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Cronache di guerra contro la riforma delle separazioni

31 Gennaio 201910 Marzo 2019
20

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Comments (20)

  1. ” continuo a pensare che la maggioranza egli uomini non sia violenta ma chi lo è lo è per colpa propria non delle donne”

    Stai di fatto affermando che se una donna si comportasse in maniera pessima nei confronti del proprio partner, eventualmente fino ad arrivare a compiere azioni fortemente immorali nei loro confronti, se l’uomo reagisce molto male lo fa solamente perchè è lui che è attitudinalmente violento e basta. Come se la donna non potesse mai avere alcun torto in qualcosa.
    Perfettamente in linea con la logica femminista.

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    31 Gennaio 2019 Anonimo Reply
    • “reagire molto male” è urlare, sbattere i pugni sul tavolo, spaccare un bicchiere contro il muro. Picchiare, perseguitare o uccidere non è “reagire molto male”, sono reati gravissimi e qualunque cosa abbia fatto la vittima di tali reati non è nè colpa nè responsabilità sua

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      31 Gennaio 2019 ned Reply
      • Ah, quindi applicheresti quello che dici anche sulle vittime maschili di violenza femminile? Considerato il passato, ho dei seri dubbi.
        In ogni caso, considerazioni sulla bestialità che hai scritto:

        1 – Mai sentito parlare di istigazione al suicidio? Dove una persona, con le sue azioni, spinge un’altra persona più debole a togliersi la vita?
        Se riesci ad ammettere che una persona, per COLPA di qualcun altro, possa arrivare a uccidersi, come fai a ritenere possibile che non si possano istigare anche atti violenti estremi anche, eventualmente, verso la persona stessa che li ha istigati?

        2 – Immagina una ragazza vestita in maniera molto succinta passeggiare allegramente attraverso vicoli e strade note per essere malfamate. Se per ciò venisse stuprata, cosa che mi auguro non succeda mai a nessuna donna o uomo nella propria vita, tu diresti che la ragazza se l’è cercata? Ovviamente no, come nemmeno io direi una simile oscenità. Ma ciò non toglie che la ragazza dell’esempio si sia comunque comportata in maniera incosciente ad esporsi in tal modo in un tale ambiente. In altre parole, è stata RESPONSABILE di aver incrementato un rischio già presente.

        Come puoi vedere non è assolutamente la norma che, tra persone comuni senza gravi alterazioni mentali, la parte che uccide e la parte uccisa siano rispettivamente solo colpevole e solo vittima.

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        31 Gennaio 2019 Anonimo Reply
  2. la conclusione di Blasi è un po’ troppo apocalittica per i miei gusti (e continuo a pensare che la maggioranza egli uomini non sia violenta ma chi lo è lo è per colpa propria non delle donne) ma quando parla dello spirito e dei veri intenti ed effetti di questa legge reazionaria Blasi ha ragione

    [Link rimosso dal gestore del blog]

    Spiacente Ned, ma non è consentito spacciare spazzatura su questo blog. Giulia Blasi valla a condividere altrove. Noi non le regaleremo click.

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    31 Gennaio 2019 ned Reply
    • Se pensi che la maggioranza degli uomini non sia violenta, perché non partecipi alla denuncia collettiva contro il manifesto di Roma? Lo so che per te il femminismo è da criticare solo su tacchi a spillo e obesità, per il resto invece sono dalla parte giusta della Storia. Però dicevi anche che gli afroamericani delinquono maggiormente per via delle sfavorevoli condizioni sociali a contorno. E sono, incredibilmente, d’accordo con te. Ma allora perché, per te e la Blasi, questo non vale anche per la condizione dei padri? Tre e non più di tre sono le opzioni possibili: i maschi sono violenti per natura, i maschi sono oppressi. La terza opzione sarebbe che lottano per la restaurazione del patriarcato, che fa molto ridere, ma da uno che si indigna per tacchi a spillo e obesità, portata a testimonianza della propria imparzialità per giunta, me l’aspetto.

