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Sottrazione internazionale di minore: l’Italia tace

18 Gennaio 201910 Marzo 2019
13

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Comments (13)

  1. Emilio ha illustrato matematicamente sia la sua situazione personale e familiare che quella internazionale ed europea (anzi europeista internazionale)……Personalmente considero a priori quale troll depistante (..o, peggio, assolutamente ipnotizzato e dormiente) chiunque si schieri a favore di soros e di kalergi…..ovvero le neghi …contro ogni evidenza…..

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    22 Febbraio 2019 Anonimo Reply
    • Ma che c’entrano Soros e Kalergy???

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      22 Febbraio 2019 Davide Stasi Reply
  2. un racconto personale su cui non avrei avuto nulla da eccepire (come nulla da eccepire c’è su chi racconta una propria esperienza personale dolorosa, ex mariti o ex mogli che siano) se non fosse stato per il finale complottista in pieno stile Diego Fusaro (strano non abbia tirato in ballo Soros e il piano Kalergi), qui non c’è più l’esperienza personale, ma ci sono valutazioni storico-politiche generali che possono essere giudicate, e io le giudico risibili

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    18 Gennaio 2019 ned Reply
    • Il 68, spacciato come momento di emancipazione dal capitalismo, deve piuttosto essere inteso come il movimento che ha permesso l’emancipazione del capitalismo che mette a morte la borghesia.
      Perché il capitalismo nella sua logica di sviluppo deve mettere a morte la borghesia?
      Come spesso ho scritto, il capitale finanziario ha determinato intenzionalmente la débacle della borghesia dei produttori, siano essi capitalisti o lavoratori, per motivi precisi: la borghesia è stata sempre caratterizzata da una potenziale coscienza infelice (Fenomenologia dello spirito di Hegel), cioè dalla borghesia può nascere la contestazione stessa del mondo capitalistico, come ad esempio Marx, possono nascere pensatori borghesi e anti-capitalisti, portatori, appunto, di una coscienza infelice borghese, come Che Guevara.
      Nell’uccidere il sistema di valori borghesi,il movimento del ’68 favorisce la nascita dell’ incoscienza felice post moderna e post borghese, che però già Ortega y Gasset aveva individuato, quasi un secolo fa, ne “La ribellione delle masse. La vecchia famiglia, caratterizzata dai noti rapporti autorità e autorevolezza, era, con tutti i suoi difetti incompatibile con il principio fondamentale del capitalismo finanziario, che è quello dell’estensione illimitata della forma merce, ogni ambito sia reale sia simbolico.
      Da quanto sopra deriva che la Famiglia tradizionale costituisce fonte di radicamento nell’ insieme dei suoi rapporti economico-valoriali che stabilisce vincoli con l’ambiente e con consuetudini irrinunciabili, La casa e il sistema di parentela sono un esempio lampante di questo legame radicante dei vincoli familiari. In questo contesto nessuno è solo e i valori di consumo debbono fare i conti con la loro compatibilità con questo nucleo economico-affettivo.
      L’ “evaporazione del padre” (Lacan) propria del capitalismo procede insieme con l’annichilimento della famiglia, nel trionfo dello sviluppo della società dell’ falsa e vacua socievolezza della società emergente in cui l’individuo, privo di legami e di riferimenti diviene nello l’Hypodermic needle system” del capitalismo finanziario avanzato soggetto indifeso del consumo e oggetto di una manipolazione totale.”
      Questo è quanto risulta dalla lettura degli autori citati, in particolare di Jacques Lacan (Cosa resta del padre: la paternità nell’epoca ipermoderna (2017) di M. Recalcati) , che cito:
      “Abbattere l’imago paterna può a prima vista sembrare un’operazione liberatoria ma, osserva Recalcati, non è priva di ambiguità “Lacan … indica una paradossale convergenza tra il moto della contestazione e l’affermazione del discorso del capitalista” (p. 26). Infatti la credenza che anima il discorso del capitalista è quella di un“soggetto … libero, senza limiti, senza vincoli, agitato solo dalla sua volontà di godimento, inebriato dalla sua avidità di consumo” (p. 27). In queste condizioni l’oggetto del desiderio perde ogni carattere propriamente umano: non più desiderio di madre, padre, uomo, donna, ma “una semplice presenza, … una Cosa, …. una montagna di cose… (ibidem).
      Le sciocche accuse di complottismo, fatte all’autore del pezzo, non hanno dunque alcun fondamento e vanno rimandate al mittente, chiaramente ideologicamente precluso.

