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Collovati ha ragione, pur avendo torto

25 Febbraio 201928 Febbraio 2019
40

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Comments (40)

  1. La partita di calcio è un po’ una metafora della vita. Spesso non vince il migliore, la correttezza può essere un handicap e bisogna lottare fino alla fine (anche con metodi duri).
    Credo che sia per questo che appassiona tanto. Direi che da questo punto di vista il calcio è addirittura educativo!
    (E lo dice una che si annoia a morte perfino alle partite di suo figlio …)

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    25 Febbraio 2019 Alessandra Reply
    • Che il calcio sia educativo è qualcosa che non riuscirei mai e poi mai a dire! 🙂

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      25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
      • Sai perchè è educativo? I bambini di oggi crescono in un ambiente iperprotetto, sotto molti aspetti troppo corretto. Se un bullo li infastidisce, invece di dirgli di difendersi da soli, ce ne occupiamo noi adulti (genitori, insegnanti, psicologo chiamato dalla scuola ecc.) e via così con tutto. Così cresciamo generazioni di ragazzi ipersensibili, incapaci di affrontare le difficoltà della vita, le frustrazioni (ma come hai preso 6 in matematica, non è possibile, tu sei così bravo, parlo io con l’insegnante ecc- notare che la soglia del parlo con l’insegnante non è più l’insufficienza, c’è gente che si preoccupa per un 7!).
        Almeno nel calcio questi ragazzi imparano un po’ a lottare (perfino fisicamente). Questo ovviamente vale per tutti gli sport. Ma il calcio è così poco meritocratico che ti prepara proprio alla vita (che meritocratica davvero non è), ti insegna ad accettare frustrazioni, a reagire a colpi bassi, a realizzare quanta parte di fortuna c’è in ogni realizzazione.
        Detto ciò, non sopporto il calcio e soprattutto l’eccessiva importanza che gli si dà, per non parlare del giro d’affari miliardario. Ma per dei ragazzini è una buona palestra, anche per imparare a gestire un po’ di sana aggressività maschile (in una società purtroppo che altrove la demonizza).

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        25 Febbraio 2019 Alessandra Reply
        • Il tuo è un punto di vista molto interessante. Da analista sociale tendenzialmente idealista però non posso fare a meno di andare a monte del problema. Appunto la gestione genitoriale scorretta delle giovani leve. Settimana scorsa ho pubblicato un pezzo sull’essere uomini, richiamando proprio chi ha doveri educativi a crescere i figli (specie se maschi) assecondando ed esaltando la loro natura profonda. Questo perché deve essere della famiglia la mano che plasma il giovane a ciò che incontrerà nel mondo, che darà poi il colpo di scalpello definitivo. Delegare questa funzione a un’attività che fa dell’ingiustizia, della scorrettezza, dell’uso della forza la propria ragion d’essere e un veicolo di successo, è qualcosa che mi repelle. Ci dev’essere una via di mezzo tra educare un fanciullo al trucchetto, alla scorciatoia, al fallo furbetto (che pure deve saper fare) ed educarlo a una piena responsabilità personale e collettiva a contribuire a rendere quella della giungla una legge eccezionale e non ordinaria.

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          25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
        • P. S.: quanti genitori oggi sono davvero capaci di comminare punizioni severe ai figli, per brutti voti o altro? Per me il problema è soprattutto lì.

