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La pedofila di Bergamo: narrazioni a confronto

26 Giugno 201810 Marzo 2019
32

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Comments (32)

  1. Ah, un caso di NON pedofilia. Protagonosti: padre, figlio e madre: temi. Pedofilia, alienazione parentale, calunnie.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/28/ho-difeso-un-padre-cancellato-dalla-vita-di-suo-figlio/4452858/

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    28 Giugno 2018 A.S. Reply
  2. Di insegnanti donne che irretiscono gli imberbi della classe c’è ne sono quasi quanto prof uomini che si approfittano di studentesse a cui sono appena spuntati i seni (taccio sui rapporti tra insegnanti e pupilli/e dello stesso sesso, uscirei fuori tema).
    Tutti da ragazzi avremmo voluto farci la prof bona e nel caso fosse successo sarebbe stata vissuta come manna dal cielo.
    Peccato che diversi studi dimostrino che qualche dannetto già nel medio termine può essere causato da tali rapporti.
    Spesso accade che l’adolescente non riuscirà più a confrontarsi sentimentalmente con le ragazze coetanee e finirà per cercare sempre donne mature di cui sarà succube e delle quali sarà un mero toyboy. Raggiunti i quaranta la situazione precipita: l’uomo si sveglia perché maturo anche lui ed entra in crisi. Arrivando a casi limite in cui… andrà alla ricerca dell’innocenza perduta, se capite la metafora.

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    27 Giugno 2018 Marco S_P Reply
  3. Abusatrice di minore* Non e’ detto sia pedofila, non tutti i pedofili agiscono o guardano pedopornografia e non tutti gli abusatori di minore sono necessariamente pedofili. Demonizzare quelli che non fanno male a nessuno, non serve a niente. Tra l’altro qui al piu’ sarebbe hebephilia/pederastia

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    26 Giugno 2018 Marco Reply
  4. Comunque sia, in un certo senso, è chiaro che vi siano delle differenze.
    Per esempio, a scuola noi ‘minorenni’ avremmo voluto eccome farci svezzare dalla professoressa di inglese, tanto per dirne una. Magari.
    Mentre per una ragazza ci sono altri timori, tipo che resti incinta.
    Ad ogni modo, il fatto che il ragazzino avesse 13 anni e che la ragazza ne avesse 15 non sono fatti isolati: infatti, sarebbe bastato che la ragazza avesse avuto davvero 16 anni per far decadere ogni ipotesi di reato.
    Per esempio, Berlusconi a 70 anni andava con Ruby, che si spacciava più grande di quel che era, tipo 17 anni (che guarda caso è superiore ai 14 anni che è l’età minima del ‘consenso’). In altre parole, puoi avere anche 101 anni e andare con un 17enne, se non c’é prostituzione non c’é nemmeno reato.
    PERO’, nel caso dei due prof, la cosa non si poetva fare perché: per avere un rapporto consensuale accettato legalmente, il ragazzo/a deve avere almeno 16 anni SE il patner è un prof/professoressa.
    ”In Italia è legale avere un rapporto sessuale con un minorenne (ragazzo o ragazza) a condizione che abbia almeno:
    14 anni nella generalità dei casi;
    16 anni se l’altra persona è un ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore, o altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia, con quest’ultimo, una relazione di convivenza.” (CAPITO?!?!?!? è legale fare sesso pure con il genitore!!!!!!)
    Detto questo, comunque sia, complimenti per la ricerca di come la stampa ha dato le notizie, in ogni caso sbilanciate in una direzione sola.

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    26 Giugno 2018 A.S. Reply
    • “…sarebbe bastato che la ragazza avesse avuto davvero 16 anni per far decadere ogni ipotesi di reato”: no, perché la signora era l’insegnante del ragazzo. In questo caso il reato c’è. Come nel caso dell’allenatore o del catechista.

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      26 Giugno 2018 wignersfr Reply
      • Il signore, ovviamente (ho confuso i due casi).

