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Guai a voi, romantici stalker!

23 Gennaio 201810 Marzo 2019
7

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Comments (7)

  1. Cito perché questo è il succo di tutto:
    “Perché, ormai è chiaro da molto molto tempo, non è su ciò che l’accusato ha materialmente fatto o non fatto che va impostata una difesa contro un’accusa falsa o forzata (come appare in questo caso) di stalking. Le azioni messe in atto contano ZERO, e molti difensori sembrano non aver ancora capito questa cosa…” … “tutto è basato sulla parola della presunta vittima”:
    .
    Ciò che conta, la sola cosa che vale a qualificare l’accaduto è il vissuto femminile, quale è percepito dalla D in qualsiasi momento dopo il fatto. Punto e basta. Il comportamento di lui, come quello di lei, non hanno nessun valore.
    .
    Non importa minimamente ciò che è stato detto o fatto, non detto o non fatto. Irrilevante.
    E ciò vale per stalking, per le molestie e per la violenza sessuale (=stupro) e non.
    Preso atto di questo tutto diventa chiaro: siamo in una nuova era. Dalla certezza del diritto siamo ora alla certezza dell’arbitrio.
    .
    E’ dura da ammettere.

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    26 Gennaio 2018 Rino DV Reply
  2. Le tue argomentazioni sono ineccepibili ma secondo me sottovaluti il problema. Le leggi italiane non sono altro che la conseguenza di un sistema globale e non una questione locale. Per esempio Macron vuole introdurre una legge contro le “molestie” in strada. In Svezia è moralmente deprecato fare pipì in piedi. E che dire del femminismo spagnolo? Il tuo consiglio di munirsi di un registratore è prassi nei paesi anglosassoni, soprattutto in ascensore: gli uomini evitano giustamente di usare il mezzo per non finire accusati di chissà cosa. Nelle università americane si parla esplicitamente di contratti pre-sessuali. E via discorrendo. Lungi da me essere esaustivo in poche righe vista la complessità del fenomeno che ha dimensioni planetarie. A chi segue la QM da decenni queste e molte altre cose non sfuggono. Solo in Italia ci sono persone che se ne occupano da 30 anni, e non si contano i muri di gomma su cui sono rimbalzati. Warren Farrell (USA) sono più di 40 anni che ha scritto “Il mito del potere maschile”. Lo stesso dicasi per i padri separati. Se non reagiscono non è certo perché non soffrono: nei decenni un sistema siffatto ha sfibrato la volontà maschile, quella che ha fondato e difeso i diritti di tutti rimettendoci anche la vita, dunque come aspettarsi coraggio se essi stessi sono convinti che hanno una colpa universale da espiare in quanto maschi, anche se innocenti. E suppongo che questo era l’obiettivo del sistema: ridurre al silenzio. Un po’ come quando ad ogni rimostranza ti senti qualificare minimo come maschilista e misogino qualunque cosa tu dica seppure di buon senso. Per dirne una recente di Monica Bellucci intervistata sul Corsera: “le donne a tavola mangiavano i resti del cibo dell’uomo, a noi davano le carcasse degli animali, lo sapevate questo? Mi hanno detto che noi siamo più piccole di statura perché mangiavamo meno degli uomini”. Con tutto il rispetto ma se la situazione è questa c’è molto lavoro ancora da fare in Italia come in tutto il mondo, almeno quello occidentale.

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    23 Gennaio 2018 Blu Reply
  3. Ottimo articolo.
    Sai io mi rispecchio molto in questo scenario, non che io abbia avuto questo tipo di problemi bensi a livello sociale, umano, sentirmi escluso. Ho 35 anni è non ho piu una relazione da molti anni, e anche se volessi attaccar bottone con una ragazza mi sento impaurito, e non mi vergogno a dirlo, ho paura, temo che possa succedere a me, perche le donne sono influenzate da questa retorica. Anche nel profondo sud,(sono siciliano) dove la donna storicamente era più legata alla famiglia, matrimonio….non lo è più, quella retorica ha attecchito anche qui.
    Io ho questa immagine Orwelliana della società che verrà, fra 10 forse 15 anni:
    Una società ulteriormente più divisa, individualista e, dove i rapporti tra uomo/donna non esisteranno più;
    Un strapotere enorme nelle mani delle donne, che riguarderà ogni aspetto della vita, che si tradurrà in una specie di società matriarcale impregnata di odio e giustizialismo nei confronti dell’uomo che sarà sempre più emarginato e con sempre con più meno potere e parola;
    Tutto questo porterà al sangue, a ribellioni, non può che finire cosi.
    Grazie per i tuoi articoli.

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    23 Gennaio 2018 Seby Reply
    • Un po’ apocalittico come scanario futuro, forse, ma comprensibile vista la dose di frustrazione. Dal mio punto di vista la priorità al femminile verrà data ancora e sempre nella misura in cui essa può farsi motore di una opposizione a quelle agenzie normative, come la famiglia, che sono un baluardo assoluto al consumo fatuo e purchessia. Illudendo le donne che la loro emancipazione passa dalla distruzione del maschio e della “sottomissione” al contesto familiare, e che la loro libertà è quella di poter consumare senza freni. Se il mondo femminile non si prestasse più a questa strumentalizzazione, sarebbero grossi guai per il capitalismo iperconsumista odierno e futuro. Con ciò non credo che si punti a una sorta di matriarcato assoluto. I grandi interessi sanno bene che un mondo governato da donne, oltre a essere materialmente impossibile, non sarebbe umanamente possibile. Grazie a te che mi leggi e commenti!

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      23 Gennaio 2018 Davide Stasi Reply
      • io non credo che il motivo sia solo economico-consumistico. credo che purtroppo ci sia dell’altro e peggiore.
        una cultura umana non si forma solo su motivi economici (in questo non sono marxista), non credo che tale “abramo” abbia imposto a tutti di tagliarsi i prepuzi per un motivo economico.
        nel mondo ci sono persone psicosessualmente malate e alcune di queste sanno di essere malate ma non sopportano questa consapevolezza, quindi fanno di tutto per far ammalare il mondo intero così da sembrare normali e lenire la sofferenza.
        reich parlava di una “peste emozionale” che periodicamente colpisce l’umanità…

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        23 Gennaio 2018 gino Reply
        • Sì, teoria affascinante. E se, lo dico da non marxista, fosse un combinato disposto di tutto questo?

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          23 Gennaio 2018 Davide Stasi Reply
          • le cause possono essere varie, infatto ho scritto “non credo che il motivo sia SOLO economico-consumistico”, intendendo che sia ANCHE economico, ma non esclusivamente.

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            23 Gennaio 2018 gino Reply

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