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MASSIMA ATTENZIONE: separazioni e affidi, in arrivo una nuova legge

31 Luglio 201810 Marzo 2019
28

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Comments (28)

  1. salve,
    sono un genitore che da due mesi circa ha lasciato la convivente per incompatibilità di carattere,
    abbiamo firmato una consensuale in presenza dei legali ma non ancora in modo ufficia davanti a un giudice ,
    sono pienamente d accordo sulla affidamento condiviso perché non tutti i padri sono uguali io mi definisco un mammo a cui è stata limitata la possibilità di crescere il proprio figlio con sei ore settimanali divise in due giorni e con l aggiunta in modo alternato di una giornata intera ( weekend) mio figlio mi cerca mi ama e ha solo due anni per il pernotto solo quando avrà 3 anni e per le vacanze dal quarto anno in poi , tutto questo è stato stabilito cmq seguendo il calendario delle leggi attuali NON è GIUSTO !!!!!!!! sono fiducioso nella nuova legge e prego ogni giorno che venga approvata
    voglio aggiungere che sono dispiaciuto per le donne e i figli che hanno avuto un papà senza principi e considerazione ma ripeto che non siamo tutti uguali

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    27 Agosto 2018 Anonimo Reply
    • Grazie per la tua testimonianza. Io, come molti altri, condividiamo l’auspicio che entri in vigore presto una legge che elimini queste odiose sperequazioni.
      Su una cosa però permettimi di rimproverarti. Non sei un “mammo”. Non è necessario definire l’amore e la dedizione per i figli maschilizzando una parola femminile. Sii orgoglioso di quello che sei, dillo ad alta voce, con fierezza: sei un PADRE.
      Ciao!

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      27 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
      • gentile Davide grazie per aver avuto attenzione nella mia testimonianza , io sono un PADRE orgoglio di esserlo , giovane e purtroppo diventato orfano troppo presto la mia definizione di mammo era solo per chiarire in breve la mia dedizione per mio figlio non per sminuire la parola padre , se hai aggiornamenti e sviluppi sulla nuova legge aggiornami
        grazie!

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        28 Agosto 2018 Anonimo Reply
        • Certamente. È previsto un mio intervento domani sul DDL Pillon. Tieni duro e non smettere mai di combattere per i tuoi figli.

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          28 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
          • gentile Davide ,
            non smetterò mai di lottare per lui e per altri se dovessi avere la fortuna di averne ancora .
            io gli ho donato la vita ma lui ha reso la mia speciale mi ha ridato un motivo per vivere dopo aver perso i miei genitori

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            28 Agosto 2018 Anonimo Reply
            • Non sei solo in questa battaglia. Non dimenticarlo.

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              28 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
              • grazie attendo tue notizie un abbraccio

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                28 Agosto 2018 Anonimo Reply
          • Ciao Davide hai buone notizie per me?? un abbraccio

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            29 Agosto 2018 Anonimo Reply
            • Ciao. No, nessuna novità di rilievo, ma ti invito a leggere l’articolo che ho pubblicato oggi con qualche riflessione. Un tuo parere è gradito.