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      18 Gennaio 2019 Dott. Alessandro Rascelli Reply
      • OMG ! Il ’68 ! Emancipazione dal capitalismo ! Nel 2019 ancora col ’68 ! Che pena, che tristezza !

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        20 Gennaio 2019 Io No Reply
    • Dipende.
      Che la famiglia, essendo stabile e sedentaria, sia un ostacolo al capitale e vista di cattivo occhio ai piani alti è evidente. E’ ovvio che è un ostacolo alla mobilità e flessibilità delle “risorse umane”.
      Che la famiglia GLBT sia idealizzata non è vero: non è attaccata ferocemente, è diverso da “idealizzare”. Qui non si capiscono le sottigliezze della politica: ti mostri “aperto e tollerante” verso un 3% e intanto riduci a merce utile il restante 97% – da un punto di vista economico ridurre a merce utile il 100% o il 97% è quasi la stessa cosa, il piatto forte è il 97%. Al 3% ci penseranno più tardi, visto che è stabile e sedentaria più o meno come il restante 97% presenta gli stessi difetti, gli si fanno i sorrisi ora per mostrarsi “moderni e tolleranti, i buoni”.

      Un altro grosso “problema” per i piani alti è la casa, ovverosia i proprietari di casa, quelli che ne hanno una o due. Il modello è che le case siano proprietà di grosse società e che la gente comune viva in affitto (così non ha problemi a trasferirsi – anche il reddito di cittadinanza appena passato va in quella direzione offerta entro 100 km significa probabile trasferimento, seconda offerta entro 250 km significa trasferimento certo).

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      18 Gennaio 2019 ericlauder Reply
    • Mah. Su Fusaro sono anche d’accordo, l’ennesimo prodotto mediatico come tanti furono creati in laboratorio negli anni del Maurizio Costanzo Show. Ma su Soros caschi proprio male, succede quando si vuole fare i fenomeni sempre, comunque e quantunque(mente) di trasformarsi in una macchietta. Non é che che sei stupido, è che ti disegni così. Ma ti prego, non mollare, sei divertentissimo. ???? ????

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      20 Gennaio 2019 Io No Reply
  3. A suo tempo mi rifiutai di consentire alla mia ex, straniera, acchè il parto avvenisse al suo paese. La mia rientro per un solo motivo. Temeva che non mi recassi là per riconoscere il figlio. Infatti è quello che avrei fatto. Dopocichè avrebbe avuto da rodersi bene i gomiti per avere il mio assegno. Lo consiglio.

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    18 Gennaio 2019 Giuseppe Reply
  4. Poi istituzioni, giornalisti, opinionisti, politici si chiedono perché i cittadini non abbiano più fiducia in loro.. In questi giorni si festeggiano i 20 anni di vita dell’euro. E si esaltano i benefici Dell’europa unita.. .. Ma, dico!!.. Questi signori si rendono Conto del clima che stiamo vivendo? Penso di no… Si ritroveranno con il sedere per Terra fra non molti mesi..!!

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    18 Gennaio 2019 Andrea Marcato Reply
  5. Io proverei a portare avanti la causa sulla base che la tua ex ha volontariamente privato la figlia della figura paterna, e soldi non gliene verserei MAI. Zero.
    E devi appellarti ala legge greca, non alla Cassazione italiana.
    Ricorda che se le decisioni vanno prese in Grecia è la legge greca che fa testo: non possono metterti in galera per non aver pagato sulla base della legge fatta dal PD, perché è una legge italiana non greca.
    L’idea che la donna possa fare quello che vuole, compreso privare la figlia della figura paterna, e abbia comunque diritto a ricevere il mantenimento è assolutamente folle e va combattuta con tutti i mezzi.

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    18 Gennaio 2019 ericlauder Reply
  6. Il problema non sono le leggi, ma i tribunali ed i giudici che le “interpretano”.

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    18 Gennaio 2019 Paul Droogo Reply
    • Anche le leggi, poi, è vero che i giudici interpretano in modo discutibile, ma è anche vero che sono influenzati dalla retorica femminista, quì in Italia non ci sono dubbi, ma credo che anche in Grecia, la giustizia in generale si muove a favore delle donne….anche perchè, diciamolo i giudici temono le ritorsioni femministe mediatiche in stile MeToo, soprattutto i giudici uomini..
      Su cosa sia e cosa vuole l’Europa, sulla famiglia non aggiungo nulla, perche è stato lapalissano.

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      18 Gennaio 2019 Seby Russo Reply
      • Standing ovation !

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        20 Gennaio 2019 Io No Reply

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