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Emozioni, crimini familiari e l’utile mostro

17 Gennaio 201910 Marzo 2019
18

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Comments (18)

  1. Giuseppe,
    su cosa si basa la vita dell’individuo nella nostra società?
    Su tre cose :
    1 – lo stipendio,
    2 – il posto di lavoro,
    3 – la carriera.
    Tutto è sacrificato e sacrificabile a quei 3 “valori”.
    Socialità, tempo libero, rapporti coi figli, sessualità, virilità, femminilità, identità, cultura … devo continuare?
    In queste condizioni i cervelli degli adulti diventano fragili e molto propensi a credere a storielle come quelle che raccontano il Gatto e la Volpe a Pinocchio.
    E, come nel caso di Pinocchio, il risveglio è una gran bella doccia gelata.
    E’ quì la ragione di divorzi, aborti, litigi per eredità … che infestano ciò che rimane delle nostre famiglie.
    Posso permettermi di dire che mi stupirei se non ci fosse tutta questa violenza, psicologica da parte delle donne, e fisica da parte degli uomini?
    Non è niente altro che la naturale conseguenza di un banale processo di degenerazione sociale.
    E per fermare la degenerazione … è indispensabile detronizzare i tre “valori assoluti”, che sono stati il cavallo di battaglia di qualsiasi partito o movimento politico, negli ultimi 40 anni.
    Quì, temo, che anche Ercole vacillerebbe di fronte ad una simile titanica impresa …

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    17 Gennaio 2019 xyz Reply
  2. Nei casi che ci interessano chi sbrocca uccide perché sbrocca, non per piacere di uccidere chi è più debole. Spesso uccide se stesso subito dopo. La mentalità del bullo che si esibisce e picchia solo i più deboli e l’unica spiegazione scientifica che sai dare alla violenza endofamiliare? Un po’ poco Ned.

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    17 Gennaio 2019 Giuseppe Reply
    • no non c’è solo quello (anche se ripeto, vorrei vedere più uomini “sbroccare” contro omaccioni alti due metri e larghi come un armadio a due ante, diciamo che allora crederei più facilmente al raptus), nel femminicidio c’è anche l’incapacità o non volontà di capire che l’altra persona non è un sostituto della mamma, non è tenuta a non lasciarti mai, può decidere di andarsene, può trovare qualcun’altro, è triste ma può accadere, tutti speriamo che l’amore sia per sempre e facciamo bene a sperarlo col cuore poi col cervello dobbiamo mettere in conto che può finire e bisogna affrontare la sofferenza che genera una rottura senza diventare distruttivi, in maniera adulta. Chi diventa distruttivo lo fa vuoi per immaturità sentimentale (immaturità colpevole specie se non sei un ragazzino) vuoi perchè non amava veramente quella persona ma amava solo il modo in cui lo fa sentire l’idea i avere quella persona “solo per sè”, e quando quella persona non vuole più essere “tutta per lui”….Io sono ccerto che se tu ami davvero quella persona e la vedi appunto come una persona che amavi o forse ami ancora, ma una persona non una tua appendice, allora non uccidi, puoi provare tutto il dolore e la rabbia del mondo per essere stato lasciato o magari anche tradito ma non uccidi (nè ti uccidi dopo per non affrontare le conseguenze di ciò che hai fatto), molte donne lasciate o tradite ci riescono ad affrontare la sofferenza senza ammazzare (lo so, non tutte non mettetemi i link delle donne che hanno ucciso o fatto uccidere l’ex fedifrago).

      “alle cause spesso politicamente e giuridicamente incentivanti, come nella giustizia separativa”

      questo però non spiega i fidanzati che uccidono la ex, lì non ci sono tribunali, alimenti o figli contesi. In realtà si tratta di ossessione possessiva scambiata sciaguratamente per amore

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      17 Gennaio 2019 ned Reply
      • “vorrei vedere più uomini “sbroccare” contro omaccioni alti due metri e larghi come un armadio a due ante, diciamo che allora crederei più facilmente al raptus”

        Si chiama violenza nelle coppie gay, ma essendo le coppie gay appena il 3% è ovvio che siano pochissimi casi – già ci sono appena 40 “femminicidi” l’anno, essendo i gay appena il 3% capita un caso soltanto ogni 2-3 anni. E’ una questione di numeri.

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        17 Gennaio 2019 ericlauder Reply
      • Mi spieghi che senso ha la frase
        “molte donne lasciate o tradite ci riescono ad affrontare la sofferenza senza ammazzare”

        E’ misandrica, perché sottintende che gli uomini non riescano ad affrontare la sofferenza senza ammazzare.

        In Italia ci sono 180.000 tra divorzi e seprazioni ogni anno. E 40 “femminicidi”.
        Non ti bastano 179.960 uomini su 180.000 per dire “quasi tutti gli uomini ci riescono”, ned?

        Per essere vero ciò che pensi, i “femminicidi” dovrebbero essere circa 90.000, ogni anno.

