.
CASI | MOTIVAZIONI |
1.737 | richieste di aiuto da vittime di violenza |
230 | richieste di aiuto da vittime di stalking |
TOTALE | |
1.967 |
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Quindi arriva la griglia “altro”, ovvero l’esame delle chiamate da parte di persone che non lamentano espressamente di aver subito violenza. Da quelle 7.664 chiamate non emerge alcuna urgenza di intervento, tuttavia anche la gente che chiama per scherzare, per chiedere informazioni o per aver sbagliato numero, finisce nel computo dei numeri che servono a ribadire l’allarme per la violenza di genere. A buon peso, insomma, come per i conteggi dei cosiddetti “femminicidi”. È dura sostenere che servano sempre più fondi a causa degli scherzi telefonici, eppure di fatto accade. Nei numeri, la casistica delle “non emergenze” citate nell’articolo è ripartita così:
CASI | MOTIVAZIONI |
1.169 | richiesta di informazioni sui centri antiviolenza |
1.378 | richiesta di informazioni sul numero verde 1522 |
3.962 | scherzi telefonici |
734 | molestie |
421 | errori, gente che sbaglia numero |
TOTALE | |
7.664 | |
+1.970 | violenza agita da un uomo su una donna |
TOTALE | |
9.634 |
Comunque le 7.664 chiamate della griglia “altro” vanno sommate alle 1.970 donne che lamentano violenze maschili , si arriva dunque ad un totale di 9.634 che è compatibile con le circa 9.000 che nascono dalle 100 chiamate al giorno. Riassumendo: degli oltre 9.000 contatti solo 1.970 (il 20%) riguardano effettivamente richieste di assistenza per la violenza di genere, ove il genere violento è esclusivamente quello maschile e la vittima è esclusivamente donna. Però … c’è un però. L’articolo cita anche i casi in cui una donna, pur chiamando il 1522 per lamentare di aver subito violenza, preferisce non denunciare il proprio aguzzino a volte anche su “indicazione” delle Forze dell’Ordine. Tali casi sono così ripartiti:
CASI | MOTIVAZIONI |
202 | invitate dalle FFOO a non denunciare |
265 | non denunciano perché hanno paura |
67 | perché non hanno posti sicuri dove andare |
631 | per non compromettere la famiglia |
76 | perché temono il giudizio dei propri familiari |
338 | la vittima non denuncia e torna dal maltrattante |
TOTALE | |
1.579 | non denunciano per vari motivi |
Concludendo, dalle 1.970 chiamate effettivamente riferibili alla violenza di genere, andrebbero sottratte 1.579 donne che per vari motivi hanno preferito non denunciare. Quindi i casi che hanno iniziato un iter giudiziario in seguito al contatto col 1522 sarebbero 391. Non dico “solo” 391 perché anche una sola vittima di violenza è intollerabile per donne e uomini civili, tuttavia sorprende la macroscopica sproporzione tra i proclami iniziali e gli effettivi interventi, circa il 4% della mole infinita di contatti. Senza contare che il 1522 non diffonde, perché probabilmente, e volendo essere buoni, non li può conoscere, i dati relativi alla conclusione di quei 391 percorsi giudiziari. La sola denuncia non è certezza del reato, pertanto non è possibile sapere quanti casi si siano conclusi con rinvio a giudizio e quanti invece con archiviazione, quanti con una sacrosanta condanna del reo e quanti invece con assoluzione.
Sorprende la macroscopica sproporzione tra i proclami iniziali e gli effettivi interventi.