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          25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
          • Verissimo quello che dici.
            Diciamo che il calcio da solo è deleterio (per non parlare di tutti quei genitori che credono di avere in casa un campione e sono disposti a tutto per farlo emergere)
            Però io lo vedo positivamente se serve a bilanciare il resto, a svegliare un po’ certi bambini troppo protetti che si vedono in giro.
            È complicato e non so se riesco a spiegarmi bene.
            È giusto il discorso sulle punizioni. Ma noi non riusciamo a darle perché non sopportiamo che i nostri bambini soffrano.
            Il problema è che per crescere bisogna soffrire .
            Noi cerchiamo di essere buoni genitori (comprensivi, giusti, affettuosi ecc) ma sbagliamo (in parte ovviamente) perché non li prepariamo alla vita vera.
            Mio padre era molto severo (di una severità impossibile per me o mio marito, perché spesso ingiusta, anche se mi voleva molto bene) ed io ho sofferto molto della sua severità, ma adesso so che ciò mi ha rafforzato.
            Noi non prepariamo i nostri figli all’ingiustizia. E invece è importante.
            In questo senso il calcio è utile.
            E poi questi bambini non giocano più in cortile o in strada con gli altri bambini. E il gioco in strada aveva regole tutte sue (c’era quello più grosso o più aggressivo che faceva come voleva ecc.), il calcio può servire un po’ per compensare.

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            25 Febbraio 2019 Alessandra Reply
        • X alessandra

          confesso di non capire il tuo discorso, se stai dicendo che dobbiamo abituare i bambini (e le bambine e a proposito anche loro possono avere una “sana aggressività” da gestire) fin da piccoli a ingiustizie e scorrettezze perchè “il mondo va così” non concordo. dovremmo semmai insenar loro a riellarsi alle ingiustizue, non ad accettarle come “parte della vita”,quel che dobbiamo insegnare ad accettare e a gestire è la sconfitta, il rifiuto, ma è un altro discorso

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          26 Febbraio 2019 ned Reply
          • La storia insegna che tutti quelli che si sono ribellati alle ingiustizie hanno creato sistemi ancora piu ingiusti. Nel mondo esiste un tasso fisiologico di ingiustizia a cui bisogna abituarsi.
            Poi e ovvio che oltre un certo limite bisogna ribellarsi. Ma se non ne accetti almeno un po’, rischi di essere fuori dalla realtà.

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            26 Febbraio 2019 Alessandra Reply
            • Bravissima Alessandra, straquoto tutto quello che hai detto, ho trovato nei tuoi post una buona dose di saggezza.

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              26 Febbraio 2019 angelo Reply
  2. da non appassionato di calcio e boxe penso che una donna abbia diritto, qualora lo desideri, di fare calcio e boxe (e commentarla) semplicemente perchè non esistono motivi razionali per impedirlo come non esistono motivi razionali per impedre a un uomo di fare nuoto sincronizzato o danza classica. Risultano ridicoli? E’ un’opinione, comunque possono farlo.
    Da non appassionato di calcio devo anche dire che trovo interessanti le tue riflessioni sul calcio come “non sport”. E riconosco che sei coraggioso a farle in un paese come questo dove il calcio è una specie di mania

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    25 Febbraio 2019 ned Reply
    • Infatti (significativo) non ho ricevuto commenti di merito e il numero di like sui social è bassissimo. Questo mi fa sorridere tantissimo…
      P.S.: nessuno vuole impedire niente a nessuno, ovviamente.

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      25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
      • A me l’articolo è piaciuto moltissimo, ma io non faccio testo: non seguo il calcio dal 1988 circa, credo fosse il 1988, le più recenti informazioni di calcio che ho riguardano che l’Inter di Matthaeus che vince lo scudetto e il Milan che vince la Coppa dei Campioni battendo lo Steaua Bucarest 4 a 0 a Madrid.
        Poi ho guardato, più o meno distrattamente, un po’ di partite della nazionale, ma solo quelle dei mondiali. E basta.

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        25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
  3. Mi chiedo da maschilista quale sono come mai a Stalkersatu e Questione Maschile (lo conoscete?) c’è questa svalutazione continua delle donne.
    Non di rado capita leggere “Le donne vivrebbero all’età neolitica senza noi” , “le eroine spaccatutto nei film americani si cagherebbero in mano nella realtà” , “Serena Williams verrebbe massacrata da un tennista uomo di basso livello” . . . . è vero da maschilista quale sono mi vengono d’istinto tali pensieri ma riflettendo senza pregiudizi nella vita esistono donne con le palle e probabilmente 100 volte piu’ cazzute degli uomini.
    Mi vengono idea le donne nei corpi speciali , donne che entrano nei Rangers , donne pompiere , donne che stendono i ladri (ho letto per es. di una Canalis che ha colpi di Krav Maga ha steso un malvivente), donne inventrici (https://www.focus.it/scienza/energia/a-18-anni-inventa-un-modo-per-ricaricare-lo-smarthphone-in-30-secondi) etc . . .