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      31 Gennaio 2019 Blu Reply
      • il femminismo lo critico anche sulla questione della depilazione, la questione della presunta oggettificazione sessuale e sul bechdel test, se vuoi saperlo
        il fatto che gli afro-americani delinquano maggiormente per via delle condizioni economiche e sociali non assolve la persona (bianco, nero, uomo, donna, ricco, povero) che compie atti criminali dalla responsabilità dei suoi atti, la colpa non è di chi subisce il reato.
        Non tutti i maschi ovviamente ma i maschi e anche le femmine (poche) che sostengono il ddl Pillon vogliono la restaurazione del patriarcato, dato che il ddl Pillon è un disegno di legge reazionario (che paradossalmente non piace ad altri reazionari come Adinolfi ma quella è una questione di lotte interne tra estremisti cattolici)

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        31 Gennaio 2019 ned Reply
        • Il DDL Pillon è quasi uguale al DDL presentato dal PD qualche anno fa.
          Adinolfi ha la medesima posizione delle femministe sul DDL Pillon, dice le stesse identiche cose.

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          31 Gennaio 2019 ericlauder Reply
        • Guarda che con me le tue supercazzole non funzionano, prima pensavo che la tua superficialità fosse utile alla causa, affinché tutti vedessero come riduce il femminismo i maschi, sottomessi come te, adesso però voglio divertirmi, ammetto una mia debolezza.

          Ti ho chiesto perché non ti indigna il manifesto di Roma, tu che a parole millanti alti ideali. Fai parte dei milioni di mezzi uomini che le femministe denunciano? A questo punto direi di sì, trovandoti d’accordo con loro. Lo penso anch’io, che sei un quaquaraquà, ma per altre ragioni. Però costituisciti, accetta la tua colpa, e levati dai coglioni.

          Nessuno ha mai detto che i colpevoli di reati non debbano pagare, afroamericani o bianco latte che siano, anche i gialli, ma che si ragiona sulle condizioni sociali a contorno che però, guarda caso, pur essendo linea guida per tutti i sociologi seri, soprattutto di cultura sinistrorsa, da cui io stesso ho origine, non vale mai per l’analisi della condizione maschile.

          Il patriarcato citato da me non aveva niente a che fare con Pillon, ma poiché lo citi e inspiegabilmente lo associ, spiega almeno in che senso lo restaurerebbe.

          La critica al femminismo sulla depilazione non mi sorprende, a te preoccupano le cose più futili, perché sei scemo, mi scuso con Davide ma altri termini appropriati non mi vengono, ma anche perché vuoi imporre alle donne la tua estetica. Come già detto, i maschi femministi sono un fenomeno incredibile, da studiare a livello psichiatrico.

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          31 Gennaio 2019 Blu Reply
          • E’ qui per fare propaganda: evita le domande e fa affermazioni prive di sostanza, senza fornire alcuna prova.
            Però a te le chiede.

            Sta’ a vedere:

            NED: MI SPIEGHI IN COSA SAREBBE “REAZIONARIO” IL DDL PILLON?
            NEL DETTAGLIO, GRAZIE.
            Occhio a non inventarti cose che nella legge non ci sono perché altrimenti ti linko il DDL.

