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Cara Angela, hai abusato del tuo potere

20 Novembre 201810 Marzo 2019
4

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Comments (4)

  1. È stata una invettiva malcelata nelle sembianze di una satira contro il maschio, ma quello che rende ancor più volgare questa invettiva, e oltremodo meschina, è proprio l’oggetto preso di mira, o, per meglio dire, la metonìmia dell’oggetto: non gli uomini in sé, come furbescamente e ipocritamente si vuol far credere, ma quello che gli uomini rappresentano per la Finocchiaro: oggetti di un desiderio meramente sessuale, inappagato e inappagabile a causa dell’età che non suscita desiderio, che non genera attenzioni (secondo lei) e pertanto non consente ad una sessantenne di soddisfare il proprio istinto sessuale. All’inizio pensavo che dietro questo pezzo ci fosse chissà quale ennesima, ritrita campagna nazifemminista contro l’uomo, poi, ragionando serenamente, vedo solo un tentativo volgare di fare comicità su un argomento ancora più volgare, il sesso, come se un individuo diventi veramente invisibile solo perché non è più in grado di soddisfare la sessualità di un altro individuo oltreché la propria sessualità; come se un individuo possa riconoscersi “visibile” solo se possa ritenersi sessualmente attivo. Gli invisibili sono coloro che non sono in grado di donare e di donarsi in alcun modo e per questo non entreranno mai nell’anima di nessuno. La Finocchiaro ha solo rappresentato se stessa esprimendo la sua invisibilitá forse perché si sente invisibile e reputando responsabile della sua trasparenza gli uomini che non la guardano, mentre il vero responsabile è il suo scarso sex appeal: e questa mi sembra la risposta migliore!

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    25 Novembre 2018 Nòan Prawdy Reply
  2. Secondo il mio parere di é trattato di una invettiva malcelata nelle sembianze di una satira contro il maschio, ma quello che rende ancor più volgare questa invettiva, e oltremodo meschina, è proprio l’oggetto preso di mira, o, per meglio dire, la metonìmia dell’oggetto: non gli uomini in sé, come furbescamente e ipocritamente si vuol far credere, ma quello che gli uomini rappresentano per la Finocchiaro: oggetti di un desiderio meramente sessuale, inappagato e inappagabile a causa dell’età che non suscita desiderio, che non genera attenzioni (secondo lei) e pertanto non consente ad una sessantenne di soddisfare il proprio istinto sessuale. All’inizio pensavo che dietro questo pezzo ci fosse chissà quale ennesima, ritrita campagna nazifemminista contro l’uomo, poi, ragionando serenamente, vedo solo un tentativo volgare di fare comicità su un argomento ancora più volgare, il sesso, come se un individuo diventi veramente invisibile solo perché non è più in grado di soddisfare la sessualità di un altro individuo oltreché la propria sessualità; come se un individuo possa riconoscersi “visibile” solo se possa ritenersi sessualmente attivo. Gli invisibili sono coloro che non sono in grado di donare e di donarsi in alcun modo e per questo non entreranno mai nell’anima di nessuno. La Finocchiaro ha solo rappresentato se stessa esprimendo la sua invisibilitá forse perché si sente invisibile e reputando responsabile della sua trasparenza gli uomini che non la guardano, mentre il vero responsabile è il suo scarso sex appeal: e questa mi sembra la risposta migliore!

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    25 Novembre 2018 Anonimo Reply
    • però le sessantenni, donne vecchie in generale, piacciono ai gerontofili.
      si chiamano gerontofili proprio perché si arrapano guardando le “granny”.

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      26 Novembre 2018 Simone Reply
  3. ineccepibile.

    Bellissimi anche i commenti in calce all’articolo di Toesca.

    Io penso che figuri come Finocchiaro, Litizzetto, Dandini e compagnia varia siano
    state davvero la morte della sinistra, perchè convincono anche i poveretti che ancora
    ci credono a mollare questa armata brancaleone del csx italiano.
    e non ditemi che sono poco seguite perchè
    se davvero lo fossero, le vedremmo su teleCrema e non sulla rai di Stato.
    Purtroppo.
    altro che Rai…a zappare !

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    20 Novembre 2018 Giannetto Reply

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