    Sulla questione “Le donne vivrebbero all’età neolitica senza gli uomini” ci vedo un po’ di presunzione maschile e ci metto in mezzo anche io in quanto uomo. Se la società di allora partendo dal paleolitico fosse stata secondo la mentalità di oggi le donne sarebbero andate a caccia al posto nostro ?

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    25 Febbraio 2019 Anonimo Reply
    • Dove, se puoi indicarmelo, Stalker sarai tu ha sostenuto mai che le donne vivrebbero all’età neolitica senza gli uomini?

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      25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
    • Troll.

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      25 Febbraio 2019 michele299 Reply
      • Sono teneri quando fanno così 😀

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        25 Febbraio 2019 Blu Reply
        • @Blu

          Davvero. 🙂

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          25 Febbraio 2019 Foxtrot Reply
    • è stata Camille Paglia, femminista dissidente, a sostenere che le donne senza gli uomini vivrebbero ancora in capanne di fango.
      Serena Williams e sua sorella sono state effettivamente massacrate da Kaarsten Braasch, all’epoca numero 203.

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      25 Febbraio 2019 manu Reply
      • Camille Paglia è tosta ma a volte la voglia di “scandalizzare le femministe” le prende la mano e spara discrete fesserie

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        25 Febbraio 2019 ned Reply
        • Ha detto una cosa abbastanza ovvia.
          La domanda interessante non è se le donne senza uomini sarebbero ancora nel neolitico – è ovvio che lo sarebbero.
          La domanda interessante è se gli uomini senza donne sarebbero arretrati rispetto a come siamo. Secondo me sì, oggi saremmo più o meno a livello degli antichi romani, forse un bizzarro “antichi romani + varie cose più avanzate ma estremamente sottoutilizzate”, di sicuro non potrebbe mai esistere il capitalismo – il perché è abbastanza chiaro: senza lo stimolo rappresentato dalla selettività sessuale femminile, una volta raggiunta “l’aurea mediocritas” gli uomini si sarebbero focalizzati su altro, non ci sarebbe stata grande corsa ad accumulare capitali: una volta raggiunta una certa sicurezza ulteriori invenzioni ci sarebbero state ma non si sarebbero diffuse con rapidità – qualcuno una volta disse “senza donne, tutti i soldi del mondo non avrebbero valore” – ovviamente è un’esagerazione, un’iperbole, e non si applica a tutti, ma contiene un grosso grano di verità.

          La differenza tra il livello antichi romani e neolitico sta nelle differenze fisiche: curva d’intelligenza più piatta (tra le donne ci sono meno idioti ma anche meno geni), gravidanze e cura dei piccoli che tengono impegnate per anni e anni (la maggior parte della vita adulta)…
          Poi, ovvio, è tutto molto astratto: né donne né uomini possono riprodursi senza l’altro, quindi è un’esercizio intellettuale che non ha alcun senso pratico.

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          25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
          • “né donne né uomini possono riprodursi senza l’altro, quindi è un’esercizio intellettuale che non ha alcun senso pratico”

            e con questo ti sei risposto da solo

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            25 Febbraio 2019 ned Reply
            • Questo invece ce l’ha, eccome:
              https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2019/02/25/vietato-lingresso-a-cani-e-alle-donne/

              “Vietato l’ingresso ai cani e alle donne”.

              Accade oggi, in Italia.