            La prova che vuole solo fare propaganda sarà che non risponde…

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            31 Gennaio 2019 ericlauder Reply
          • a me esteticamente la depilazione non interessa e non impongo nulla, se una donna è attraente lo è anche con le ascelle pelose e la ricrescita sulle gambe , contesto l’assunto femminista secondo cui le donne si epilano empre per costrizione e non per scelta, per me è una scelta nella maggior parte dei casi.
            Il ddl Pillon ha l’obiettivo, neanche troppo nascosto, di scoraggiare i divorzi rendendo il divorzio una specie di costoso percorso a ostacoli per i coniugi, tra mediazione familiare obbligata e a pagamento, altri obblighi, la minaccia della PAS , in questo modo piuttosto che subire il calvario in cui questa legge trasforma il divorzio (specie in presenza di figli), il coniuge preferirà stringere i denti e rimanere con la persona che non ama più (anche quando è un coinuge violento). E’ come per l’aborto: non potendolo abolire, si riempiono gli ospedali di medici obiettori, il tradizionalista cattolico Pillon ha trovato il modo di tornare al matrimonio quasi indissolubile senza abolire formalmente il divorzio, e questo è molto patriarcale.
            C’è però un effetto collaterale che forse i fan di questa legge non hanno considerato: pur di non incorrere nel faticoso percorso a ostacoli che diventerebbe il divorzio una volta approvato il ddl, molte coppie (sopratutto la metà femminile della coppia, scommetto) preferiranno non sposarsi, che per me non è un problema ma lo è per i tradizionalisti cattolici difensori della “famigghia tradizionale” come Pillon

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            1 Febbraio 2019 ned Reply
            • “Il ddl Pillon ha l’obiettivo, neanche troppo nascosto, di scoraggiare i divorzi rendendo il divorzio una specie di costoso percorso a ostacoli per i coniugi, tra mediazione familiare obbligata”

              Solo il primo incontro è obbligatorio e gratuito.
              Mi spieghi che ostacolo è UN SINGOLO INCONTRO GRATUITO?

              Adesso rispondi su questo punto, non tollero più le tue bugie.
              Poi vediamo gli altri.

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              1 Febbraio 2019 ericlauder Reply
            • Cioè… mi rispondi sulla depilazione e non sul manifesto di Roma? Fai ridere, davvero, sei fuffa incarnata. Poi, per carità, nessuno si aspetta serietà da un troll, però tu superi anche le peggiori aspettative. Ma dici bene, le donne si depilano per libera scelta, come per libera scelta si iscrivono alle facoltà umanistiche, si scelgono il lavoro e tutto il resto, nonostante i privilegi che lo Stato riconosce loro, dalle tasse universitarie più basse se ci fanno la grazia di scegliere quelle scientifiche, fino alle varie e variegate opzioni donna che tutto permeano, vorrebbero comprensione anche e soprattutto per le loro scelte sbagliate. Ma per te la libera scelta vale solo per il pelo lungo, perché sei un mezzo uomo e pure ridicolo. Almeno le femministe sono coerenti, credono di vivere in una società maschilista e patriarcale, ovvio che travisano ogni cosa. Ma perché non mi rispondi sul manifesto di Roma? Ti piace, dici la verità, sei d’accordo con quella propaganda di stampo nazista, come tanti vigliacchi in passato ti giri dall’altra parte, anzi ti masturbi sul quel manifesto, poi vieni qui a spararti le pose millantando alti ideali che non hai. Sei solo un pervertito nullafacente e umanamente fallito, che pontifica dalla sua cameretta, un miserabile troll. Il giochino di commentare solo quello che vuoi tu, travisando ogni parola, è finito.

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              1 Febbraio 2019 Blu Reply
              • il manifesto di Roma non mi piace perchè un uomo che picchia una donna, sopratutto una donna che giurava di amare e proteggere non è un “mezzo uomo” bensì un uomo orrendo, mi pare la definizione più corretta. “mezzo uomo” è una citazione (forse involontaria, non lo so) di Leonardo Sciascia che si riferiva a tutt’altro contesto. E credo e spero che questi uomini orrendi siano meno dei “milioni” indicati nel manifesto, ma indubbiamente esisono e per me sono sempre troppi.
                E ovviamente, se io dovessi cadere talmente in basso moralmente e umanamente da fare del male a una donna con cui ho avuto una relazione (credo di conoscermi abbastanza da sapere che non lo farei mai, ma credo ache che nessuna persona si conosca fino in fondo) la definizione di “uomo orrendo” varrebbe anche per me

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                1 Febbraio 2019 ned Reply
                • Chi abusa ripetutamente del partner al solo scopo di sottometterlo non è una “persona orrenda”, è una bestia pericolosa e come tale andrebbe abbattuta. Ma non la si dovrebbe abbattere perché la pena di morte in una società civile non dovrebbe esistere, quindi carcere duro, minimo 20 anni.
                  Invece chi crea emergenze sociali basate su dati gonfiati, a solo scopo di lucro, è un terrorista e come tale andrebbe trattato: carcere duro, minimo 20 anni.