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        17 Gennaio 2019 ericlauder Reply
        • mi costringi a ripetere una cosa che ho già detto: lo so benissimo che gli omicidi all’interno della copia sono una minoranza (e meno male) ma all’interno di questa minoranza mi pare un dato di fatto che gli uomini che uccidono la ex o tentano di ucciderla siano numericamente più delle donne che uccidono o tentano di uccidere gli ex, cosa che si spiega solo in parte con la differente forza fisica dato che esistono le pistole, è davvero così sbagliato affermare che per ragioni in parte individuali in parte culturali c’è una parte di uomini che vive l’essere lasciato dalla compagna come un affronto, una ferita, un torto così terribile da essere lavato solo col sangue (della compagna e talvolta anche il proprio, dopo), è davvero così sbagliato affermare che, fermo restando che parliamo di una minoranza, in questa minoraza ci sono più maschi che femmine?

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          18 Gennaio 2019 ned Reply
          • Sbagliato no. Superficiale sì. Per due motivi. Il primo è che il dato omicidiario donna Vs uomo non è attendibile. Essendo le armi da fuoco scarsamente disponibili, la donna che voglia sopprimere il consorte usa mezzi meno diretti (più subdoli), come l’avvelenamento, e lo si è visto di recente in cronaca, o delegando il lavoro sporco a un altro uomo, e le statistiche omicidiarie uomo vs uomo sono invece significative.
            In secondo luogo, sul piano sociale e criminologico, restringendo il campo di osservazione diventa certezza la possibilità di trovare anomalie. Più si scende nel sottoinsieme, più è facile trovare problemi. Una persona fa un check-up medico generale e risulta in piena salute, ma è probabile che se facesse uno screening specifico qualche piccola infezione o infiammazione si troverebbe per forza. In questo senso, ignorando il primo fattore (e non sarebbe da ignorare, ma facciamolo), è indubbio che la micro-fattispecie che tu sottolinei guardando nel tuo microscopio elettronico sia grave e moralmente ributtante. Pagato pegno all’inutile e scontata condanna morale, occorre però restare ai fatti: sul piano statistico, sociale e criminologico si tratta di casi talmente limitati da poter essere considerati fisiologici quando non irrilevanti. Un brufolo sul corpo di un atleta, per intenderci. Dispiacciamoci che ci sia, d’accordo, ma non facciamone un caso colossale su cui masturbarsi con giornalisti, politici, lobby in cattiva fede sostenuti da cittadini senza cervello. O no?

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            18 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
          • Non è affatto vero che le donne che TENTANO di uccidere gli ex siano meno degli uomini che TENTANO di uccidere le ex.
            Dove sono i numeri dei TENTATIVI non riusciti, Ned?
            E’ proprio questo il punto, i numeri delle aggressioni agli ex sono simili per entrambi i sessi, gli uomini uccidono di più data la disparità fisica: infatti solo il 15% degli omicidi di coppia avviene tramite armi da fuoco, il resto è grazie alla forza fisica e i numeri del ufficiali del Ministero te li ho già forniti quindi la tua memoria selettiva non è più accettabile su questo punto.

            Mi spieghi secondo te come mai ci sono moltissime più maestre d’asilo che abusano dei bambini rispetto ai bambini che aggrediscono le maestre d’asilo?
            Sono curioso di sentire la risposta, non è affatto una domanda banale.

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            18 Gennaio 2019 ericlauder Reply
          • Ned…sei uno scaltro fanfarone che gioca con le terminologie.
            Lo 0,0006%** di 30.000.000 (percentuale di uomini che uccidono una donna ogni anno) non è definibile come una minoranza, ma bensì un infinitesimo incapace di spiegare alcunché.
            E’ statisticamente irrilevante.
            Come non è nemmeno maggioranza il 99,9994%….ma la quasi totalità.
            Se ti offro una bevanda con il 99,9994% di acqua e lo 0,0006% di succo d’arancia, non ti sto dando aranciata.
            Ti sto dando acqua…

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            24 Gennaio 2019 pier luigi Reply
  3. Poichè ho qualche minuto, solo a beneficio di chi legge i commenti e non di Ned, che non capirà, cerco di sottolineare due concetti che ho espresso.
    Mostri si diventa, uomini e donne, per meccanismi di perdita di controllo che hanno una spiegazione scientifica, e non una giustificazione. Ma spiegarli serve a prevenirli più dei CAV e dei braccialetto elettronico, a mio parere.
    La narrazione mediatica e culturale imposta delle violenze familiari, segue un metro diverso per i due generi, nonostante si possano spiegare ambedue con le stesse conoscenze scientifiche rapportate alla vita sociale.
    Non vogliamo che gli uomini sbrocchino. E neanche le donne. Gli uomini non vanno giustificati. Ma neanche le donne. Gli uni e gli altri casi vanno prima contati e poi studiati, nel caso che sbrocchino, ed i casi trattati allo stesso modo innanzitutto moralmente; con riferimento alle cause sociali incluso l’odio di genere utile e fomentato dal neo-femminismo, ed alle cause spesso politicamente e giuridicamente incentivanti, come nella giustizia separativa.
    Rimane un mistero come mai tale Ned interpreti sempre i miei articoli proprio nel peggiore modo, quello che io cerco di evitare. Che sarà mai ?