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        26 Giugno 2018 wignersfr Reply
  5. dal punto di vista psicologico e antropologico non concordo col “trauma” del finale dell’articolo.
    vorrei proprio vedere quanti/e adolescenti si masturbano pensando di fare sesso con adulti, io lo facevo e tutti i miei amici lo facevano. vorrei anche vedere i siti porno che frequentano.
    io se a 13-16 anni fossi stato iniziato da una bella “signora” le avrei dato una medaglia e fatto edificare un monumento.
    quando avevo 20 anni subii una tentata violenza da parte di una cugina 12enne (scappai a gambe levate).
    boh, ma dove siete cresciuti?

    per il resto concordo con l’articolo.

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    26 Giugno 2018 gino Reply
    • E’ chiaro che non riesci a separare la dimensione delle fantasie e dell’autoerotismo e quella dell’approccio fisico reale. Molte donne fantasticano sull’essere violentate, che facciamo, deubrichiamo lo stupro ad una mera realizzazione di una fantasia erotica più o meno latente ? Tu faresti un monumento e daresti una medaglia ad un un bel signore che “iniziasse” tua figlia tredicenne ? No ? E perché una donna si ? Robe da pazzi

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      26 Giugno 2018 Alessandro Reply
      • Perche maschi e femmine sono diversi, non mi frega dei discorsi post modernisti delle femministe radicali.

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        26 Giugno 2018 Marco Reply
        • Non te ne frega nemmeno della disparità di trattamento uomo/donna per il medesimo reato, sarebbe “postmodernismo femminista radicale” anche questo immagino, facciamo le Leggi ad interpretazione del tuo sentire sulla diversità o meno tra maschi e femmine nel farsi sco**re dai professori. Grande

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          29 Giugno 2018 robasci@gmail.com Reply
          • Non capisco questo tuo commento. Della disparità di trattamento tra uomini e donne ne parlo da due anni… Mah…

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            29 Giugno 2018 Davide Stasi Reply
    • 1) Un bambino di 5 anni andrebbe col primo sconosciuto, se quello lo porta al luna park e i genitori non vogliono. E gli farebbe un monumento pure lui, ma tutto ciò è irrilevante: è sequestro di minore con aggravante della minore età, punto. I reati devono essere definiti oggettivamente, basta con questa storia del “sentire”. Se un masochista gode nel farsi strappare un braccio, se lo faccio vado in galera lo stesso, e ci mancherebbe altro.
      2) La tizia non è una “signora”, ma la sua professoressa. Qui non si tratta di due sconosciuti che si incontrano per strada e si innamorano perdutamente nonostante la differenza di età, ma della tutrice del ragazzo che si è biecamente approfittata di lui. È molto facile, infatti, per chi è in posizione di autorità (ance morale), avere un grosso ascendente nei confronti di un minore, proprio perché, appena entrato nell’adolescenza, è preda di istinti che inevitabilmente lo confondono (nessuno “nasce imparato”). È esattamente perché a 13 anni tutti vorremmo essere iniziati da una bella signora, che chi gode di autorità sui ragazzi NON DEVE PERMETTERSI DI APPROFITTARNE. Stessa cosa a sessi invertiti, sia chiaro: e infatti, se un prof di 40 anni va a letto con l’allieva tredicenne nessuno si preoccupa se lei era innamorata (e spesso lo è, eccome se lo è). Cosa correttamente recepita nell’ordinamento giudiziario ma, purtroppo, non più dal comune sentire. Mala tempora currunt, è proprio il caso di dirlo.

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      26 Giugno 2018 wignersfr Reply
    • Eh, caro mio, è la sindrome dei film con la FENECH!
      Io ricordo ancora con nostalgia la bella professoressa di inglese, e ce n’erano altre che se avessero fatto un fischio, ci saremmo concessi eccome.
      Penso che sia così anche per qualche professore ‘bbbono’ agli occhi delle ragazze, però ovviamente la cosa viene biasimata di più dai giornalistoidi.
      Ed è strano, visto che quando c’é una storia acclarata un uomo che ha una donna di 10 anni più giovane è ganzo (tanto tocca a lei farsi 15 anni di vedovanza in termini statistici, no?), mentre se è lei che ha un patner di 10 anni più giovane è una str…za che se la fa coi ragazzini.