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              25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • || “Le donne vivrebbero all’età neolitica senza noi”

      Questo lo dice anche Camille Paglia, che è donna e anche lesbica.
      Sei mica pure omofobo oltre che “maschilista”?

      https://www.youtube.com/watch?v=v-hIVnmUdXM

      || “Serena Williams verrebbe massacrata da un tennista uomo di basso livello”

      Questo è successo davvero. Era pure mezzo ubriaco!

      https://tennis.it/luomo-che-sconfisse-le-sorelle-williams/

      Succede in tutti gli sport, a dire il vero.

      https://www.corriere.it/sport/16_maggio_27/calcio-femminile-l-australia-battuta-7-0-ragazzini-under-15-cf073d78-2417-11e6-b229-67fb25338505.shtml?refresh_ce-cp

      Ma è normale.

      https://twitter.com/jordanbpeterson/status/1099681354571223040

      || esistono donne con le palle e probabilmente 100 volte piu’ cazzute degli uomini

      Alla faccia del “maschilista”!
      Alcune donne sono meglio di alcuni uomini, sì.
      E viceversa.

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      25 Febbraio 2019 Blu Reply
    • || Canalis che ha colpi di Krav Maga ha steso un malvivente

      Mi pareva strano. Avrebbe aiutato due poliziotti maschi a tenere fermo un ladro. Fonte: foto, Chi.

      https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1322025/Elisabetta-Canalis-wonder-woman—Ho-visto-il-ladro-e-l-ho-acciuffato-.html

      || le donne nei corpi speciali , donne che entrano nei Rangers , donne pompiere

      Certo, con gli aiutini.

      “e questo allo scopo di consentire l’arruolamento delle donne, che altrimenti avrebbero difficoltà a superare le ardue prove fisiche richieste”

      https://www.corriere.it/esteri/17_dicembre_04/sas-prove-fisiche-piu-facili-le-donne-protestano-forze-speciali-inglesi-d7b521ce-d86b-11e7-83d0-5335217d8231.shtml?refresh_ce-cp

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      25 Febbraio 2019 Blu Reply
    • Se hai i soldi e sei generosa, ti sposo io, non ti preoccupare.
      Se invece non ce li hai, vai dove sai, e non dimenticare di tirare lo sciacquone!
      🙂

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      25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
      • Ti definisci “maschilista”, ti scoccia leggere delle esternazioni maschiliste, propini le solite frasi fatte da zerbino (ci sono donne che danno 100 a zero agli uomini), e vai pure a ricercare col lumicino il caso di un cartello idiota quando assistimao a bombardamenti quotidiani di “male bashing” in ogni dove, da cinema, tv, radio, pubblicità, libri etc. O sei confuso, o stupido, o un troll o Paolo Scatolini …

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        26 Febbraio 2019 Alessandro Reply
        • Io le ho chiesto se ha i soldi ed è generosa, visto che ha ipotizzato donne che vanno a caccia mantenendo gli uomini…

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          27 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • La cosa di Serena Williams l’ha ammessa anche Martina Navratilova: le tenniste donne sono inferiori ai tennisti uomini, è un dato di fatto sia secondo Navratilova che secondo molte femministe.
      Però scoccia ammetterlo, meglio stare zitte.
      Tanto che come puoi vedere
      https://disqus.com/home/discussion/feministcurrent2015/whats_current_canada_winter_games_new_policy_allows_athletes_to_compete_as_sex_they_identify_with/#comment-4352673835

      Quando non è impegnata a scusarsi con me, Meghan Murphy fa passare il messaggio, e tutte stanno in religioso silenzio.

      Riportiamolo anche qui:

      Regarding Navratilova, my question is: should female athletes have the same pay as male athletes?
      The answer is either “yes” or “not”
      In each case a different conclusion follows:
      If the answer is “yes” then: equal pay = female athletes have to compete with trans AND men.
      If the answer is “not” then: female athletes shouldn’t compete with men, since they’re inferior and being paid less.

      “It’s unfair cuz I’m inferior but I must have equal pay” doesn’t work in the long run, it can work in the short run due benevolent sexism but it can’t stand the quest of time.