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    17 Gennaio 2019 Giuseppe Reply
  4. >>>>
    … mai che questo raptus arrivi contro un altro uomo più grosso di loro, mai!)
    >>>>

    Sì, certo, come no, caro ultra-femminista, quotidianamente piegato a novanta gradi.
    Questo fatto accadde quando tu avevi quattro anni.

    https://www.ilpost.it/2018/05/18/delitto-canaro-magliana-storia-vera/

    L’uomo fatto a pezzi era un ex pugile.

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    17 Gennaio 2019 Sandro D. Reply
    • Il canaro è UN caso, la maggioranza delle persone che “sbrocca” al punto di ammazzare qualcuno di solito evita molto opportunamente di “sbroccare” contro gente in grado di mandarli stesi con un pugno. Ecco quando i “raptus” avvengono ai danni di persone fisicamente più esili di te (e, canaro a parte, è quasi sempre così) permettimi di avere dei dubbi. E ho dei dubbi anche quando la persona presa da improvviso “raptus” si era portata dietro coltello o pistola

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      17 Gennaio 2019 ned Reply
      • E’ un caso che però ti era “passato di mente”, vero?
        A parte questo, la questione della violenza all’interno di un rapporto di coppia è decisamente più complessa di come la spieghi tu.

        https://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12614-violenza-al-maschile-e-al-femminile.html

        >>>
        , la maggioranza delle persone che “sbrocca” al punto di ammazzare qualcuno di solito evita molto opportunamente di “sbroccare” contro gente in grado di mandarli stesi con un pugno.
        >>>

        Questi sono discorsi che riguardano in primis i rapporti fra uomini, soprattutto in gioventù.
        Nei confronti delle donne gli uomini hanno molte più remore ad alzare le mani. (*)
        Inoltre, qualora non ne fossi al corrente, per ammazzare qualcuno non è necessario essere fisicamente più forti della persona che si ha di fronte: basta un’arma.
        Con una pistola in mano anche tu potresti uccidere Mike Tyson.
        Rendo l’idea?

        —————-

        (*) Ad esempio; lo sai che anche i killer, pagati per uccidere, si fanno molti scrupoli se devono uccidere una donna?
        Non altrettanto accade quando devono uccidere un uomo.

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        17 Gennaio 2019 Sandro D. Reply
      • E i femminicidi sono 40 casi su 180.000 divorzi e separazioni. Ogni anno: 40 su 180.000.
        E quindi?

        Come mai hai il senso delle proporzioni a senso alterno?

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        17 Gennaio 2019 ericlauder Reply
  5. un uomo che uccide la donna che lo lascia non è un mostro come non sono mostri le maestre che picchiano i bambini o le madri che uccidono i figli, sono persone che scelgono a volte con premeditzione (sì anche molti femminicidi sono premeditati, a volte questi vanno dalla ex già col coltello in tasca o la pistola) di compiere atti orrendi e non giustificabili, e se non si suicidano vanno puniti senza attenuanti

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    17 Gennaio 2019 ned Reply
    • chi uccide la ex o l’ex solo perchè è stato lasciato/a non ha mai amato quella persona

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      17 Gennaio 2019 ned Reply
      • Ebbasta! Abbiamo capito!

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        17 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
  6. questo articolo è un concentrato di giustificazionismo della violenza maschile contro le donne: poveri uomini “accecati dall’ira”, poveri uomini che hanno il “raptus” (questi raptus sempre contro donne o soggetti fisicamente più deboli , mai che questo raptus arrivi contro un altro uomo più grosso di loro, mai!), poveri uomini costretti a lasciare la casa, costretti dalla donna cattiva a “covare risentimento”, e certo che qualcuno “sbrocca”, poverino! Poverino!
    Davvero Augello non ti vergogni?Certo che no. Poi doèo aver goustificato gli “sbroccamenti” maschili e aver stigmatizzato chi giustifica gli sbroccamenti femminili (certo gli uomini possono sbroccare e vanno capiti, le donne no). Con contraddizione assoluta dici che gli uomini sono più lucidi e con maggiore capacità relazionale delle donne (anche quelli che “sbroccano”?), a parte il sessismo di questa frase perchè nessun uomo è in quanto uomo più o meno lucido o con maggiore o minore capacità relazionale di una donna, come puoi proporre un’alleanza tra uomo e donna dopo aver praticamente detto (su che basi non si sa?) che le donne hanno una lucidità minore e una capacità relazionale minore degli uomini? Le alleanze si fanno solo tra pari, e per te uomii e donne non lo sono.

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    17 Gennaio 2019 ned Reply

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