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Ma quale depressione post-parto? Semplici prodotti non conformi

24 Dicembre 201810 Marzo 2019
31

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Comments (31)

  1. Onestamente credo che con articoli di questo tenore non andiate da nessuna parte. Questo è sciacallaggio.
    Condito di ignoranza.
    La depressione post-partum ad esempio è fenomeno a base ormonale scientificamente riconosciuto, non un concetto fumoso cui non corrisponde nulla di concreto.
    Ma soprattutto questo articolo manca del basilare rispetto che si dovrebbe avere verso situazioni così dolorose. Cosi scadete sullo stesso livello di un certo becero femminismo che dite di combattere. Come loro stanno ad aspettare che un uomo ammazzi una donna, così voi state ad aspettare che una donna uccida a sua volta.
    E poi? Quale sarebbe la prospettiva? Dove pensate di andare?
    Sarebbe necessario ben altro. Una nuova alleanza di persone di buona volontà, maschi e femmine, che seppelliscono una buona volta l’ascia di guerra e si riscoprano a lavorare insieme per uno scopo comune (che poi è quello che fanno nelle famiglie che funzionano).
    Ma se qualcuno ha buona volontà di certo resta disgustato da articoli come questo, che vanno ad ampliare ancor di più il solco che gia c’è.

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    4 Gennaio 2019 Alessandra Reply
    • Spiacente Alessandra ma non sono minimamente d’accordo con lei. Ha letto l’articolo con molti pregiudizi. Esso non fa sciacallaggio proprio su nulla, bensì cerca di analizzare il tipo di relazione umana, anzi disumana, che tende a innescarsi oggi anche relativamente al vissuto della maternità o paternità. Capisco che esprima concetti eccentrici, che pochi hanno il coraggio di esporre, ma che le cose stiano andando così lo dicono fior di studiosi a livello internazionale e la realtà conferma le loro teorie.
      Oltre a questo, non sono certo io a vivere la competizione dell’orrore su chi uccide o fa più violenza. E’ una cosa che aborro. Ma la controparte è talmente concentrata su questo tipo di cose che, in termini di difesa, non si può fare a meno di scendere al suo livello.
      Fermo restando che sfido chiunque a dire che questo blog non sia da sempre in prima linea nell’auspicare una collaborazione fattiva di uomini e donne, tale da spazzare via le ideologie tossiche che stanno avvelenando i loro rapporti. Si guardi qualche articolo precedente e vedrà che è così.

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      4 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
      • Mi risulta difficile parlarne perché non sono in grado di essere più preciso, di entrare nel dettaglio.
        Posso solo dire che capisco perfettamente le perplessità espresse da Alessandra e, fossi in te (scusa per il consiglio non richiesto), cercherei di essere più attento a questo genere di critiche per trarne dei validi insegnamenti.
        Rigettarle bollandole come frutto di pregiudizi penso sia altamente controproducente.

