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Le bugie e gli affari di Rosa Nostra: ecco le prove

9 Gennaio 201910 Marzo 2019
18

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Comments (18)

  1. ma il dato di 1088 detenuti per stalking, è esatto ? Non è che include i provvedimenti di allontanamento e gli arresti domiciliari ?

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    10 Gennaio 2019 Giuseppe Reply
    • Non è specificato.

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      10 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
  2. -Tutti soldi che, da un canale o dall’altro, finiscono in tasca alla galassia dei centri antiviolenza. Perché chi vuoi mandare a fare “sensibilizzazione” (ossia indottrinamento) nelle scuole? Chi vuoi mandare a fare “formazione” (ossia indottrinamento) alla Polizia e ai Carabinieri? Sempre loro sono, che dal tappo o dalla spina drenano poco meno di 85 milioni di euro.-

    Questo è un nodo importantissimo, per chi non lo sa certe conferenze tenute dalle kapo dei cav e di qualche cam vengono considerate come “aggiornamento professionale” per il personale delle forze di polizia, un fatto gravissimo.

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    10 Gennaio 2019 Marta Reply
  3. Perché non sono sorpreso da tutto questo ? Uhm…forse perché ho avuto la sfiga di conoscere una delle tante, troppe abusologhe fancazziste che con la sua associazione si è costruita il suo orticello di potere, che ha fatto dell’abusologia la sua professione, che va in giro a tenere conferenze dai contenuti vomitevoli. A spese nostre, col denaro pubblico.

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    10 Gennaio 2019 Io No Reply
    • non c’entra molto con quello che ha scritto IoNo…
      però sappiate che agli ultimi Golden Globe di Hollywood, qualcuna è andata sul palco
      e ha chiesto il 50% delle opportunità (penso, nel cinema, e non nei puzzolenti cantieri stradali)
      per le donne.
      C’entrava qualcosa, col primo premio dato all’interprete di Freddie Mercury?

      non so …fate voi
      🙂

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      10 Gennaio 2019 Giannetto Reply
  4. @giacintolombardi.
    evidentemente si tratta di telepatia!
    Mentre stavo in pausa pranzo, ho pensato alla apertura di un grande Fondo Nazionale per aiutare padri separati e divorziati in difficoltà.
    Un fondo che unifichi e veda protagoniste tutte le associazioni italiane sul territorio

    io ci sono ! Lo so che si tratta di garantire con fondi nostri, ma sarei ben lieto di aiutare un separato in difficoltà

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    9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
  5. Caro Davide, attiviamoci per aprire un centro emergenza uomini dove assistere emarginati, cacciati di casa, maltrattati e maltrattanti, bisognosi di ogni genere e vediamo se anche per gli uomini in difficoltà ci sono risorse da investire. In fondo è colpa nostra se facciamo volontariato per tutti e per tutto ma non per noi stessi, se garantiamo i diritti di tutti ma non di noi stessi in quanto uomini. Questa è la vera sfida per cambiare, passare dalla denuncia per il male subito all’azione per farci del bene.

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    9 Gennaio 2019 giacinto lombardi Reply
    • Volentieri. Il problema è che, non essendoci fondi, i soldi dobbiamo metterceli noi…

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      9 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
  6. idem Cassie Jaye.
    E chi le imponeva di smarcarsi dalle femministe e fare un film che ci ha dato voce ?
    Ci vuole un immenso coraggio per fare questo e io sinceramente sono orgoglioso che ci siano questo genere di donne.
    Meno male! Sarà un sessismo al contrario ma voglio che le anti-femministe escano allo scoperto in massa.

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    9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
    • Naturalmente sono molto d’accordo con te. Trovo piena limpidezza però solo in Anna Poli, che non a caso scrive qui e non sui quotidiani…
      Tu metti in guardia, giustamente, dalle “avvocatesse”. Io metto in guardia dal pendere dalle labbra di chi parla per una causa non facendone parte. Bene valorizzare le donne che vedono la questione maschile dal lato giusto, le prese di posizione femminili sono importantissime, ma non dimentichiamoci chi sono i legittimi titolati a parlarne, e che parte della magagna è proprio il fatto che la questione salta agli occhi solo se ne parla una donna.
      Nella mia utopia il meccanismo dovrebbe essere:
      Passaggio 1 – “capperi, guarda questa tematica, non sapevo che le cose stessero così…”
      Passaggio 2 – “capperi, è una tematica che riguarda gli uomini…”
      Passaggio 3 – “capperi, anche se è una tematica che riguarda gli uomini ci sono anche donne che la pensano così…”.

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      9 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
      • si. però io non pendo dalle labbra delle donne che ovviamente non fanno parte dei movimenti maschili.
        Il ragionamento che faccio io è assolutamente identico: oggi, è immensamente facile allearsi col mainstream
        femminista, che dà titoli, visibilità e quotazioni.
        Ci vuol un gran coraggio per patrocinare una causa di altri.
        Questa americana non solo ha fatto il film ma si è pure smarcata dalle femministe: oggi è una anti
        femminista e mi fa piacere se il suo esempio verrà seguito.
        Tieni conto che da ragazza era una femminista radicale americana, di quelle barricadere.
        Il suo percorso è limpido e lo spiega nel film: “parlando con voi, mi avete convinto”.

        un tempo tante donne dicevano “io non sono femminista, io non sono d’accordo con le femministe”
        ma erano per la emancipazione.
        Oggi le donne fatto fatica a smarcarsi da un femminismo che ha invaso ogni dove…
        con spalleggiatori, fiancheggiatori, che vanno dai direttori di quotidiani fino ai centri di potere burocratici.
        Non solo abbiamo le femminarde, ma pure i loro alleati uomini!

        ecco perchè se una Donna (da vetusto antico, uso il maiuscolo) sta dalla mia parte,
        faccio festa. Voglio ancora coltivare una speranza che loro stesse si ribellino.

