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Donna e sesso nel marxismo: sinistra e femminismo sessista

21 Febbraio 201928 Febbraio 2019
24

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Comments (24)

  1. Risposta personale alle opinioni di Manu, Eric Lauder e RDV. Non vedo somiglianza alcuna tra femminismo e comunismo, ed è errata l’idea che nel comunismo si pensasse che la natura umana non esistesse. E neanche che esistesse è fosse possibile cambiarla senza problemi. Marx ipotizzava che la natura umana fosse fondamentalmente migliore di quello che appare, ma che l’evoluzione scientifica e tecnologica nei modi di produzione fosse insopprimibile legge della storia che tendenzialmente avrebbe portato l’uomo verso una liberazione della sua parte migliore. Se un errore hanno compiuto i comunisti, è stato quello di attribuire alla sola lotta di classe la possibilità di liberare la parte migliore della natura umana, non negandone la parte peggiore messa in campo dallo stato dei rapporti di produzione nel capitalismo.
    Per il femminismo esiste solo un bieco interesse personale a mascherare la natura perniciosa dei rapporti tra i due sessi come addebitabile ad un errore o ad uno scherzo di natura che vuole solo l’uomo tendenzialmente violento ed aggressivo; una regola semplice applicata solo a fini mercantili e perfettamente conformata al sistema del mercato consumista e del capitale, che non è minimamente oggetto di discussione. Il femminismo quindi non ha ideologia, ma una stupidità congenita spacciata per verità sociale, propria della piccola borghesia incapace di storicizzare il suo ruolo, ma solo di cullare false ed illusorie convenienze individuali pur di non porsi il problema di un cambiamento sociale più ardito.

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    25 Febbraio 2019 Giuseppe Reply
    • “…ed è errata l’idea che nel comunismo si pensasse che la natura umana non esistesse.”
      Ce la siamo inventata io e Manu?
      .
      Cmq ne parleremo.

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      25 Febbraio 2019 RDV Reply
      • Sei troppo intelligente per pensare sul serio che le femministe intendano rendere uguali donne e uomini cancellando anche il ruolo di genere maschile cioè i DOVERI maschili verso le donne.
        I comunisti, specie in URSS, in larga parte li cancellarono – tanto che ancora oggi in Russia l’ex moglie prende solo se ci sono figli – se invece lei è disoccupata e lui guadagna bene ma non ci sono figli, lei non prende nulla.

        Il mio giudizio sul comunismo è negativo, ma come anti-femministi sono probabilmente stati i più efficaci – credo non abbia molto a che fare con l’ideologia ma con il substrato culturale in cui ha attecchito: mancanza di cavalleria. Il femminismo nasce in occidente con la poesia galante medievale, è da lì in avanti che pian piano tutto si distorce: si è sedimentato così a fondo ed è così forte che alle volte non resistono nemmeno capitalismo, mercato, uguaglianza costituzionale: quote rosa in Europa, discriminazioni positive negli USA, e così via. Non c’è mai stato niente di simile né in URSS né in Cina anche se la loro ideologia egalitaria li predisponeva di più – e non è successo perché mancava la cavalleria…

        E questo è anche il punto debole del femminismo: non c’è mai stata alcun reale avanzamento a livello di coscienza sociale, neanche uno, nessuno ci crede, neanche le femministe. Ogni conquista materiale femminile è dovuta unicamente alla cavalleria, al sessismo benevolo. Ecco perché ad esempio le mutilazioni genitali femminili sono proibite ma quelle maschili no: non è passato alcun principio che non si debbono mutilare neonati e bambini, non è passato nessun principio universale all’integrità fisica. Hanno semplicemente accontentato le donne.
        Le femministe lo sanno, lo percepiscono almeno: hai presente quando dicono che le conquiste femminili sono fragili e possono essere tolte in un attimo? Ecco, è quello.
        Si sono fregate da sole con la misandria, se avessero davvero spinto per avanzare i diritti di tutti (ad esempio lotta contro la mutilazione genitale di TUTTI i bambini) avrebbero vinto su tutta la linea. E non ci sarebbe stato alcun bisogno di combatterle: non ci sarebbe alcun mantenimento, gli uomini avrebbero l’aborto finanziario, il giusto processo sarebbe fuori discussione e mai stato sotto attacco, eccetera, eccetera, eccetera.