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              29 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
    • La proposta di Legge di Pillon è l’ennesimo scandalo di Stato, che con la scusa dell’interesse dei minori, di fatto non li tutela e li riduce a pacchi da spostare per soddisfare l’ego genitoriale.
      Le potenti associazioni dei padri separati e le associazioni cattoliche sono responsabili di danni vergognosi a carico dei minori e della loro serenità perché hanno creato il mito della “madre malevola” che porta alla rovina “il povero e amorevole padre vittima di una legge ancora troppo compiacente con le madri”. Bisogna distinguere caso per caso: non tutte le madri sono buone ma non tutti i padri sono degni di tale nome, pertanto non vedo perché debbano essere riconosciute garanzie indiscriminatamente. Tuttavia è colpa anche delle donne che non gridano allo scandalo con sufficiente forza e come retaggio di secoli di sottomissione ai loro padri e mariti, preferiscono soffrire in silenzio accontentandosi di briciole, senza lottare con vigore ed energia per i diritti dei loro figli e loro. Donne sveglia! Bisogna combattere lo strapotere degli uomini che si servono del bene che vogliamo ai nostri figli per esercitare su di noi ricatti morali !
      Ma veniamo ai minori nell’ipotesi di questa proposta di Legge: possibile che un bambino debba spostarsi continuamente e trascorrere almeno 12 giorni/mese con l’altro genitore, ossia cambiare casa, abitudini, regole di vita, perché è evidente che persone diverse non costituenti più un nucleo familiare unito, abbiano condizioni e situazioni diverse, in considerazione anche della eventuale presenza di nuovi partner. Poveri bimbi ridotti a trottole, senza una casa vera, ma in una continua situazione di relatività e precarietà, senza un punto fermo attorno a cui costruire le proprie certezze. Cosa dicono psicologi, educatori e terapeuti?! Sono stati interpellati? E che credito hanno? Raramente le teorie, per quanto belle e formalmente corrette, risultano poi attuabili.
      E come la mettiamo con genitori separati che vivono in città diverse?! Far recuperare all’altro genitore diciamo “non collocatario” il tempo perduto, magari durante l’estate? E perché mai un bambino dovrebbe lasciare la sua dimora abituale, le sue amicizie, le sue abitudini, per così lungo tempo? Ok 15 giorni, le vacanze al mare, ma poi?! Ma voi adulti egoisti lo fareste? Dovrebbero essere i genitori a spostarsi, se vogliono stare con i figli e a collocarsi, per recuperare il tempo perduto quando possono, vicino ai loro pargoli. Ma diciamo la verità, per gli adulti è scomodo e costoso. Più semplice prendere il povero piccolo indifeso e portarlo dove loro ritengono opportuno…e che valore hanno le lacrime di un bambino che magari nella notte sente nostalgia di casa sua, della sua mamma!! Già la madre è un essere infernale, tollerata perché cameriera o tata finché il bimbo è molto piccolo, ritenuta idrovora consumatrice del patrimonio maritale, occupa abusivamente per legge la casa familiare, magari intestata unicamente al marito…Meglio sarebbe cancellarla! Vero signori uomini?!
      E il mantenimento? Come fa una donna che non lavora e non ha fonti di reddito a sopravvivere e a far sopravvivere il figlio quando è con lei, se viene meno il mantenimento dell’ex che magari lavora? Forse che il lavoro domestico non è fondamentale perché non retribuito? Pagatelo allora e lo Stato dia dignità lavorativa anche alle casalinghe! Ma se così non è potrebbe esserci il rischio che la poveretta sola, e senza reddito (si sa che la disoccupazione femminile è più alta), non potendo mantenere il piccolo, sia costretta a lasciarlo con l’altro genitore che può mantenerlo: di fatto per un pura disparità economica si costringe un bimbo a rinunciare alla propria madre e ad una persona a rinunciare anche al proprio figlio permettendo un sopruso di Stato. Certo possono intervenire gli ascendenti o i parenti più prossimi, ma che tristezza dover vivere di elemosina, ammesso che ci sia qualcuno disposto a sobbarcarsi di tale incombenza!!
      Che dire poi degli altri componenti dei due rami familiari che vengono autorizzati ad interferire e creeranno ulteriori motivi di conflitto? Già immagino la confusione. Non è opportuno introdurre un ulteriore elemento di conflittualità perché se due persone si separano, raramente ciò avviene in modo sereno. Sono padre e madre che devono essere tramite tra il loro figlio e i rispettivi ascendenti e parenti, sono loro a dover essere un filtro e non può essere un giudice a stabilire i rapporti tra figlio e parenti vari.
      Infine, ma avrei molto ancora da dire, l’età del bambino: nessuna Legge, ad oggi, ne tiene veramente conto e non si può pretendere da un bimbo di pochi anni la stessa maturità e disponibilità ai cambiamenti e agli spostamenti dei ragazzi più grandi: cari padri, affetti da gelosia per il rapporto speciale che c’è tra madre e figlio e che tanto vi infastidisce, rassegnatevi! Basta guardare ciò che accade in natura: i cuccioli, di qualunque specie, più sono piccoli e più hanno bisogno della madre. Non potrete mai, pur con tutto l’amore che è in voi, sostituire (perché di fatto è questo il nocciolo della questione e il vostro segreto sogno) la peggiore delle madri per un bambino piccolo. Non provateci perché ne subirete le conseguenze in futuro dai vostri stessi figli.

