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Trecento morti in culla all’anno. E anche per loro la sindrome è servita

22 Gennaio 201910 Marzo 2019
16

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Comments (16)

  1. “basta andare in punta di piedi dalla culla del bimbo, nottetempo, mentre tutti dormono”

    no, non basta; bisogna anche avere le conoscenze teoriche e la lucidità mentale per elaborare un metodo di uccisione che non possa essere scoperto da una autopsia, ed è molto raro che un genitore che uccide il figlio sia in possesso di queste cose. Il soffocamento manuale o tramite cuscino è rilevabile dall’autopsia così anche l’avvelenamento a meno che il genitore killer non sappia quali sono i veleni non rilevabili attraverso autopsia. Per compiere “il figlicidio perfetto” sono necessarie una serie di conoscenze e circostanze fortuite tali che è quasi impossibile farla franca,per non parlare del fatto che la maggioranza dei genitori killer, madri o padri che siano, si suicida dopo o quantomeno ci prova. Le madri-killer (che sono quelle che ti interessano) si suicidano quasi sempre oppure confessano subito (l’unica che non si è suicidata e non ha mai confessato anzi si dichiara innocente a dipetto di tutte le evidenze è Annamatia Franzoni e infatti è un caso più unico che raro)

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    23 Gennaio 2019 ned Reply
    • Balle. Ho anche citato un convegno di specialisti. Sei penoso.

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      23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
      • e in quel convegno è stato spiegato che “la morte in culla” viene dichiarata solo quando gli esami post mortem e l’autopsia hanno escluso ogni altra causa incluso l’assassinio, tramite autopsia ci si accorge quasi sempre se il neonato è stato ucciso. Quindi il genitore infanticida dovrebbe avere le conoscenze necessarie per avvelenare il figlio con una sostanza non rilevabile da un’autopsia, solo così potrebbe farla franca (forse) e si ritorna al mio discorso: l’infanticidio perfetto non esiste o è rarissimo. Tanto più che tranne rari casi (vedi Franzoni e poche altre che comunque sono state smascherate dall’autopsia) le madri-killer si suicidano assieme ai figli oppure confessano subito

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        23 Gennaio 2019 ned Reply
        • Oh, ma sai leggere? Citazione nell’articolo (dagli atti del convegno: “si parla di ‘morte in culla’ quando il decesso è improvviso e inaspettato e rimane inspiegabile anche dopo un’indagine post-mortem completa che comprende autopsia, esame delle circostanze del decesso e revisione della storia clinica del caso”.
          RIMANE INSPIEGABILE lo vedi o l’ho scritto con l’inchiostro simpatico?
          E occhio: non l’ho scritto io, l’hanno scritto gli specialisti nel convegno.
          Quanto al suicidio della madre killer… ehm… Franzoni, quell’altra coi nastri di plastica (non ricordo il nome), quella che ha buttato il figlio dalle scale in carcere, quella che ha ucciso le due figlie l’anno scorso… sono le prime che mi vengono in mente. A quanto so, carcere a parte per alcune di loro, godono tuttora di ottima salute.
          Ned, orsù, falla finita.

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          23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
          • La Franzoni l’ho citata io per primo assieme a “poche altre” quindi rileggi quel che scrivo. e anche quelle che non si suicidano sono state tutte beccate, tramite autopsia lo vedi se il bambino è stato percosso, sbattuto con violenza o soffocato (che sono, non le sole, ma sono le cause di morte più comuni negli infanticidi commessi dai genitori). “rimane inspiegable” vuol dire che o il genitore killer è un superesperto di veleni e sa come fregare l’autopsia oppure probabilmente il bambino non è stato ucciso

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            23 Gennaio 2019 ned Reply
            • Ned, il rumore delle unghie sugli specchi è fastidiosissimo sai?