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        9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
  7. Davide i tuoi dati e i tuoi calcoli non sono esatti, sono perfetti!
    http://www.brindisioggi.it/centro-labuso-maltrattamento-minori-donne-gara-325mila-euro-la-gestione/?fbclid=IwAR34LSbK4BixKp0mgsZH97NiiNMtdySTLESQZ2cDZJgpQfMJSe43o-vpp0c

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    9 Gennaio 2019 Danilo Reply
    • perfetto.
      Allora, come in tutte le amministrazioni basate su principi virtuosi, a fine anno 2019
      vogliamo vedere le statistiche: quante donne sono state realmente assistite, quante
      donne con figli sono state ospitate, eccetera.

      Vogliamo vedere i dati statistici, grazie.

      ps per quanto riguarda la convenzione di Istanbul, Barbara Beneddetelli,basandosi
      su fonti reali, ha dimostrato che riguarda tutte le violenze: sulle donne, sui maschi
      e sui bambini.
      La convenzione citata non fa nessuna differenza di genere.
      E’ il femminismo che l’ha plasmata a suo piacimento …

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      9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
      • Barbara Benedettelli è troppo accondiscendente e buona. La Convenzione di Istanbul va letta con attenzione. Insieme magari alle critiche elaborate su di essa da Fabio Nestola.
        In breve, la mia posizione è: l’Italia dovrebbe recedere, statistiche alla mano, dalla Convenzione stessa.

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        9 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
        • ciao Davide. Stiamo pur sempre parlando di una “donnista”, ma anche di una donna che ha avuto
          il coraggio di parlare seriamente e su un libro di violenza al femminile.
          Conosci altre donne, a parte poche mosche bianche, che hanno fatto altrettanto in Italia ?
          Che si sono sottratte al mainstream della violenza di genere ?
          Che ha avuto il coraggio di scrivere EXPRESSIS VERBIS che sua madre ha menato il coniuge?

          Io mi tengo la Benedettelli e mi spiace che tante persone non leggano i suoi lavori.
          Per quanto riguarda Istanbul…er aperta alla adesione degli Stati e non sono neppure
          sicuro che abbia raggiunto un limite di adesione necessario per renderla fonte del
          diritto internazionale (sicuramente mi sbaglio)

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          9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
          • Permettimi una blanda e amichevole tirata d’orecchi, Giannetto caro. Perché mai un tema dovrebbe avere più valore perché trattato da una donna? Sessismo analitico? Un tema, se trattato con serietà, argomenti documentati e rigore, dovrebbe suscitare interesse a prescindere da chi l’abbia sviluppato. Sta soprattutto lì la mentalità da cambiare, lo stupore a prescindere e la maggiore attenzione se una cosa la dice una donna. Perché mai?
            Intendiamoci, ho grande rispetto per Barbara e il suo lavoro, ma spesso non mi trovo d’accordo con le sue elaborazioni (vedi i calcoli dei cosiddetti “maschicidi”, termine che io non userei mai). Non riesco a capire se tiene davvero alla tematica, e nel caso le rimprovero di esporsi troppo poco, o se la usa per ritagliarsi un posto controcorrente, e nel caso il mio dissenso sarebbe netto, anche se sempre rispettoso.
            Riterrei per questo più ragionevole che più persone leggessero questo blog o altri simili (Violenza donne, Uomini beta, A voice for men, ce ne sono parecchi) e solo a integrazione i lavori messi insieme da donne (Benedettelli, come Mancini o altre).
            Anzi meglio: sarebbe bene che si approcciasse ai problemi prescindendo dal sesso di chi li ha affrontati e guardando alle tesi. Ma qui siamo all’utopia assoluta…

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            9 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
            • puoi tirarmele quanto vuoi ???? nessun problema !

              ma ti rappresento che nella nostra battaglia, da soli e senza donne sensibili non ce la faremo MAI.
              Saprai che proprio la Barbara è citata su uomini beta e su AVFM.
              il fatto che una donna abbia esattamente le mie idee mi fa immensamente piacere:
              la paragono al pentito che finalmente si stacca da un ambiente criminale e dice apertamente
              come stanno le cose.
              Allora, se ne abbiamo UNA (una) e ci aggiungo la Poli, e poche altre (perchè sono davvero poche)
              che finalmente dicono come la pensiamo noi, io valorizzo il fatto che esistono donne
              dotate di sensibilità e di una immensa onestà intellettuale.

              ecco, chiudo ma rimarco questa espressione: “onestà intellettuale”.
              Ci vuole una immensa onestà per distaccarsi da un’onda che come tu hai scritto
              mille volte qui dentro, è pervasiva ed immensa.

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              9 Gennaio 2019 Giannetto Reply
            • idem la Glenda Mancini, della quale ho letto il libro.
              Vorrei che fosse a tutti chiaro gli immensi problemi che queste donne hanno nel rappresentare il
              loro punto di vista differente.
              Mi ricordano la Rosa Bianca ai tempi del nazismo.

              sai meglio di me che Anna Poli scrive sotto pseudonimo e questo ha un significato.
              Si rischia tanto, si rischia l’aggressione sul web, si rischia di essere azzerate intellettualmente
              denigrate e ghettizzate. Queste donne stanno rischiando molto. Spero di essermi espresso bene.

              Caricamento...
              9 Gennaio 2019 Giannetto Reply

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