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                  1 Febbraio 2019 ericlauder Reply
                • Mado’ quanto sei banale, un bambino delle elementari avrebbe risposto con maggiore profondità, tanto che sembra ti sia formato sentimentalmente con le telenovelas sudamericane degli anni 80, Pedro, Dolores e Gilberto Jimenez Perito Peraria, si capisce che ti mancano proprio le esperienze di vita e che i temi qui trattati li ignori totalmente, perché sei un privilegiato e per giunta sbruffone. Allora fatti prima una vita vera, e una cultura vera, poi, se ti elevi moralmente, facile dal basso da cui parti, vieni qui a discutere con gente adulta.

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                  1 Febbraio 2019 Blu Reply
    • Io invece continuo a pensare che la maggior parte delle donne siano parassite manipolatrici: non tutte, circa l’80%, e che non sia colpa del patriarcato.

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      31 Gennaio 2019 ericlauder Reply
      • Mi dispiace darti ragione (perché vorrei che non fosse vero) ma la realtà è proprio quella che hai descritto.
        L’uomo medio rifiuta il solo pensarlo che le cose possano essere così ma questo non modifica la realtà oggettiva, che tu, hai perfettamente detto.
        Gli uomini, in generale, lo prenderanno sempre in quel posto perché non capiranno mai pienamente con chi hanno a che fare.
        Questo significa che la donna è un essere sbagliato?
        No, la donna ha tutto per non essere come ericlauder l’ha descritta, ma non combatte a sufficienza contro se stessa per essere più onestà.
        Lo dimostrano la minoranza di donne che si contrappongono al restante 80%

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        1 Febbraio 2019 angelo Reply
        • Le leggi, la società e la cultura le incentivano a comportarsi così.
          Prendi ad esempio l’attuale legge e relative sentenze su separazione e divorzio: è 100% pro-donna – alcune cose sono clamorose: si danno figli e casa alla madre per “non sradicarli dall’ambiente” ma la Cassazione autorizza poi la madre a trasferirsi coi figli dove gli pare, anche a 500 km, anche se ciò significa sradicarli e diradare molto il rapporto col padre e nonni paterni.
          Stessa cosa per i cosiddetti diritti riproduttivi: la donna ha aborto e parto in anonimato – se non vuole il bambino, questo può essere rigettato e dato i adozione, non ha diritto alcuno né a supporto materiale né affettivo né economico dalla madre, non può neppure conoscerla se lei non vuole. Prova a dire “aborto finanziario per gli uomini”, esatto equivalente del parto in anonimato, e oplà, il bambino diventa importante.

          L’opposto di quanto sopra non è la società tradizionale, che era molto più equilibrata, ma sarebbe una cosa tipo che gli uomini sono legalmente autorizzati a stuprare le donne per la strada, e una volta incinte quelle debbono arrangiarsi se lui non vuol riconoscere il bambino, e le donne sono obbligate a mantenerlo.
          Lo stupro non è messo a caso: l’equivalente maschile della donna che prende forzosamente le proprietà di lui è l’uomo che la prende forzosamente a livello sessuale.

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          1 Febbraio 2019 ericlauder Reply
      • io invece credo che tra uomini e donne ci sia su per giù la medesima percentuale di persone manipolatrici e di persone che non lo sono

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        1 Febbraio 2019 ned Reply
        • Ovvio, infatti ho scritto “parassite manipolatrici”. L’uomo non potrebbe fare il parassita della donna, neppure volendolo: troppi ostacoli legali, sociali, culturali e biologici.

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          1 Febbraio 2019 ericlauder Reply

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