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        5 Gennaio 2019 Foxtrot Reply
  2. Stasi, stasi, al solito debbo dire che detieni l’empatia di un topo morto. Questa donna, poveraccia era affetta da depressione post parto che è stata certamente aggravata dallo stato di salute dei neonati. Sai come la chiamavano i romani? La maternità rubata…La depressione post parto io la conosco bene. Eccome se la conosco. E’ una brutta bestia che ti trascina in un buco nero e che se non curata può sfociare in psicosi post parto e ti dissocia da te stessa. Ma tu che ne sai. .. ti vedo esultare di gioia nel leggere la notizia di una donna che si suicida, di una madre cattiva, assassina. Certo questa cosa della depressione post parto sminuisce un po’ la tua gioia, perché in fondo è una malattia, meglio dire che non è morta per depressione ma per inadeguatezza genitoriale. Finalmente, avrai detto, erano giorni che ti aspettavo, ci viene un bellissimo articolo volto a dimostrare quanto sono stronze anche le donne. Certo tu devi monitorare un po’ più a lungo i giornali a differenza delle associazioni femminili, che si vedono piovere in testa un femminicidio ogni tre giorni. Ti immagino ad aspettare il cadavere lungo il fiume e …zac. Ah donnacce…Piuttosto prova a soffermarti su un piccolo, piccolissimo particolare: il marito dormiva e non si è accorto di nulla. Si è svegliato al mattino come nulla fosse. Questo dice tanto. Dice tutto. Dice che se hai mantenuto il sonno dei bambinelli, buono giusto e santo, pesante come una sassata al punto da non accorgerti che tua moglie si è alzata, vestita ha preso le bambine dalla culla e se ne è andata, beh, questo vuol dire che non era proprio tua abitudine accudirle di notte. Dice che questa donna si faceva un mazzo tanto da sola. Ma che ne sai, povero Stasi, che ne sai…solo passandoci avresti potuto sapere che se inizi a fare due o tre notti a settimana per accudire i figli il cervello registra in autonomia dei risvegli e dunque, anche se potresti dormire ti svegli allo stesso modo. Perdi il sonno per anni e anni. Beato lui che con due gemelle era in grado di dormire a sasso. Ora prova a metterti nei panni di una donna che per concepire tre gemelle si è sottoposta a millemila bombardamenti ormonali (sai qual è l’effetto di un bombardamento ormonale? quello di scoppiare a piangere anche davanti a gerry scotti e non sai perché) che ne ha persa una alla nascita, che si è vista dare la notizia di malformazioni, che ha smesso di vedere un futuro per sé e per i figli, che si faceva le notti in piedi (con due eh) magari mentre il marito dormiva perché lui doveva lavorare, che ha avuto il blues, che ha allattato due bambine (lo sai che il corpo femminile brucia 700 al giorno solo per allattare un bimbo) e ha pianto tutte le sue lacrime e che, ad un certo punto ha detto basta, non ce la faccio più. Stasi tu sai cos’è la pietà? PIETA’ questa sconosciuta…

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    28 Dicembre 2018 sconosciuta Reply
    • Non avevo visto questa latrina di commento, mi scuso per il ritardo nell’approvazione.
      Mi sono fermato a leggere al “femminicidio ogni tre giorni”, non sono umanamente riuscito ad andare oltre.
      Sul resto della latrina risponde già il mio articolo.
      Come contro-commento non mi resta che dire: la vostra propaganda non vincerà mai davvero. Dovete sopprimerci tutti perché accada. E non ce la farete.

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      30 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
    • Tradotto: le ha uccise il padre.
      Quindi, data la pervasività del fenomeno…a rigor di logica…i milioni di bambini sopravvissuti a queste orrende e ineluttabili fini, sono stati salvati dai mariti/partner.
      Trovo accettabile e affatto conveniente questo criterio.

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      30 Dicembre 2018 pier luigi Reply
    • Trentadue (32) “femminicidi” nell’ultimo anno, dati della Polizia di Stato.
      Una ventina, invece, le vittime dei fulmini (stesso arco temporale).
      Siamo in attesa dei numeri delle morti causate da meteoriti.
      Nel frattempo l’influenza stagionale ha fatto una strage…
      Sconosciuta, è il tuo nome; ma sconosciuta ti è anche la matematica.
      Il buonsenso, figurati.

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      30 Dicembre 2018 Blu Reply
  3. Ma le nostre nonne e le nostre bisnonne come diavolo facevano?

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    27 Dicembre 2018 bob Reply
  4. Nel giorno di Natale volevo fare questa riflessione.
    Nella genesi si legge che Dio ha dato all’uomo completo accesso per ogni cosa del creato tranne che per l’albero della conoscenza.
    In cosa consista questo albero, non si sa di preciso, molti teologi hanno dato svariate possibili interpretazioni.
    Non so ma un giorno ho avuto, diciamo così, un pensiero su questo argomento, è solo un’interpretazione come tante altre.
    Ho pensato che quando Dio ha negato di toccare quell’albero, avesse voluto dire:
    Fate quello che volete delle cose create, ne siete i padroni e le soggiogate ma non toccate e non giocate con i meccanismi di base che regolano la vita, della genetica e dei suoi principi non impicciatevi perché quello è un compito che spetta come creatore solo a Me.
    Quante volte l’uomo mette il dito dentro queste cose, e cosa ottiene per lo più?
    Mostri sacrificali messi dentro ad armadi, continui insuccessi da sotterrare e non proliferare, qualche pseudo successo da sbandierare ai quattro venti.