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      29 Agosto 2018 Lucilla Prisca Reply
      • Gentile Lucilla, grazie per il suo contributo.
        In parte perché contiene alcuni spunti comici davvero impagabili (“le potenti associazioni di padri separati”… si fidi, io le conosco… e sono tutto tranne che potenti), in parte perché dà uno spaccato preciso di quali siano i contenuti di chi oggi osteggia una qualunque forma di revisione normativa ispirata alla bigenitorialità. Mi permetta in ogni caso di risponderle per punti:
        – il mito della madre malevola non è un mito, ma una realtà, e a crearlo sono state le madri malevole e alienanti di cui vi è un numero impressionante di testimonianze, che però vengono tenute debitamente nascoste dalla narrazione comune. La madre malevola nasce nel momento in cui sa di poterlo essere impunemente, e così è in Italia. Ho appena finito di vedere i video girati da un padre sul suo stesso corpo, a testimonianza delle ferite ricevute dalla sua allora moglie, che al momento tiene sequestrati e alienati i suoi figli. Al momento i giudici dormono. Fosse uomo, sarebbe già in carcere. Per le madri malevole e la loro realtà incolpate voi stesse, in parte. In parte il sistema che vi induce a essere tali.

        – Sulla proposta Pillon sono critico anch’io, come forse avrà avuto modo di leggere (https://stalkersaraitu.wordpress.com/2018/08/29/ddl-pillon-e-se-si-invertisse-il-principio/). Ha dalla sua il merito di essere tornato a porre una questione di ingiustizia palese e negazione dei minimi diritti dei minori, che doveva essere affrontata.

        – Sì, le confermo che esistono studi (sperimentali, non teorie) che dimostrano quanto sia meno stressante per i minori spostarsi da un domicilio all’altro che non vedere alternarsi i genitori o addirittura vederli convivere in conflitto. Le assicuro che sono teorie ampiamente asseverate dalla ricerca di settore. Se vorrà le darò qualche link o la metto in contatto con qualche ricercatore.

        – Come vedrà, il concetto della bigenitorialità, stabilito da norme internazionali in vigore (non spazzatura come la Convenzione di Istanbul) e sul quale siamo stati richiamati più volte dall’Europa, ha cura di mettere al primo posto le esigenze del minore, sostanzialmente fregandosene delle esigenze degli adulti. Come ho già detto a un altro che mi ha posto la questione, se una legge di riforma (e non mi riferisco al DDL Pillon che in questo senso è deficitario secondo me) stabilisse che alla separazione ogni genitore ha il DOVERE di stare 128 giorni all’anno col minore, organizzandosi concordemente come ritiene meglio rispetto alle proprie particolari esigenze, la bigenitorialità diventerebbe principio di legge e di Stato. Ovvero, per la prima volta, sarebbero i minori a essere tutelati prima di ogni cosa.

        – La donna che non lavora avrà ancora dal marito “l’assegno di mantenimento”. Quello nel DDL Pillon non viene toccato, così come l’assegno divorzile. A venir meno è il contributo per il mantenimento dei figli, che è cosa diversa. In quel caso si va per mantenimento diretto, principio anch’esso sacrosanto. Uno dei due genitori non lavora? Bene, si trovasse un lavoro. O ancora meglio, se ne trovi uno già prima, a matrimonio in corso, così non deve dipendere da nessuno. E con tutto il tempo libero che avrebbe con un paritario secco, avrebbe tutte le possibilità di trovare qualcosa, così per altro contribuendo alla propria emancipazione come donna.

