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L’irresistibile impulso alla tempesta di merda

26 Luglio 201810 Marzo 2019
6

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Comments (6)

  1. Sono d’accordo il mondo delle relazioni umane un tempo portate avanti faccia a faccia e regredito a una specie di cloaca che ribolle e fermenta distillando il peggio che la condizione umana possa esprimere
    Se vedessimo la cosa con gli occhi di un marziano vedremmo che le nostre societa sono in avanzato stato di putrefazione: da un lato la comunicazione esplode ma la gente si sente piu sola che mai
    la “partecipazione” sociale e ormai solo virtuale, la vita reale parametrata e spesso confusa con il mondo virtuale o quello sempre piu invasivo della finzione cinematografica, le persone non sono piu le stesse ognuno e impegnato a recitare la parte di se stesso che piu gli conviene, per se stessi vige l’insindacabile libertinaggio e l’anarchia morale ma non si esita a pretendere interegerrima virtu dagli altri, si e smarrito il tanto caro buon senso che altro non e che il SENSO DEL LIMITE che c’e in ogni cosa.
    mi verrebbe da dire “non c’e piu religione” ma questa oggettiva verita a chi lo dico? cosa lo dico a fare? a una societa che metaforicamente e tutta ammucchiata come “Sturmtruppen” sul palco e parla all’unisono mentre non c’e nessuno dall’altra parte che ascolti o che voglia ascoltare

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    27 Luglio 2018 giovanni Reply
  2. Un problema grosso sta anche nei media italiani, che sembrano schierati e pregiudizievoli ai limiti della malafede: NESSUNO in Italia ha fatto notare che quello del cameriere era uno scherzo (riuscito male e di cattivo gusto) basato sull’allusione a “pecorino/pecorina” e che è stato “provocato” dal fatto che avessero chiesto, in un locale che si fa vanto di fare rigorosa cucina tradizionale, della carbonara con parmigiano anziché pecorino.
    E’ per questo che all’inizio il locale si era schierato col cameriere: ha fatto una battuta contro clienti che chiedevano un’alterazione di un piatto tipico, molto probabilmente l’avrebbe fatta anche contro clienti non omosessuali sebbene in quel caso avrebbe usato dei termini differenti.
    La pagina facebook è stata sotto attacco di finti profili in prevalenza sudamericani, che non scrivono neppure in corretto italiano.

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    27 Luglio 2018 ericlauder Reply
    • A questo serve il “politically correct”.
      A soffocare qualsiasi libera opinione e a farci diventare impauriti censori di noi stessi.
      In ultima istanza a garantire il controllo delle opinioni pubbliche.
      Ma Bukowski m’ha detto: “non unirti ai morti di spirito. Scommetti sulla tua vita…e mentre combatti fottitene del prezzo”.

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      27 Luglio 2018 plarchitetto Reply
    • Balle. Lo ‘scherzo’ al quale tu accenni, e che i giornali italiani hanno opportunamente riportato, era il patetico tentativo del cameriere e della proprietaria di pararsi il fondoschiena. Niente gioco di parole tra ‘pecorino/pecorina’: sullo scontrino c’era scritto testualmente ‘pecorino NO/Froci SI. ‘Froci’.
      Un gesto assolutamente esecrabile, d’una volgarità ed un’ignoranza disumana, che non puo e non deve ammettere alcun tipo di giustificazione, nemmanco in riferimento ad eventuali richieste di alterazioni d’una cucina tradizionale. Nessuno si può permettere di insultare il prossimo, meno che mai in un luogo pubblico e di servizio come un ristorante.

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      28 Luglio 2018 Desmond Reply
  3. il problema sta nei social, tutta questa grande cazzata è nata con facebook, per come è strutturato , per come è organizzato. Prima di facebook, gli unici “social” erano i forum, ma fare dello shitstorm o il mailbombing sui forum è quasi impossibile. Inizio a pensare che non sia più uno strumento utile per il progresso sociale e civile perchè, per come è organizzato è foriero di malignità.

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    26 Luglio 2018 Danilo Reply
    • @danilo
      Credo che abbia proprio ragione.
      Non solo è un mezzo per analizzare ‘chi siamo’ dai marchettari ma, come dice lei, è strutturato con malignità.

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      28 Luglio 2018 angelo Reply

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