    Nel caso di questa madre che si è affidata agli alchimisti della genetica, che cosa ha ottenuto?
    Perché ha voluto forzare le leggi della creazione quando bastava adottare un orfano?
    L’uomo di per sè non è in grado di creare dal nulla neanche un fagiolo, che cosa si mette a mescolare gli ingredienti base della vita?

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    25 Dicembre 2018 angelo Reply
  5. Incidentalmente questo articolo contiene in se i due elementi interpretativi del fenomeno femminista :
    1 – ha successo perche’ favorisce la crescita dell’economia.
    2 – e’ una guerra tra donne, nella quale l’uomo e’ solo una pedina da manovrare.
    Si incomincia, finalmente, a capire le regole del gioco.

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    25 Dicembre 2018 xyz Reply
  6. conosco tante coppie che hanno avuto figli disabili e con una pazienza immensa, una fede incrollabile, hanno continuato ad allevarli senza torcere loro un capello. Non lo so come hanno fatto, io da genitore mi sarei spezzato.

    questo invece e’ l’omicidio che ha rattristato le nostre strade. Lei voleva separarsi, lui no, qualcuno degli amici si e’ frapposto e siccome nessuno e’ pronto per questi “passaggi di vita” una madre di due figli e’ stata uccisa.
    Dove era il centro antiviolenza di Alghero?

    https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sassari-provincia/2018/12/25/alghero-in-lutto-per-l-omicidio-di-michela-136-814835.html

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    25 Dicembre 2018 Giannetto Reply
    • Secondo me il centro antiviolenza c’è stato fin troppo. O forse nulla, a riprova della loro inutilità.

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      25 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
      • era andata al centro antiviolenza
        quello nuovo di Alghero.
        Quindi, a cosa serve ?

        due bambini sono senza genitori
        lo trovo agghiacciante

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        25 Dicembre 2018 Giannetto Reply
      • una madre di due figli è stata uccisa non perchè “nessuno è pronto per questi passaggi di vita” ma perchè un uomo padre di quei due figli ha scelto di togliere la vita alla loro madre. Questi i fatti, tutto il resto è fuffa. La maggior parte di noi, che sia pronta o no, non toglie la vita alla persona che ci vuole lasciare, una minoranza lo fa (ed è un fatto che in questa minoranza gli uomini siano più delle donne) e questa minoranza non ha scusanti, esattamente come non ha scusanti un genitore che uccide i figli disabili davanti alla maggioranza di genitori che non lo fa.

        (poi vorrei capire se il centro antiviolenza si attiva è colpa del centro anti-violenza che “c’è stato fin troppo”, se non si attiva non serve a niente ed è colpa ugualmente del centro, se fosse la colpa di chi ammazza?)

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        26 Dicembre 2018 ned Reply
        • Ma quanto godi, proprio intimamente, quando un uomo ammazza la ex, eh Ned? Quanto, più o meno delle tue cattive maestre? A ogni morta ammazzata aumenta la vostra certezza sulle vostre convinzioni, la vostra indignazione interiore, si rafforza il paradigma elementare con cui leggete il mondo, e vi sentite dalla ragione… Aaaahh che figata ogni volta che un uomo ammazza la ex, vero? Si percepisce proprio che godi…

