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Manifestazioni “no-Pillon”: prove tecniche di regime

13 Novembre 201810 Marzo 2019
11

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Comments (11)

  1. …vero i “NO DDL PILLON” devono pensare al BENE DEI LORO FIGLI , è ovvio:

    TUTTI I FIGLI VOGLIONO I PROPRI 2 GENITORI

    TUTTI gli studi scientifici sanno che è DIRITTO di TUTTI I BAMBINI – i Nostri figli – a Mantenere un Rapporto Equilibrato E Continuativo con Ciascun Genitore

    Come hanno fatto notare ( a parte gli studenti che non possono sapere cosa sia il DDL 735)

    il DDL 735 EQUIPARA UOMO a DONNA

    MA soprattutto Restituisce ai FIGLI I PROPRI 2 GENITORI

    CHI NON LO VUOLE, sa che nel 2018 NON e possibile mantenere PRIVILEGI assurdi ai DANNI di POVERI PAPÀ … e dei loro FIGLI !

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    27 Novembre 2018 Andrea Reply
  2. VERO: il DDL 735 parla di altro: I DIRITTI DEL MINORE AD AVETE UN RAPPORTO CONTINUATIVO CON I PROPRI 2 GENITORI

    … Invece i “NO DDL735” USANO i ragazzini di scuola: c’eravamo anche noi, l’abbiamo fatto tutti a scuola… Senza sapere Mai “COSA C’era sotto” !!

    STRUMENTALIZZANO la “violenza sulle donne” X usarlo contro LA CARTIA INTERNAZIONALE dei DIRITTI DEL FANCIULLO

    Vergogna: Arrivano a dire che x 2 donne/uomini su 3 c’è violenza :

    questa cifra vorrebbe dire quasi TUTTI !!

    ALLORA , SE È VERO, VIETIAMO ogni contatto Uomo/Donna ???

    Oppure la verità di tutto questo Show Mediatico è un’altro…

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/27/paternita-otto-ragioni-per-cui-non-ne-resta-piu-nulla/4786454/#cComments

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    27 Novembre 2018 Andrea Reply
  3. Ho visto alcuni video di Napoli. Roba da seconda metà degli anni ’70. Stesso livello di fanatismo, stessi slogan (sic !), stessa aggressività. Penose e ridicole.

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    13 Novembre 2018 Io No Reply
  4. Eretica, alias ficasicula, alias la glasnost e vari altri pseudonimi in rete
    ci fa sapere sul suo blog-pagina facebook Abbatto i Muri quella che è la pura verità
    è del 9.11.2018, il giorno prima delle noPillon.
    Mi limito a copiare e incollare, rilevando che la Eretica è semplicemente detto l’ovvio
    denunciando il fascistume delle sue (!) compagne femministe.
    Fasciste “nei metodi e nella sostanza”.
    leggere per credere.

    ….”Mi riferisco a chi invece che invitare al ragionamento continua a nominare le madri come uniche depositarie del sapere genitoriale e a chi, tra l’altro, fa parte del brutto gruppo che non fa altro che insultarci perché radica quel pensiero nella convinzione che tutte le donne non sono libere se non la pensano come loro, quello stesso gruppo che ha riportato la dialettica femminista ad un conflitto distruttivo anche in materia di Gestazione per Altri. Le donne non possono fare altro se non le madri, altrimenti, così si è detto, si teme la scomparsa della donna e della madre. Queste tesi non sono espresse dalla prima tipa di passaggio ma da un pezzo di movimento lesbico e femminista che combatte strenuamente contro le femministe come me adoperando metodi da bulle che per me sono metodi fascisti.

    Perché dico questo? Perché la questione del ddl 735, definito Pillon, riporta alla scorretta diffusione del discorso della madre che deve stare con il figlio e con il figlio che deve stare con la madre sempre e per sempre. La difesa va solo alle mamme lesbiche perché i genitori gay invece, entrambi definiti in senso papà-fobico “padri”, perché maschi, sommando a tale definizione tutti i pregiudizi possibili. Dal fatto che i padri sono incapaci, che la loro attenzione nei confronti dei figli è sempre dubbia, e si parla di tutto ciò senza considerare che i padri non sono più quelli di 50 anni fa.

    Rispetto chi decide di fare questo percorso comune con persone che io evito molto volentieri ma, per quel che mi riguarda, le mie compagne di percorso non possono essere delle donne che per me sono fasciste, nei metodi e nella sostanza. Non hanno alcun spirito libertario, continuano a sovradeterminare le donne che non la pensano come loro e continuano a farsi inappropriatamente portavoci di un movimento di donne che non le ha mai elette come tali. Non le scelgo come compagne di percorso perché conosco le ambiguità del “movimento” che critica i padri a prescindere (non solo quelli violenti, affatto – vedi insulti ai padri gay) e che prevarica trans, sex workers, gay, donne che scelgono di prestarsi per la gestazione per altre”….

    ecc.