        Ho cercato con ciò di dare una risposta sintetica alle parti più o meno argomentate del suo intervento. Soprassiedo sui deliri e gli anatemi, che fanno parte della sezione comica del suo scritto. Una cosa è certa: è vero che un bambino ha un rapporto speciale con la madre, ma lo ha anche col padre, sebbene diverso. Ed è stupido, veramente stupido metterla sulla competizione tra l’uno e l’altr. Il vero cambio radicale da fare è mettersi nell’ottica del bisogno e del diritto di un fanciullo di crescere in modo equilibrato e sano. Cosa che non può avvenire con l’apporto esclusivo di un solo genitore.

        Infine, le consiglio la lettura di un bellissimo libro che ho letto di recente, e che recensirò venerdì su questo blog: parla del “mammismo” imperante in Italia. E nel raccontare le follie di una madre alienante e delle nulle responsabilità che il sistema le ha imposto di subire, dimostra che la teoria del mammismo (o maternal preference) nel nostro sistema esiste e fa danni incalcolabili.

        Saluti.

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        29 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
        • Sinceramente (e io sono un padre separato) la sua risposta mi sembra un po’ sbrigativa. Ci sono anche casi in cui le donne lasciano il posto x occuparsi della prole perchè non agevolate dallo stesso stato che ora come dice lei “è chiamato alla parità”. Solitamente succede con il consenso del partner al quale poi, quando ci si separa non sta più bene. Io ho avuto una madre che faceva un gran lavoro ma non retribuito: la casalinga. Mi sembra alquanto semplicistico non definire la casalinga un lavoro solo xke non retribuito (come fanno in stati più avanzati) e liquidare il tutto con un “andate a lavorare” e, nonostante io sia padre separato, mi sa anche di maschilista. Prima l’italia agevoli le madri che lavorano e che non hanno nonni a cui fare riferimento o soldi da spendere in baby sitter e poi ne parliamo. Io ho un figlio di 9 anni, sono separato e riconosco che dato che non sarei a casa tutto il giorno x seguirlo bene (ma io lo ammetto mentre altri padri che mirano a non dare più l’assegno no) lo affido alla persona che lo ama come me: la mamma. Certo sig.ci sono anche madri malevole……ma anche padri inadempienti, quindi la prego di non fare di tutta l’erba un fascio. Aggiungo (perche sono del settore) che i minori anche se tali sono persone e in quanto tali (e ci sono fior di studi che lo provano) hanno diritto ad una stabilità. Quindi x cortesia non facciamo demagogia e buonismo ma abbiamo il coraggio di parlare chiaro: questa è una legge che oltre a far diminuire le separazioni x gli alti costi farà si che x convenienza i genitori stiano insieme anche odiandosi o semplicemente non amandosi più e questo è tutto tranne che nell’interesse del minore. Se invece si giunge alla separazione? Beh con questo ddl gli unici a trarne vantaggio saremo noi padri e chi farà le spese sarà ancora il minore che dovrà spostarsi e vedere una mamma umiliata perche magari o non è autonoma o con un lavoro poco retribuito non ha soldi a sufficienza x il figlio (e non mi dica “che la donna si cerchi un lavoro”…..perche la situazione ad una certa età è tutt’altro che favorevole). Questo Ddl farà solo una cosa: ribalterà gli scontenti ma l’astio persisterà a discapito di quelli che pillon dice di volere aiutare: i minori. Per aiutarli bisogna portare serenità in entrambe le parti e questa legge non lo fa. Mi creda che questo disegno non sarà di facile attuazione proprio x il fatto che verrebbe applicato in modo indiscriminato e, se veramente è x i minori non si potrà non tenere conto di esperti del settore “neutrali” e che proprio xcio avranno a cuore l interesse dei figli di noi separati