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          26 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
          • per quanto mi riguarda non godo affatto, sto male ogni volta come sicuramente stai male tu ogni volta che senti la notizia di una madre infanticida o di una maestra d’asilo che maltratta i bambini, non mi permetterei mai neanche di suggerire l’idea che tu possa avere il pur minimo piacere ad ascoltare queste notizie in quanto ti confermano nelle tue convinzioni. Ci tengo a sottolineare che mai e po mai vorrei insinuare il minimo sospetto che un anti-femminista possa ricavare godimento da notizie di gravi delitti in quanto supporterebbero le sue tesi, sinceramente non lo penso affatto

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            26 Dicembre 2018 ned Reply
          • buongiorno, torno sul caso di Alghero basandomi su quello che so. Non esiste uno schema “fisso” in questi casi ed ogni storia è differente dalle altre. Si sa che erano sposati da non tanti anni (i figli ancora piccoli), che svolgevano lavori umili ma onesti ed abitavano nella zona popolare di S.Agostino. Il problema della coppia era il gioco d’azzardo che affliggeva lui, situazione che Michela non ha mai accettato. I soldi erano pochi e venivano, a quanto pare, sperperato in questo vizio che distrugge l’esistenza di tante famiglie. un paio di mesi fa lui aveva denunciato falsamente il furto del cellulare della figlia, fingendosi come il ricattatore per ottenere del denaro dalla ex moglie, sicuramente destinato ancora al gioco.
            Questo dramma si evolve nella “cacciata di casa” del Tilloca, che va a vivere a casa di sua mamma, adiacente alla
            vecchia casa familiare.
            Nessuna separazione giudiziale viene concordata o instaurata in un tribunale.
            Nessuna denuncia viene proposta dalla donna per maltrattamenti.
            Il CAV viene investito del caso ma evidentemente non riesce a convincere la donna ad andare dai carabinieri
            che infatti nulla sanno di questa faccenda.
            Amici tentano una mediazione nella coppia, del tutto vana attesa la ferma volontà della donna di chiudere il rapporto.
            Il 23 dicembre (si noti bene: due giorni prima del Natale) la situazione precipita, i due litigano furiosamente, per motivi
            ancora sconosciuti – non è escluso che si tratti delle modalità con cui dovrebbe svolgersi il primo atroce Natale
            da separati – e la Fiori muore strozzata dal suo ex marito.
            Il suo desiderio da viva era stato quello di affidare i figli ai nonni materni in modo tale che il padre non potesse mai
            avere alcun rapporto con lei.
            Tutto quello che non si sa di questa vicenda il Tilloca potrà dirlo al giudice: ormai il disastro è fatto.
            Il mio interrogativo è questo : sono stati aiutati ? Dove era la comunità sociale ? Dove era la famiglia?
            due figli orfani piangono la perdita della loro madre. Un padre va dritto verso l’ergastolo.
            In Italia, il sistema delle separazioni funziona ?

            ps avviso per Ned, è inutile che continui a quotarmi o a dare risposte, tutto quello che io scrivo
            non è destinato a te, anche se dovessi quotarmi un miliardo di volte.

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            27 Dicembre 2018 Giannetto Reply
            • Grazie Giannetto. Aggiungo qualche domanda alle tue, già giuste, specie quando ti chiedi dove fosse la comunità (te lo dico io: distrutta e polverizzata in decenni di individualismo spinto). E le mie domande sono: oltre all’esecutore materiale di questi omicidi, chi sono i colpevoli? Risalendo a monte di tutto, dove sta l’embrione della tragedia? Il patriarcato? No, non mi pare. Il desiderio di possesso di lui? Nemmeno. L’incapacità di accettare la separazione? Forse, ma in minima parte. Mi pare che a monte di tutto ci sia il vizio del gioco. Proprio quello che viene incentivato consentendo di collocare macchinette ovunque, di far aprire punti scommesse ovunque, il tutto con la corposa “share” dello Stato, che invece queste dipendenze dovrebbe disincentivarle con forza, come tutte quelle che possono scivolare in patologie o perdite di controllo. Un altro esempio è l’alcol. Gli orfani possono dire grazie allo Stato che non vuole rinunciare al gettito da gioco d’azzardo, dunque. E che non garantisce alle persone, anche alle più semplici, percorsi di vita soddisfacenti. E che non promuove la ricostruzione di un tessuto comunitario includente.