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      26 Giugno 2018 A.S. Reply
      • Leggo i vostri commenti ma mi pare che siate più ansiosi di giustificare il professore siciliano ed esibire il testosterone adolescenziale che sarà poi l’inizio della nostra rovina.
        L’articolo verse SOLO sul diverso trattamento di due casi SIMILI. Scusate ma uno uguale uguale non l’ho trovato… Restiamo sul pezzo magari?

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        26 Giugno 2018 Davide Stasi Reply
        • Scusa, ho letto dopo.

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          26 Giugno 2018 Blu Reply
      • Sicuro ? Sicuro che una donna che va con uno più giovane non sia “emancipata” ed un uomo che “se la fa” con una donna più giovane venga definito ganzo ? O piuttosto un maiale immaturo, quando non un pedofilo ? Perché tipo un Vincent Cassel, reo di avere una fidanzata VENTENNE e con tutte le sue cose a posto, è stato definito esattamente così, un “pedofilo” dalla masnada di commentatrici e commentatori che pascolano nei social…

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        26 Giugno 2018 Alessandro Reply
    • La prima immagine erotica che ricordo, erano i culetti delle ballerine brasiliane del video della Lambada. A quei tempi, non immaginavo neanche cosa avessero tra le gambe, tanto che pensavo al culetto ballonzolante, e tanto mi bastava. Se costretto, seppure da quelle belle ballerine, avrei avuto un moto di ripulsa iniziale per quella cosa “umidiccia”. Che roba è, perché dovrebbe piacermi? Come cambia il cervello e la psiche crescendo, eh? Questo perché i bambini, gli adolescenti, devono avere il giusto tempo di crescere, di crearsi proprio immaginario erotico, una propria sessualità, senza costrizione da parte di un adulto, che non sta lì a fare un piacere a loro, a “svezzarli”, ma a soddisfare se stessi. Non è un atto di amore. Purtroppo, anche la narrazione maschile sul sesso è femminocentrica, come se vantare maggiore esperienza, maggiore coinvolgimento, e soddisfazione, anche quando non sarebbe il caso, fosse una sicura garanzia per lei. Le pugnette non sono sesso, semmai servono a crearsi un proprio immaginario erotico. Tanto è vero che nessuno usa contraccettivi davanti ai porno, non se ne preoccupa, perché non stai facendo sesso.

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      26 Giugno 2018 Blu Reply
  6. Io la ringrazio semplicemente per aver sollevato un tema tabù – l’abuso sessuale agito da donne su minori – che per il mondo dell’informazione italiana non esiste.

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    26 Giugno 2018 patriarchisumarte Reply
  7. A me avrebbe fatto un po’ schifo quella cosa “umidiccia” a tredici anni. A tredici anni era più importante la partita di calcetto con gli amici che la fidanzatina. E smettetela di giustificarvi con la Tradizione, che vi piace solo quando pensate vi conviene, conoscendola solo per una falsa narrazione. I nonni a 40 anni erano già vecchi, tutto doveva essere fatto prima.

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    26 Giugno 2018 Blu Reply
  8. E quindi anche per Renata vale la doppia morale. Una donna di 40 anni che fa sesso con un ragazzino di 13 anni lo ‘svezza’ manco lo stia facendo passare dal latte materno alle pappine, un uomo che fa la stessa cosa con una ragazzina di 13 anni la stupra. Per me possono andare nella stessa cella per il massimo di anni previsto dal nostro ordinamento

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    26 Giugno 2018 Iris Reply
  9. https://www.laleggepertutti.it/170970_a-quale-eta-si-possono-avere-rapporti-sessuali
    Se ho capito bene ciò che dice questo sito, e se la ragazza della storia del professore di 47 anni ha già compiuto 16 anni (dico se perché c’è chi riporta 15), non dovrebbe trattarsi di reato.

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    26 Giugno 2018 Matyen Reply
    • Se sei un professore può configurarsi l’abuso di potere. Al di là dell’opportunità di una persona matura (uomo o donna) di avere una relazione con un adolescente…

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      26 Giugno 2018 Alessandro Reply
      • Infatti. Mi pare pretestuoso cercare di dimostrare che il prof di Partinico non ha commesso reato. Se l’hanno arrestato un reato c’è. Oggettivamente 47 contro 16 non ci sta.