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          2 Settembre 2018 mammesingle Reply
  2. Certamente l’ assenza di sanzionamenti per false accuse va colmata . non vedo come si possa far paertire una mediazione se è già esistene una denuncia perabusi e maltrattamernti

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    2 Agosto 2018 giamfranco molinaro Reply
    • Grande prudenza

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      24 Agosto 2018 margherita patla Reply
  3. Sono d’accordo su salvare i matrimoni.Ma nn sono d’accordo sull’affido condiviso,che condiviso nn e’mai ci sono padri che creano violenze psicologiche,tengono nascoste le gravidanze con altra compagna provocano traumi ai figli e si parla di mediazione??e nonostante tt le denunce penali i giudici fanno fare mediazione?e di affido condiviso e nn esclusivo alla madre dopo le violenze fatte,le minacce,le discriminazioni e i traumi su mia figlia..per nn parlare di legali dall’altra parte pronti a demolirti..e poi ti ritrovi a dividere una figlia cn un padre e un’altra donna che nn e’la madre e che nn vuole mia figlia ,e fa di tt x distruggermi?Cn tre denunce penali si parla di mediazione?la donna ha i dolori partorisce si cura dei figli e poi deve darli a padri che fingono di esserci e a donne estranee e di poco conto??Scherziamo..togliete l’affido condiviso..che nn esiste..e poi mettete le restrizioni su frequent o no altre compagne cosi’i bambini nn subiscono traumi e noi mamme siamo felici..io dico no alla mediazione!!

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    1 Agosto 2018 simona samele Reply
    • No no lui è partito solo , per fortuna i bimbi erano con me in vacanza ma nn gli ha comunicato nulla , al nostro rientro nn l ho abbiamo più trovato !! Poi così… dopo qualche giorno gli ha detto: ” io sono in Romania ” lavoro qui tornerò giù in sicilia per le vacanze; estive , natalizie e pasquali se è possibile. Adesso noi qui ci ritroviamo senza macchina perché lui è stato un padre premuroso per i suoi figli quindi l’ha tolta con pochi amici perché gli ha comunque minacciati tutti , con pochi soldi perché lui decide qnd li deve caricare nella mia carta e in piena estate..con i miei figli poverelli che frignano perché vogliino uscire . Ps la vacanza che ho fatto sono stata aiutata da una mia zia tanto cara .. in più con un sacco di cattiverie che ha fatto a me ..lui , la sua famiglia, la mia famiglia.. in più ti dico di più pretende che i figli vadano a trovare i nonni paterni !! E quasi quasi vorebbe decidere lui dalla ROMANIA.. per questo lo trovo veramente ingiusto la condivisione dei figli ..

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      2 Agosto 2018 Anonimo Reply
    • Non dimentichiamo del bambino Federico Baracat ucciso durante gli incontri protetti la madre Antonella Penati accusata di PAS in maggior casi la donna si divorzia per i maltrattamenti e minaccie di morte

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      29 Agosto 2018 Anonimo Reply
  4. Scusate ! Ma se il papà dei bimbi va via senza comunicare nulla , mentre i pargoli si trovano in vacanza fuori con la mamma poi dopo quasi 10 giorni della partenza gli dice : “È beh io sono in Romania lavoro .. ” avendo tolto quasi tutto amici , famiglia , automobile..ecc ecc il mantenimento lo da a suo piacere mai i primi del mese ..anche a volte quasi alla fine , l affido dovrebbe essere ancora condiviso? Mò dalla ROMANIA detta pure ordini su cosa dovrebbero fare i propri figli minori … ma voi siete veramente fuori !!! È in più per il comportamento poco educato e molto ambiguo i figli li ha sempre visti …

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    1 Agosto 2018 Carmelina Reply
    • Carmelina, per quello che ho capito, il tuo caso è simile a molti altri dove uno dei genitori si porta via all’estero i figli. Si chiama sottrazione internazionale di minori, ed è un reato molto grave. Che lo faccia un uomo o che lo faccia una donna. Parla con il tuo avvocato, perché se quello che ho capito è corretto, non è una cosa normale.