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              27 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
              • mi pare assolutamente esatta la tua considerazione.
                Lascerei da parte “colpevoli immaginari”, solidi quanto le scie chimiche, tipo gli orrori del patriarcato (Tilloca era tutto fuorchè un patriarca) ; in relazione alla capacità di gestire una separazione, nessuno è in grado di affrontare
                serenamente questi fatti. Non esiste “la patente per separati” e non esistono corsi di preparazione alla separazione; esistono percorsi di mediazione privati a pagamento che un imbianchino e una badante per anziani evidentemente non erano in grado di pagarsi così come non avevano i 70 euro necessari per la prima seduta
                da uno psicologo relazionale (ammesso che personaggi di questo tipo siano realmente utili…).
                questo significa che di fronte al naufragio di un matrimonio lo Stato non esiste, non esiste una comunità
                sociale disposta a creare una rete di cura e di attenzione; anzi, le pulsioni che arrivano dalla società sono
                violente e nette perché si “esige” dalla donna la rottura immediata e l’abbandono del marito con relativa
                cacciata di lui dalla abitazione (cosa che ad Alghero – probabilmente – si è pure verificata).
                Alcol, macchinette, SALE SLOT benedette anni fa da Renzi, gioco d’azzardo incentivato e “tollerato”
                socialmente, ecco gli sfasci delle famiglie, ecco i tarli e il marciume che assediano le case delle persone
                mentre qualcuno nel frattempo fa sporchi affari (addirittura in anonimato come nel caso delle sale on line).
                E dico pure che la povera vittima non ha avuto uno straccio di aiuto quando magari stava cercando di
                spiegare a quell’uomo i suoi errori: non è neppure detto che ne avesse la capacità dato che nessuno
                nasce psicologo o analista.

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                27 Dicembre 2018 Giannetto Reply
  7. non credo affatto che tra padri e madri esista la differenza a cui fai riferimento, la difficoltà ad accettare un fglio gravemente disabile, lo stress e la fatoca di allevare un figlio che richiede e richiederà per tutta la vita attenzioni e cure maggiori di altri bambini, attenzioni e cure che non ti aspettavi e di cui speravi non ci fosse bisogno riguarda uomini e donne.

    “Non ho capito che mia moglie aveva qualcosa, che soffriva, non riesco a darmi pace” sono le parole del marito di Pina Orlando quindi non è qualche perfida femminista di qualche “blog rosa” che lo accusa ma lui per primo che si sente responsabile, è una rezione umana che chiunque subisce una tragedia del genere avrebbe.

    Ad ogni modo, come sai io non ho comprensione per i genitori che uccidono i figli come non ho comprensione per i ben tre uomini che solo nella giornata del 23 dicembre hanno ucciso tre donne che dicevano di amare (ma che in realtà volevano solo possedere) e in un caso hanno ucciso anche l’uomo “colpevole” solo di amare la donna che una volta era “loro”. Diversamente da Pina Orlandi questi tre assassini schifosi non hanno avuto la decenza di togliersi la vita.
    Esistono sicuramente donne (e uomini) per i quali i figli sono “status symbol” e non accettano di avere un prodotto “difettoso” ma questi tre uomini come vedevano le donne che hanno ucciso?Queste donne che a volte sono madri dei loro figli, queste donne con cui hanno fatto l’amore, queste donne del cui corpo hanno goduto e hanno giurato (mentendo, ora lo sappiamo) di amare e proteggere? Le vedevano come esseri umani autonomi e liberi? No, non credo.
    Sono una minoranza questi uomini (così come le PIna Orlandi) ma sono sempre tropi (banalità lo so, ma non trovo altre parole), e poi non si spiega perchè all’interno della minoranza di persone che uccidono l’ex con un movente “possessivo”, gli ex conugi maschi assassini siano più delle ex coniugi femmine assassine. Eppure anche una donna può essere possessiva verso il compagno, ma per qualche ragione la loro possessività degnera più raramente nell’uxorocidio.