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        26 Giugno 2018 Davide Stasi Reply
        • Ma quello che dite è giusto, io mi riferivo solo al dato numerico dell’età, non difendevo il professore, ovvio che se l’hanno arrestato c’è dell’altro.

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          26 Giugno 2018 Matyen Reply
          • Il dato numerico sarebbe corretto (l’età del consenso in Italia è fissata a 14 anni), se solo non fosse un prof (o un tutore), in quel caso è comunque reato, anche se non di pedofilia

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            26 Giugno 2018 Alessandro Reply
            • Va bene tutto. Ma non dimentichiamo che l’articolo non è giuridico. Si occupa di come i media trattano casi simili ma con autori diversi per genere. Se poi il reato del prof era più lieve, lo sbilancio nella narrazione mediatica è ancora più grave.

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              26 Giugno 2018 Davide Stasi Reply
          • a naso. Vista la diversità nei giornali (uno dice sedicenne e uno quindicenne), molto semplicemente potrebbe essere che la ragazza (o nel caso, inverso, questa volta, fra l’attribuzione al ragazzino di 13 o 14 anni) non avesse ancora compiuto i 16 anni ma ci fosse vicina. E’ reato, chiaramente, perché la legge fissa il paletto del reato di sesso consenziente fra minore di anni 16 e tutore o responsabile al compimento degli anni. Per dire fra.. 13 anni e mezzo, per cui chi vuol far apparire “meno grave” la cosa ne attribuisce 14 anni o chi la vuol fare apparire più grave 13.

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            26 Giugno 2018 Rita Reply
            • In generale, il punto dirimente è quello dell’età: un prof non può fare sesso con un minore di anni 16, per questo hanno arrestato entrambi, specie se il minore ha meno di 13 anni, nel qual caso il patner non può averne più di 16.
              Poi è probabile che vi siano anche altre aggravanti, per esempio se la ragazza è stata riconosciuta psicolabile questo potrebbe configurarsi come abuso in altri ambiti, tipo circonvenzione d’incapace o simili. Tutto molto discutibile, ovviamente, del resto per capire a che punto di bassezza si mette la stampa basti ricordare la Pettenello e come è stata data la notizia della sua assoluzione dal Corriere del Tirreno.

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              26 Giugno 2018 A.S. Reply
  10. I nonni e i bisnonni italiani venivano da ragazzini “svezzati” sessualmente da prostitute o da “signore “ che si prestavano volentieri a farlo e venivano chiamata con ironici e compiaciuti sorrisi “navi scuola”. E’ nella tradizione

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    26 Giugno 2018 Renata Reply
    • E quindi…?

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      26 Giugno 2018 Davide Stasi Reply
    • Erano prostitute pagate a prestazione, non “signore che lo facevano volentieri”, e quei posti si chiamavano case di tolleranza o più volgarmente bordelli. E ci si andava al compimento della maggiore età. Stia sicura che nessun tredicenne veniva accompagnato dal padre o dallo zio a farsi violentare dietro compenso come una sorta di rito di iniziazione. Purtroppo questa è la forma mentis che porta al doppiopesismo nei confronti dei reati, specie sessuali, commessi dalle donne, “sono gli uomini che lo vogliono, a loro piace” (alle donne il sesso fa schifo invece ?), quindi tutto sommato il reato ha un peso minore azi, il reato non esiste proprio. Che al ragazzino piacciano le attenzioni libidinose della prof o meno, tu stai violando la Legge e devi essere giudicata come sarebbe giudicato un uomo per il medesimo reato, STOP.

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      26 Giugno 2018 Alessandro Reply
      • Ché poi forse è raro il caso della ragazzina tredicenne che si innamora del prof? E se quello ci prova non fa forse sesso “consenziente”? Però solo nel caso dei maschi si dice “ma a lui è piaciuto, è una cosa diversa”, “che culo, fosse capitato a me ahahah”.

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        26 Giugno 2018 wignersfr Reply

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