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    13 Novembre 2018 Giannetto Reply
  5. è bene segnalare immediatamente alla digos (che di solito c’è, ma si muove con estrema circospezione e in borghese, trattandosi essenzialmente di una polizia politica) tutte le aggressioni squadriste realizzate dalla cosiddette femministe.

    La cascata di odio antimaschile che trasuda dai loro siti, blog, pagine varie e gruppi di autocoscienza, prima o poi doveva
    scagliarsi contro qualcuno. Tanto odio aveva necessità di un collettore di disagio .

    Forse si sono alzate contro chi sfrutta le donne povere, pagate per miseri stipendi da lavascale?
    Contro i padroni delle addette ai call center, sfruttate a un euro all’ora?
    Oppure contro le donne dirigenti che sfruttano o prevaricano altre donne, più deboli o meno acculturate ?
    Contro i dirigenti che trattano male e mobbizzano le donne nei luoghi di lavoro ? Giammai.
    Contro i delinquenti che aggrediscono le donne a scopo di violenza, che vivono nella illegalità, spacciatori o gente senza arte nè
    parte, “fissi” in Italia solo grazie ai buchi nelle maglie della sicurezza? I criminali di Rimini, Macerata, Roma…?
    Nessuno di questi soggetti è stato “toccato” dalle nazi.
    Che evidentemente preferiscono scagliarsi da vere FASCISTE contro i padri separati,
    con l’arma più antica del fascista pitturato di “rosso”: la provocazione.

    Troppo facile ergersi a vili contro chi è veramente debole e in enorme difficoltà, contro chi esercita il puro diritto costituzionale
    di appoggiare una legge: si chiamano libertà politica e libertà di manifestazione del pensiero.

    quanto alle manifestanti, sono certo che tra quelle ragazze delle piazze non vi fosse una sola figlia di separati.
    I figli e le figlie di separati, quelli in sofferenza, vivono il loro dolore in silenzio e mai scenderebbero
    in piazza contro i loro genitori. Sono ragazze e ragazzi intelligenti, riflessivi, che avrebbero tanto
    bisogno di ascolto e di attenzione da parte di genitori posti nelle condizioni di fare i genitori.
    Vorrebbero non essere più strumentalizzati: da nessuno e nessuna.

    Una prece per quei poveretti maturi con i capelli grigi che vedo in foto, lì ad appoggiare come zerbini
    la lotta di “altre” che non dovrebbe riguardarli …
    Poveri davvero.
    E povera sinistra italiana.

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    13 Novembre 2018 Giannetto Reply
  6. Una ultima riflessione agrodolce : il proprietario della moto nella foto e’ stato fortunato, le attiviste no ddl pillon certamente avrebbero preferito imbrattare lui invece della moto ..

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    13 Novembre 2018 Andrea marcato Reply
  7. Concordo sulla necessità di denunciare aggressioni di questo tipo: ieri erano contro il ddl pillon, domani chissà? …anche le camicie brune in Germania negli anni 30 avevano cominciato cosi’..e sappiamo tutti come è andata a finire .. ????

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    13 Novembre 2018 Andrea marcato Reply
  8. Ti sbagli: non è vero che chi ha subito le aggressioni non intende sporgere denuncia. Occorre solo il tempo per riuscire a raccogliere un po’ di documentazione sufficientemebte forte per dare efficacia alla denuncia. Siamo ancora in tempo.

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    13 Novembre 2018 michele299 Reply
    • Bene, molto bene allora. Meglio era cogliere l’invito della DIGOS lì sul posto, visto che avevano constatato i reati nell’immediato.

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      13 Novembre 2018 Davide Stasi Reply
      • Meglio agire con prudenza, il personale della DIGOS avrà sicuramente fatto relazione dettagliata e identificato (se non già note) le protagoniste. Individuarle e/o identificarle non sarà un problema. Se sono stati perpetrati perseguibili d’ufficio la denuncia sarà automatica (meglio se rafforzata dalle parti lese). Se, invece, perseguibili a querela ci sono i canonici 90gg. per proporla. Il problema è se avranno un seguito o se la Procura della Repubblica opterà per chiedere l’archiviazione e il G.I.P. l’accoglierà o rigetterà disponendo il rinvio a giudizio delle/gli indagati. Più avanti, il processo, con rito abbreviato o ordinario, l’accusa dovrà convincere il Giudice. Però, un passo alla volta e si ragiona strada facendo.

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        14 Novembre 2018 Io No Reply
    • Ottimo Michele. Io ero a Catania, non ci sono stati tafferugli, ma, dove si sono verificati, addirittura aggressioni da parte di queste dissennate, strumentalizzate o no vanno denunciate. È ora che gli uomini inizino a denunciare, quando si subisce.

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      13 Novembre 2018 Seby Russo Reply

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