    https://www.valigiablu.it/femminicidi-2018/?fbclid=IwAR17aCP3xyyKmGFBL-8A45ydMPCqIWj76wp3ZlyTMntGddMcXq9cc5EGqho

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    25 Dicembre 2018 ned Reply
    • Tutto bello, ma la tua prolusione natalizia sui “femminicidi” che c’entra con la madre assassina e suicida?
      Ned nelle tue diversioni non casca più nessuno, te ne se accorto, vero?
      P.s: sì il padre delle bimbe si coloevolizza, senza motivo, e anche quello è tipico maschile. Tipico femminile invece è scaricare su altri.

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      25 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
      • curiosità mia: se davvero sei convinto che la grande maggioranza delle donne italiane (occidentali?) anche se non arriva all’infanticidio o a maltrattamenti fisici, sia inadeguata a crescere un figlio (in quanto appunto “vedono il figlio come un orpello, una borsa all’ultima moda” mentre un uomo assolutamente non si comporta così o molto più raramente) perchè coerentemente con questa convinzione, non ti batti per affidare i figli in esclusiva ai padri subito dopo la nascita stabilendo permessi per l’allattamento al seno (permessi dove la madre dovrà essere sorvegliata perchè di queste donne di oggi non ci si può fidare), perchè non ti batti affinchè la madre poosa pienamente rientrare nel suo ruolo di genitrice solo dopo aver superato un test psico-attitudinale che stabilisca con buona approssimazione che non è una di quelle che considerano il figlio un oggetto? Insomma se credi in quello che dici dovresti fare in modo che solo dopo che una donna abbia dimostrato di essere in “contro-tendenza” possa cresere un figlio mentre sempre secondo te, un padre non deve dimostrare nulla essendo in maggioranza sicuramente adeguati
        Se davvero pensi che le donne oggi siano “tendenzialmente” così, perchè non ti batti per dimostrarlo e per impedire a queste donne in maggioranza così inadeguate (sempre secondo te) di rovinare altri bimbi?

        (comunque tornando ai bambini disabili non oso chiederti cosa pensi dell’amniocentesi che per me è un diritto che potrebbe evitare tante sofferenze e non mi riferisco tanto alle sofferenze dovute alla disabilità in sè ma alla sofferenza di nascere in una famiglia inadeguata alle tue esigenze)

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        25 Dicembre 2018 ned Reply
        • Avrai ogni risposta a ogni tuo quesito rileggendo l’articolo.

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          25 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
          • nell’articolo ci sono alcune cose condivisibili (vero è che non poter concepire naturalmente non è e non deve essere un dramma nè per lui nè per lei è finita l’epoca in cui la sterilità era vista come una maledizione, vero è che fare figli perchè “così fan tutti”, per “salvare un matrimonio” o perchè “mia sorella ne ha tre” è sommamente idiota ma primo non sappiamo se sia il caso di Pina Orlandi e in secondo luogo essere genitori oggi è comunque una scelta anche se non sempre avviene per motivi giusti; la stragrande maggioranza delle coppie fa figli “perchè lo vuole” ed è un passo avanti rispetto alle epoche in cui figliare e figliare tanto era in sostanza un dovere, una necessità e non una scelta e anche per questo essere sterili era una tragedia). Ma nel tuo articolo si evince comunque che sono principalmente le donne ad aver bisogno di una non meglio spiegata “rieducazione” al ruolo genitoriale, in qianto sarebbero loro più degli uomini a fare figli per motivi idioti, a non accettare figli che non sono come si aspettano loro, a vederli come oggetti. E’ su questa differenza che io non concordo: ammesso e non concesso che ci sia bisogno di corsi di rieducazione genitoriale (che non si sa chi dovrebbe farli, come, in che modo) o li fanno ambo i sessi (se vogliono un figlio) o nessuno. In pratica si dovrebbe applicare a ogni coppia che vuole un figlio il superamento degli stessi “esami” a cui sono tenuti gli aspiranti genitori adottivi, ora credo che la cosa sarebbe un tantino irrealistica e incostituzionale ma meno incostiuzionale che riservare tale trattamento solo alle madri sulla base di una presunta maggiore “inadeguatezza” che non toccherebbe i padri o molto meno

