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In Italia la colpa è sempre dell’uomo. E all’estero ci prendono per il culo

18 Dicembre 201710 Marzo 2019
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Comments (8)

  1. Davide, a proposito di inghilterra e di inglesi ti segnalo il profilo facebook della scrittrice Erin Pizzey,
    https://www.facebook.com/erin.pizzey?fref=pymk
    nonché questo articolo.
    http://mra-uk.co.uk/?p=2152

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    19 Gennaio 2018 Andrea Reply
  2. Davide, condivido molto di ciò che scrivi, ma non è vero che nel cosiddetto “estero” ci prendono per il culo, “perché dalle loro parti certe cose non accadono”.
    Accadono, eccome se accadono.
    Le donne sono una specie protetta in tutto il mondo occidentale e la loro parola vale sempre più di quella di un uomo (contrariamente a quanto accade in certi paesi musulmani).
    Ergo, anche in Nord America e in altri paesi dell’Europa dell’ovest “è sempre colpa dell’uomo”.

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    19 Gennaio 2018 Andrea Reply
  3. In molte banche e in molti esercizi commerciali, effettivamente, si viene indagati. Un mio collega ha ricevuto un richiamo formale per essere stato rapinato.

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    27 Dicembre 2017 Bellicapelli Reply
    • Mah in questo caso si tratta della policy di un’azienda privata. Senza senso, ma ci può stare: purtroppo le imprese possono fare un po’ ciò che vogliono. Dalla magistratura ci si attenderebbe qualcosa di ben diverso però!

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      27 Dicembre 2017 Davide Stasi Reply
  4. Ora che sono finalmente arrivato alla fine della lettura ti dirò di me.
    Anni fa mi beccai un cazziatone memorabile dalla pula perché avevo osato dare fastidio ad una ragazza. Eravamo amici, poi un bel giorno se ne andò ma io dopo un mese andai a trovarla. Purtroppo era con il ragazzo (‘geloso’) e nonostante io ribadii (non troppo convinto…) che sarei stato contento di conoscerlo, non è stata per nulla contenta e finisce in una discussione accesa ma sterile. Così ci siamo persi di vista. Io me ne sono tornato come ero venuto. Il giorno dopo mi telefonò lei a casa, pur non avendo il mio numero (se l’era fatto dare dalla struttura in cui lavorava) alla faccia della privacy. Ci accordammo e diedi parola che non l’avrei più cercata (ma infatti…).
    Dopo un mese ad un concerto vicino casa mia la rivedo con mia grande sorpresa. Pensavo che se era lì aveva dimenticato la vicenda perché sapeva dove abitavo e lei NON era del luogo. La salutai con prudenza, del resto aveva altre due persone vicino a lei. Mi minacciò di denuncia. Perché? Boh. Ne nacque una discussione e la mandai affanculo. Di lì a pochi giorni dovetti spiegare la mia versione dei fatti ad un pool di pula e vigili perché lei aveva fatto un esposto (orale, sia ben chiaro, non ebbe il fegato di fare nulla per scritto). Fu molto umiliante per me, visto che come stalker mi sembrava d’essere alquanto sotto-peso.
    Dopo 4 anni la rivedo su FB, più o meno per caso. Le scrivo per sapere se ce l’aveva ancora con me. Ha letto, nessuna risposta.
    Dopo quasi 1 altro anno, visto che sapevo che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno, le scrivo una mezza riga per dirle ‘buon compleanno’. Il giorno dopo scopro che mi ha bloccato (sparita anche dalla visuale su FB, anche se in realtà il profilo era ancora attivo). Fine della discussione. Evidentemente non ha gradito il compleanno, dico tra di me.
    O no?
    Macché, dopo 20 giorni devo giustificarmi davanti ad un arcigno maresciallo per avere osato infastidirla un’altra volta. Al che ho ricordato che persino nelle trincee della I guerra mondiale si facevano gli auguri di Natale.
    NOn è andata malissimo perché tutti ci si rendeva conto della sostanziale assurdità della vicenda. Ho dato la mia parola (sempre in maniera totalmente informale eh) di non andare a ricercarla (seeee buonanotte!), la tipa. E questo è tutto. Mi chiedo a che serva uno stato di diritto se non si accompagna per un orecchio una soggetta del genere che si presenta con questioni che attengono solo a rapporti personali. E fa ridere i polli e sopratutto dovrebbe far indignare le vittime di molestatori pericolosi un’interpretazione così sciocca di questo reato. Meno male che non ho subito rilievi ufficiali per questo. E che, aggiungo, quella non sia stata abbastanza stronza da inventarsi delle accuse su di me. O anche, da darmi la colpa di molestie subite da altri (all’epoca del primo fatto, c’era il suo ex ragazzo che la tormentava di continuo per convincerla a tornare da lui, e io ho il fondato sospetto che qualcosa che ha fatto lui o qualcun altro, lei l’abbia addebitata a me).

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    20 Dicembre 2017 S.M. Reply
    • Adesso falle gli auguri per Capodanno, recidivo. Oh, duro frà, eh

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      9 Settembre 2018 Scappato Reply
  5. Non è tutto: cerca in rete la storia della romana che ha affogato il figlio in Toscana, nel 2011, e che poi è stata assolta perché incapace di intendere dopo avere pianificato di farlo con spietatezza. E guarda con che parole dolci e comprensive una giornalistA ha descritto l’assassinA assolta da una giudicESSA http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2014/02/07/news/uccise-il-figlio-annegandolo-assolta-1.8623420

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    19 Dicembre 2017 S.M. Reply
    • Agghiacciante tutto… la vicenda, le sentenze e l’articolo.

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      19 Dicembre 2017 Davide Stasi Reply

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