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      1 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
  5. Davide stasi ma normalmente ti occupi di diritto di famiglia? Non ti è chiaro perché minimo 12 e non massimo 15; e massimo 15 sarebbe meglio?

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    1 Agosto 2018 Francesco Durante Reply
    • No, non mi occupo di diritto di famiglia. In realtà volevo dire “minimo 15”, me l’hanno segnalato in molti, devo correggerlo…

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      1 Agosto 2018 Davide Stasi Reply
  6. Il problema maggiore saranno le pressioni e gli emendamenti, che rischiano di stravolgerla.
    Non ci vedo niente di problematico nell’insistenza sulla mediazione: il senatore è cattolico e cerca di salvare i matrimoni, fa bene dal suo punto di vista, mi fa quasi tenerezza, e comunque non è una cosa che crea problemi.
    Non credo che passerà nella forma ottimale qui descritta, probabilmente ne avremo una versione molto annacquata.
    Sulla retroattività sono invece molto ottimista: non ho mai visto una legge riguardo separazioni/divorzi i cui effetti non fossero pienamente retroattivi, non vedo come potrebbero uscire dal meccanismo. Nel caso di separazioni/diritti delle conviventi/divorzi gli effetti sono sempre retroattivi – esempio recente il DDL Cirinnà: Tizio convive con Caia dal 2014 al 2018, il DDL Cirinnà passa nel 2016, Caia prende il mantenimento proporzionato al periodo dal 2014 al 2018, non dal 2016 al 2018.
    Forse è la volta buona che la retroattività inizi a lavorare a favore dei bambini e dei padri…

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    31 Luglio 2018 ericlauder Reply
  7. Sempre sulla carta una legge equa ….ma bisogna lavora sull’equo tempo es.se non 15.gg a testa 16..e 14 ..gg e mantenimento diretto .questo elimina alienazione rispetto delle regole toglie pesi emotivi ai figli che così non possono schierarsi e saranno più sereni…

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    31 Luglio 2018 Roberto Reply
  8. Il testo rispetto alla prima bozza diffusa a cui l’articolo fa riferimento è già cambiato.
    Inevitabile sarà veder spolpare questo ddl finché il metodo democratico funzionerà con questi criteri, ma almeno il ddl è parte del programma di governo, aspetto determinante.
    Speriamo in bene!

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    31 Luglio 2018 Roberto Castelli Reply
    • Infatti: ne è stata depositata un’altra versione ieri in Senato, ma al momento non è disponibile o visibile.

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      31 Luglio 2018 Davide Stasi Reply
  9. Il fatto che questa legge non sia retroattiva non significa che non si possa usufruire dei suoi dettami facendo ricorso al giudice giusto?

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    31 Luglio 2018 Giuseppe Reply
    • Credo che da questo punto di vista, una volta che la legge verrà approvata, speriamo senza troppe modifiche, sarà tutto da costruire in termini di giurisprudenza. Non sono un avvocato ma, per come la vedo io, ricorrere e chiedere una revisione significa non semplicemente “tornare dal giudice” e far riconsiderare il caso alla luce della nuova legge. Ciò sarebbe contrario proprio alla nuova legge stessa, che è interamente imperniata sulla mediazione preliminare. Un ricorso, al massimo, azzera tutto e, se condiviso con la controparte, fa ripartire il processo appunto con la mediazione.
      Ripeto però: questa è una mia personalissima interpretazione, bisognerebbe interpellare un esperto di diritto. Soprattutto bisogna aspettare che la legge passi.

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      31 Luglio 2018 Davide Stasi Reply
    • In presenza di sentenza “precedente”, non vi sono automatismi che consentano di non rivolgersi di nuovo al tribunale. Ma ovviamente si può richiedere una revisione.

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      31 Luglio 2018 Roberto Castelli Reply

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