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            25 Dicembre 2018 ned Reply
        • intanto:
          http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/storia-emma-che-non-voleva-essere-madre-myrta-merlino-racconta-113966.htm
          magari fallo leggere alle moderne femministe, soprattutto a quelle anti ddl pillon…

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          28 Dicembre 2018 giuseppe Reply
    • Paol*, la frase…”questi tre assassini schifosi non hanno avuto la decenza di togliersi la vita”, quantifica in modo definitivo ed inequivocabile il tuo spessore.
      E chiarisce più d’ogni altra affermazione la tua doppiezza, la sostanziale falsità e strumentalità, rispetto a tutte quelle argomentazioni pseudo-para-progressiste che da tempo propini e con cui da sempre ingorghi questo spazio ed altri sulla rete.

      Difficile per chiunque raggiungere questo ipogeo morale.

      Disgusto…

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      29 Dicembre 2018 plarchitetto Reply
      • mi spiace, davanti a chi uccide le persone che aveva giurato di amare e proteggere solo perchè queste persone non vogliono più stare con te, davanti ad adulti che non sanno o non vogliono gestire la frustrazione e uccidono innocenti il mio progressismo evapora, se questi assassini si suicidano non verso una lacrima per loro, se non si suicidano mi rammarico del fatto che il loro mantenimento debba gravare sul bilancio dello stato

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        29 Dicembre 2018 ned Reply
        • Paol* sei il solito menzognere.
          E’ inutile che utilizzi il neutro “persone” e poi di fatto proponi l’identikit maschile.
          Infatti per il femminile criminale, non hai mai…nemmeno una vota, auspicato il suicidio o usato giudizi spietati come hai fatto nel precedente post per i tre uomini, o in tanti altri che hai prodotto qui e altrove.
          Tra l’altro accostando la parola “suicidio” a “decenza”…dimostrando così un’intima capacità di disprezzo e brutalità che s’immagina solo nei subumani.
          Per il femminile criminale al contrario hai sempre riservato giustificazioni e assoluzioni.
          Quel “conato” t’è uscito dal cuore, e ben ti rappresenta…nonostante il patetico tentativo di difesa espresso con la supercazzola…”il mio progressismo evapora”.
          Che poi non è altro che la traduzione in forma apologetica della doppia morale che genera il doppio standard.
          Cialtroneria ammantata di spirito di giustizia e igiene sociale.
          Roba che solo un invasato femminista, che si alimenta di quotidiana propaganda, poteva partorire.

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          30 Dicembre 2018 plarchitetto Reply
  8. Giusto. Essere genitori non è un Diritto,bensì un privilegio.
    Davide queste cose dovrebbero essere dette in tv, tu dovresti stare in tv. Gia mi immagino il confronto, con te che dichiari quanto sopra, e le “esperte” a urlare l’inverosimile.

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    24 Dicembre 2018 Seby Reply
    • Su Facebook me lo stanno già urlando. Ma non le “esperte”, bensì quelli che dovrebbero teoricamente pensarla come me, padri, uomini eccetera. Si limitano al titolo e si indignano. Ecchevoifa’… meno male che domani è Natale!

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      24 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
    • In TV no, Davide sarebbe messo subito in minoranza e fatto passare per un “cretino”.
      La televisione fa innalzare e cadere rapidamente a seconda se quello che uno dice è conforme a una certa volontà.
      Si parla spesso di mobbing tra gruppi di persone per isolare chi non la pensa come loro, ebbene, la televisione esercita un mobbing feroce anche se apparentemente non sembra.

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      25 Dicembre 2018 angelo Reply

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