      E per chi non mastica l’inglese:

      Martina Navratilova è quella che fece lobby per fare ottenere alle tenniste femmine la stessa paga dei tennisti uomini, pur giocando le femmine 3 match contro 5 maschili, e i soldi se li presero.
      E ora piagnucola che non vuole competere con le trans?
      Ma io dico che dovrebbe comptere anche contro gli uomini!
      Stessa paga = competi contro trans E uomini.
      Altrimenti ammetti di essere inferiore e chiedi decurtazione della paga.

      Oppure sei una specie di ladruncola che cambia versione a seconda delle convenienze: etica zero.

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      25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • “Anonimo”, non è la prima volta che scrivi una caterva di sciocchezze: non credi sarebbe l’ora di darci un taglio?
      Parli di donne che entrano nei ranger, glissando però sul doppio standard; ovvero sul fatto che prove fisiche femminili sono “più leggere” di quelle maschili…
      Fai riferimento a Serena Williams, fingendo di non sapere che nel tennis, la numero uno tra le donne può buscarle dal numero cinquecento (500…) tra gli uomini.
      Ti ecciti con Elisabetta Canalis, che nei fatti non ha stesso proprio nessuno.
      Etc etc.
      Insomma, il solito sciocchezzaio che ascolto e leggo da decenni e di cui parlammo già su uomini3000 diversi anni fa.

      In merito riporto la sintesi di un mio vecchio scritto risalente al 2007.

      >>>>>>>>
      silverback
      view post Inviato il 28/1/2007, 11:42

      Qualche esempio riguardo alla naturale superiorità del sesso maschile rispetto a quello femminile.

      Il peso leggero Lucia Rijker, che nella sua categoria ha dominato il mondo della kickboxing femminile conquistando tre titoli differenti dal 1984 al 1994, con un record di 34 vittorie di cui 25 per K.O., un pareggio e nessuna sconfitta* (con le femmine*…), sentendosi invincibile decise di affrontare un uomo, il thailandese Somchai Jaidee, combattente di thai boxe, atleta di secondo livello; all’epoca campione della Nuova Zelanda (categoria pesi leggeri).
      L’incontro si fece nella terra natale della suddetta, ad Amsterdam, il 24 ottobre 1993, e fu un tutto esaurito.
      Di fronte al pubblico olandese Lucia subì la sua prima sconfitta: un K.O. all’inizio del secondo round, dopo averle buscate nel primo. (*)
      Riporto le sue parole, successive al match:
      “E’ stata la cosa migliore che mi è successa. Ero molto arrogante ed ero convinta di poterlo battere. Non avevo paura. Mi ha svegliata. Ho capito che la paura è parte del gioco. La paura fa bene. Se non ho paura allora mi preoccupo. Quando si è spaventati l’adrenalina va in circolo e ti rende più veloce, attenta, pericolosa ed esplosiva. Farsi sopraffare dalla paura però non è un bene, occorre mantenere la fiducia in se stessi. Io non provo quel genere di paura”. ????
      Le avessero messo contro il campione del mondo, non avrebbe potuto pronunciare nemmeno queste parole, perché sarebbe morta.

      Piaccia o meno, esistono delle differenze sostanziali che devono per forza essere considerate, e che rendono la femmina fisicamente più debole e più vulnerabile dell’uomo.
      Le differenze ormonali tra i due sessi fanno sì che l’uomo medio sia superiore alla donna media in caratteristiche fisiche come forza, potenza, velocità, resistenza, peso, altezza, aggressività.
      Queste qualità rendono chiaramente l’uomo eterno vincitore nella lotta.
      Per compensare in parte tali differenze, la femmina deve fare un allenamento fisico specifico e degli esercizi tecnici precisi, oppure munirsi di un’arma.
      La Natura ha voluto così.
      Tuttavia, tra le qualità importanti per le arti marziali, la donna supera (in genere) l’uomo in una: la flessibilità (solo quella…).
      E il merito è degli estrogeni.
      Ma per il resto lasciamo proprio perdere…
      Bisogna tenere conto di questi dati per non lasciarsi abbagliare anche da certe esasperazioni cinematografiche, da certi ridicoli film, nei quali, femminucce di 50/55 kg, che non hanno mai messo piede su un ring o un tatami, atterrano con un pugno presunti esperti di boxe, di kung fu o di karate, che tra l’altro sono grossi come armadi (una barzelletta…).

