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Comments (7)

Kompagne di merende ! Questo sono !

16 Febbraio 2019 Io No Reply

Poche pagine che sono un trattato.
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Un’arringa accusatoria veemente e stordente, un pezzo di bravura in linea con la sua tradizionale contundenza dissacratoria e smascheratrice. Merita un peana. E non da ora.
La Elvia F. la sa davvero lunga e quando apre bocca o digita sulla tastiera non ce n’è per nessuno.
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Lei e Vincenzo S., due funamboli.
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Ho scritto “arringa”…?
Sbagliato: è una sentenza.

15 Febbraio 2019 RDV Reply

Il Presidente Mattarella ha graziato oggi tre uomini che hanno ucciso “per pietà o disperazione”.

https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/02/15/news/mattarella_grazia_i_due_pensionati_che_uccisero_le_mogli_malate_di_alzheimer-219200559/

Ho verificato sul Corsera se le due donne fossero state conteggiate tra i “femminicidi”.

Ebbene, sì. Nella Burrini, di 88, malata di Alzheimer, è nel conteggio. (2014).

https://ibb.co/Fhv4P59

Mara Tani, malata da 12 anni di Alzheimer, invece no.
Ma solo perché è stata uccisa nel 2007 e il conteggio inizia dal 2012.

Così si arriva a una media di 133 “femminicidi” l’anno.
Comunque molti meno della influenza stagionale.

Il MinCulPop non è mai stato chiuso.

15 Febbraio 2019 Blu Reply

Ovvio, ci hanno messo pure una bambina soffocata col cuscino dalla madre, figurati se non ci mettevano una donna uccisa dal marito.

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16 Febbraio 2019 ericlauder Reply
- L’altra sera sul Bollettino Stefani … ehm, TG1, per sopperire alla mancanza di notizie di femminicidi, stavano citando un rapporto di Save the Children sui bambini vittime di violenza domestica, sia dirette che indirette (testimoni), tutta declinata al maschile. Sì, il MinCulPop è ben vivo.
  
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  16 Febbraio 2019 Marco S_P Reply
I due graziati appartengono al numero di quegli uomini che in tarda età ammalati e senza speranza sopprimono le loro congiunte colpite a loro volta da malattie inguaribili …e poi si suicidano. L’anno scorso sono stati una dozzina. Certo, non tutti si suicidano e non tutti quelli che tentano di farlo ci riescono.
.
Nel computo dei “femminicidi” rientra tutto alla rinfusa. Tutto fa mucchio.
Non c’è ragione di andare per il sottile.
Il fine giustifica i mezzi,
.
Faccio notare che per anni si è propagandata la verità secondo cui “…ne muoiono più per mano maschile che per qualsiasi altra causa”. Si è dunque giurato che 120/130 è un numero più grande di 280.000/300.000. Senza che nessuno obiettasse.
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Da quando è stato inventato il cd. “femminicidio” quel riferimento è scomparso.
Se è passata indenne per un decennio quella demenziale menzogna…

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16 Febbraio 2019 RDV Reply

“Ma i danni già attuati sono irreparabili. Hanno sperperato tutte le risorse di un vero cambiamento socio-culturale. Hanno mistificato il passato e bruciato il futuro”

Qui sta il punto principale, e aggiungerei: “grazie” a loro non esiste neanche più il concetto di anti-sessismo, ormai nessuno sa più dire la differenza tra anti-sessismo (non attribuire caratteristiche alle persone in base al sesso) e sessismo misandrico (pregiudizi contro gli uomini, parlar male degli uomini attribuendo loro attitudini / comportamenti negativi solo in base al loro sesso).
Anzi, spesso non essere sessisti contro gli uomini ma ritenere uomini e donne inerentemente uguali è considerato “misoginia”.

15 Febbraio 2019 ericlauder Reply

Una potente lettera alle “Compagne di genere”

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