Alla luce di tutto questo, si tratta di capire che meccanismo c’è dietro. E i casi sono tre. O si tratta di un esempio di pessimo giornalismo superficiale, e potrebbe anche essere, dati i molti esempi riportati da questo blog, buona parte dei quali proprio del Sole24Ore. Oppure è la fonte stessa, dunque il 1522, a fornire dati manipolabili o manipolati per far emergere un’emergenza che, numeri alla mano, pur essendo comunque preoccupante, è infinitamente inferiore a quanto raccontato. Oppure si tratta di una malsana alleanza tra gli interessi di un’organizzazione che ha bisogno di grandi numeri per rivendicare il sostegno economico pubblico e un’informazione prona, troppo prona a una narrazione inquinata da interessi e ideologia, che in quanto tale è il contrario dell’informazione, ma che riveste comunque un interesse per il suo appeal verso i lettori. Come che sia, salvo maggiori e migliori chiarimenti sui dati citati, si può a buon diritto sostenere che di articoli come questo se ne farebbe volentieri a meno. Molto volentieri.
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Questo dato mi interessa: “202 invitate dalle FFOO a non denunciare”.
Perchè le Forze dell’Ordine invitano a NON denunciare? Perchè si rendono immediatamente conto che queste 200 telefonate sono false?
Quando mi separai andammo una volta dal consulente matrimoniale, consulente matrimoniale femmina con due praticanti (femmine) al seguito.
La mia ex moglie dipinse come episodio “gravissimo” il fatto che io una sera mi bevvi un’intera bottiglia di Brachetto, da solo e in silenzio – allarmatissima la consulente matrimoniale fa: “e poi cosa ha fatto?”
Praticanti costernate e allarmatissime anche loro.
Risposta della mia ex moglie: “senza dire una parola è andato a letto a dormire”.
Consulente: “signora, lasci stare”.
Credo siano episodi del genere.
Io restai in silenzio, ma la mia risposta mentale fu: “vaffanculo. Appena sto da solo se mi pare me ne bevo anche due, senza dover dare spiegazioni a un tribunale di donne”.
Guardate che schifo [Link rimosso: filtrate i link a notizie antimaschili attraverso archive.is, altrimenti non li pubblico, non regalo click a nessuno]
“Alla luce di tutto questo, si tratta di capire che meccanismo c’è dietro. E i casi sono tre.”
La butto lì: la terza – che hai detto – .
Di gran lunga la piú probabile.
(Comunque “violenza AGITA” nun se po’ proprio sentí – tantomeno lèggere.
Commessa, perpetrata…).
Lo dissi già tempo fa che i loro numeri sono il totale delle chiamate in entrata, compresa questa:
“Ciao, Simona! Vieni alla festa venerdì sera?” – Simona lavora in un CAV, l’amica la chiama perché sa di trovarla lì.
E si farebbe prestissimo, anche se è tecnicamente quasi impossibile, a provarlo: basterebbe beccare un CAV in zona non coperta dal segnale del cellulare – scommetto 1.000 euro che riceve più “richieste di aiuto” di tutti gli altri. Perché non sono tutte richieste di aiuto (e neppure la maggioranza), è che se devi chiamare una che lavora lì devi chiamarla sul fisso, e tutte le telefonate in entrata vengono registrate come “accoglienze telefoniche” cioè “richieste di aiuto”.
“L’aria di crisi, al Sole 24 Ore, si respira ormai da un po’. Nel tempo si è fatta sempre più pesante e oggi appare fitta come una nebbia che non accenna a diradarsi…”
Questo il commento Comparso tempo fa su un altro quotidiano nazionale… Ora si capisce perché pubblicano certi articoli sensazionalistici…. Hanno. Bisogno di click e copie vendute..
Non regaliamogli click allora. E non compriamolo.
Giusto..
Io non compro più una Copia dal 1999…anno durante il quale vi feci un colloquio di lavoro…e mi si aprirono gli occhi.. Prima lo veneravo..
Era uno dei più importanti quotidiani economici mondiali. Poi si è trasformato in altro. L’economia piegata all’ideologia. Uno schifo.
Alla “Sola 24ore” ci sono quelli del “Fate presto!” … gente al soldo di interessi delle classi più agiate e delle potenze straniere. Traditori della peggiore specie. Alla larga…