      […]

      Facciamo qualche altro esempio.
      Quanto lancerebbero le donne con i pesi usati dagli uomini?
      Per conoscere meglio il fenomeno prendiamo in esame, per ambo i sessi, i primatisti assoluti delle due prove di lancio che più si prestano al confronto, peso e disco, escludendo il giavellotto per le molte modifiche che l’attrezzo ha subìto negli anni, e il martello perché d’istituzione troppo recente.
      Com’è noto a chiunque si intenda un po’ di queste cose, per le gare femminili vigono attrezzi più leggeri rispetto a quelli degli uomini: 4 chili anziché 7,26 nel peso, e 1 chilo anziché 2 nel disco.
      Nel sistema di punteggio del portoghese Fernando Amado esiste al riguardo una tabella comparativa.
      Il primato mondiale della russa Lisovskaya, 22,63 nel 1987, è equiparabile a 16,55 con l’attrezzo maschile, e quello della tedesca Reinsch nel disco, 76,80 nel 1988, vale 51,93. (**)
      La diversità dello sviluppo fisico risulta assai bene dalla media altezza/peso fra i 10 migliori di sempre nei due sessi: 1,92 metri per 127 chili gli uomini del peso contro 1,78 per 90 chili delle donne, e 1,95 metri per 118 chili gli uomini del disco contro gli 1,80 metri per 90 chili delle donne.
      Il che spiega molto ma non tutto, perché, in ogni caso, anche a parità di peso e di altezza le femmine le buscherebbero di brutto lo stesso.

      (*) Ho la videocassetta, intitolata:”THE MOST DANGEROUS WOMAN ON EARTH” (1996).

      (**) PESO UOMINI (kg 7,26): 23,12, R. Barnes (Usa) 1990;
      DISCO UOMINI (kg 2): 74,08, J. Schult (Ger. E.) 1986.

      >>>>>>>>>>>>

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      25 Febbraio 2019 Sandro D. Reply
    • Riguardo alla questione uomo/donna nello sport, sono decenni che da più parti si cerca in tutti i modi di “dimostrare” che le donne sono “uguali”, anzi no, “superiori” agli uomini…
      Ad esempio: il 4 gennaio 2000, il Corriere dello sport pubblicò un articolo di Franco Fava intitolato:
      “DONNA, PRONTO LO SBARCO SUL PIANETA UOMO”.
      “Nello sport, si assottiglia sempre più il divario tra i due sessi:
      tra qualche decennio le atlete potranno competere con i loro colleghi maschi?”.

      Per non parlare di tutti i quotidiani (sportivi e non) che nel 1988 titolarono:
      “La Griffith corre come Ullo”.
      Era l’anno in cui la deceduta Florence Griffith stabilì il record mondiale (*) dei 100 metri in 10 secondi e 49 (record mai più avvicinato da nessuna atleta del pianeta Terra…).
      Poco dopo, a Torino, Antonio Ullo fece lo stesso tempo.
      E ancora.
      Nel 1992, Brian Whipp e Susan Ward, ricercatori dell’Università di Los Angeles, dalle pagine di Nature profetizzarono i tempi in cui le donne avrebbero superato gli uomini.
      Nella maratona il sorpasso era stato previsto entro il 1998.
      Non solo.
      Nel 1999, pure su Panorama, si sostenne che alcuni record maschili sarebbero crollati alle olimpiadi di Sydney 2000.

      Beh, niente di tutto ciò è accaduto.
      Ovviamente…
      Basti dire che nell’atletica i record al femminile si sono fermati quando sono cominciati i controlli antidoping a sorpresa (nel 1988) e che da allora il divario tra i due sessi è aumentato in favore degli uomini.

      ———————-

      P.S. Seguo il pugilato dalla metà degli anni Settanta (cioè da quando ero bambino), passione che mi trasmise mio nonno paterno, deceduto 36 anni fa; e seguo l’atletica leggera dall’inizio degli anni Ottanta, perciò so di cosa parlo, caro (o cara…?) anonimo.