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              23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
              • ho solo detto cose ovvie

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                23 Gennaio 2019 ned Reply
                • Abbastanza depressa post-partum e fuori di sé da uccidere il neonato, ma non da uccidere se stessa.
                  Oibò.
                  Campionesse di sceneggiata. In galera, altro che in psichiatria.

                  https://www.leggo.it/italia/cronache/federica_ziliotto_mamma_uccide_figlia-4248149.html

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                  23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
                  • e anche lei è stata beccata, infatti. Questi assassini vengono quasi sempre beccati anche perchè non si tratta di “professionisti/e del crimine” o di gente che sa come uccidere in modo che l’autopsia non rilevi nulla. Non c’è il delitto perfetto, sopratutto nel caso di genitori che uccidono il figlio

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                    23 Gennaio 2019 ned Reply
                    • Ned, l’ha scaraventato per terra, sfido io che viene beccata. Fosse stata più furba, gli metteva un cuscino in faccia e ciao.
                      Notevole poi la messinscena del suicidio. A riprova che NON E’ VERO che si suicidano tutte.

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                      23 Gennaio 2019 Davide Stasi
                    • Dici che un attento esame autoptico non può rilevare l’asfissia per mano esterna, anche se ha usato un cuscino? Io credo che possa.
                      Per fregare l’autopsia devi avere una serie di conoscenze che non si apprendono su internet e che raramente le madri che scaraventano i neonati per terra posseggono

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                      23 Gennaio 2019 ned
                    • L’hai già detto. Gli esperti dicono che non è così. Non io, ma gli esperti in materia.

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                      23 Gennaio 2019 Davide Stasi
  2. ecco.

    http://www.sassarinotizie.com/articolo-1099-maltrattamenti_su_anziani_in_ospizio_i_carabinieri_chiudono__villa_celeste_.aspx

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    22 Gennaio 2019 Giannetto Reply
  3. l’infanticidio è un dramma immenso sul quale spesso cala una fitta cortina di silenzio, per pietà nei confronti di
    persone palesemente squilibrate e che non dovrebbero trovarsi neanche nelle condizioni di restare incinte.

    a parte questo, vorrei segnalare l’analogo dramma delle persone maltrattate, picchiate o peggio
    indotte al suicidio nella casa famiglia, ospizi, case-alloggio in Sardegna
    http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/Sardegna-ospizio-lager-anziani-pazienti-maltrattati-picchiati-1b04725d-a046-4112-ac9e-6c9b2d8ce626.html

    al 90% posso assicurare che il personale è femminile
    e la direttrici delle strutture sfiorano il 95% come composizione.
    Altra faccenda gravissima di cui non si occupa praticamente nessuno.

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    22 Gennaio 2019 Giannetto Reply
    • Beh, il mio conteggio infame ha come fonte i media, ma dà per scontato che il sommerso sia almeno dieci volte tanto…

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      22 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
      • ciao Davide, io ricordo come fatto di pochi mesi fa l’uccisione (o infanticidio, che in realtà è una cosa diversa)
        di due fratellini da parte della moglie di un famoso rugbista. I bambini credo avessero non più di 4 o 5 anni.
        commesso il fatto, verificatosi in Emilia, immediatamente la donna venne trasferita in psichiatria.
        di questo episodio non si è saputo più nulla, se ci sia stata perizia o altro.
        Però ricordo un commento sulla pagina della signora arrestata, del tenore “ma voi non sapete cosa è la
        depressione”.

        In realtà la depressione affligge 2,9 milioni di persone in Italia, con una spesa sanitaria consistente
        ma se ci fosse legame sicuro tra disturbo e crimine, come si vuole fare credere “a comando”,
        oggi avremmo circa 3 milioni di omicidi all’anno dovuti al disturbo.
        questo per rispondere a chi troppo frettolosamente e senza sapere nulla, tira fuori la carta
        “depressione” (post partum?) ad ogni uccisione di minore e per trovare una scusa.

        Caricamento...
        22 Gennaio 2019 Giannetto Reply

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