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      25 Febbraio 2019 Sandro D. Reply
  4. Dal momento che in ambiente femminista (e quindi anche nelle principali emittenti) impera una narrazione della storia e della società che vede la parte maschile sistematicamente privilegiata e quella femminile in costante suddutanza, è naturale che queste donne vogliano appropriarsi di tutto quello che è tradizionalmente maschile (anche se sarebbe giusto sentirsi orgogliose di esserne fuori) e snobbino le attività e gli sport dove le donne eccellono, trattandole come se fossero di serie b, il contentino delle serve.

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    25 Febbraio 2019 michele299 Reply
  5. con la normalizzazione della partecipazione di transgender e transessuali ex-maschi nelle competizioni femminili, le donne non hanno scampo. i trans faranno incetta di trofei e le atlete femmine “dalla nascita” verranno relegate agli ultimi posti. chissà che ne pensano le femministe moderne intersezionali. ma scommetto che è una di quelle questioni problematiche a cui si rifiutano di rispondere.

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    25 Febbraio 2019 tafano Reply
    • Martina Navratilova ha già detto che i trans che lo fanno, barano. E’ Stata cacciata dall’associazione LGBT.
      Per queste associazioni hai diritto di parola zero, o la pensi come loro o sei visto peggio della peste.
      Le associazioni di questo tipo hanno nel loro DNA: “noi abbiamo ragione e voi torto, non provate a farci ragionamenti diversi perchè rappresentate il male e vi cacceremo con la forza”, atto di assoluta superbia.
      Non capisco perchè rispetto agli eterosessuali abbiano una totale incapacità nel confrontarsi con chi la pensa diversamente, una suscettibilità molto più alta del comune.

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      25 Febbraio 2019 angelo Reply
      • Perché funziona, perché facendo così ottengono quello che vogliono. Se invece ricevessero fortissima opposizione cambierebbero subito approccio. Inoltre spesso l’opposizione è completamente random, divisa e si contraddice da sola: basti pensare che una parte di quelli che si oppongono alla teoria della sessualità fluida promuovono la teoria della sessualità fluida: prima dicono che la sessualità non è fluida e non cambia, poi che una persona può cambiare sessualità tramite preghiere (neanche tramite fellatio praticata da donne esperte nell’arte: semplicemente pregando!!!).

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        26 Febbraio 2019 ericlauder Reply
  6. Ieri per puro caso ho intravisto il programma di Giletti su La7 con Alba Parietti e Alessandra Mussolini a gettare merda sugli uomini, più le solite scemenze in cui le donne capiscono di più la tattica calcistica rispetto agli uomini, poi svariate supercazzole incomprensibili urlate a squarciagola da queste oche starnazzanti.
    Ho spento la tv incazzato e disgustato. E’ un miracolo se ancora non prendo a martellate il mio televisore vecchio di 15 anni, altro che comprarlo nuovo.

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    25 Febbraio 2019 Anonimo Reply
    • Non guardarla! Spegnila e usala come vassoio. E’ molto più utile.

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      25 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
    • Strano che Giletti non abbia apostrofato le due come “femmine maleducate”, al pari di quello che ha fatto la Gruber su La7.

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      25 Febbraio 2019 Tharon Reply
    • Ci sono tante trasmissioni che si lamentano del fatto che hanno un ascolto dello spettatore maschile insufficiente, interesse legato ai fini del marketing.
      Non c’è dubbio che la televisione sta diventando sempre più rosa.
      Tra poco, quando le donne attaccheranno gli uomini in TV sarà solo un giro tra donne, sia da chi trasmette che da chi vede.

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      25 Febbraio 2019 angelo Reply
    • Chissà, magari se compri un televisore nuovo vedrai trasmissioni migliori… 😉

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      25 Febbraio 2019 michele299 Reply
      • Esatto, vai su Netflix e te ne sbatti della generalista.

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        25 Febbraio 2019 Marco S_P Reply

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