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        25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • Concordo sul fatto che il femminismo non abbia nulla a che fare col comunismo, ed anzi sia per molti versi il suo opposto.
      Prova ne è che sia in URSS che in Cina il femminismo fu in buona parte debellato, nella DDR la Stasi (non Davide, la polizia segreta) riteneva il femminismo “misandrico” e “degenerazione occidentale” e teneva sotto controllo le femministe.
      In Cina le femministe le arrestano anche oggi non appena fanno qualcosa di irregolare.

      L’errore principale del comunismo è stato credere che fosse una dottrina scientifica e pertanto infallibile e in grado di spiegare tutto, questo gli ha tolto ogni flessibilità.
      Poi ci sono i problemi di tempismo: che in un sistema comunista la crescita del tenore di vita sia minima o comunque molto ridotta non è un “bug” nell’applicazione, è proprio una caratteristica intrinseca del sistema. Ma non dovrebbe essere un problema enorme se si segue la teoria, solo che non è successo: infatti Marx teorizzava la rivoluzione comunista DOPO la completa industrializzazione e sviluppo capitalistico, invece in URSS e Cina è avvenuta PRIMA, come quasi ovunque: non c’erano le eccedenze già belle e pronte da distribuire, si partiva già col piede sbagliato.

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      25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
  2. Una conversazione illuminante tra Camille Paglia e Jordan Peterson sul marxismo postmoderno.
    Se avete tempo, ne vale la pena. In inglese.

    [youtube=https://www.youtube.com/watch?v=v-hIVnmUdXM&w=640&h=360]

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    23 Febbraio 2019 Blu Reply
  3. ciò che accomuna marxismo e femminismo è l’idea ingenua che si possa facilmente cambiare aspetti determinanti della natura umana perché gli istinti sono ininfluenti o facilmente sovrascrivibili. i comunisti volevano creare l’uomo nuovo socialista che avrebbe lavorato non per se stesso e per il proprio incentivo personale ma per la società, le femministe vogliono creare una società in cui non esistono ruoli di genere e uomini e donne si comportano allo stesso modo. il comunismo ha spettacolarmente fallito e personalmente credo che anche il femminismo possa implodere.

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    22 Febbraio 2019 manu Reply
    • Neanche per sogno, non cadere nella loro trappola.
      Le femministe DICONO che vogliono creare una società senza ruoli di genere, ma in realtà che gli uomini abbiano un ruolo di genere è essenziale per la riuscita del progetto femminista: ciò che le femministe vogliono è modificare un po’ il ruolo di genere maschile.
      Per questo ad esempio non troverai mai una femminista che ricopre un ruolo importante che dica che gli uomini non debbono proteggere le donne, né una femminista importante che chieda quote azzurre nelle scuole in quanto anche gli uomini debbono fare gli insegnanti.
      Le uniche senza ruolo di genere, libere di fare ciò che vogliono, debbono essere le donne.

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      23 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • Articolo ben congegnato. Intreccio logicamente consequenziale.Interpretazione più che legittima di un tratto delle opinioni di Marx e Lenin. Bene.
      Lettura della società sulla quale non concordo in alcun modo. Manu ne indica una ragione.
      Marx e l’intera Sinistra hanno fondato il loro progetto e la loro azione sulla negazione della natura umana. Su ciò che travalica ogni forma sociale (idea già presente negli illuministi). Dogma intrecciato con la sua negazione: la natura umana esiste sì, ma nel senso che gli umani sono naturalmente buoni.
      .
      Come fondare una nuova fisica negando l’esistenza degli atomi, dei campi, delle forze,
      Su queste fondamenta totalmente fasulle è fondato anche il femminismo.
      Tutto sarebbe (è !) costruzione sociale e gli umani sono infinitamente manipolabili.
      .
      Ad es, sarebbe un prodotto sociale anche la prostituzione. Invece lo scambio sesso contro benefici è il fondamento della relazione F / M. Sempre e ovunque. Certo, esiste una prostituzione “cattiva” (quella sulle tangenziali) ed una buona. Quella in cui lo scambio è dissimulato, dura nel tempo, sta dentro una relazione, è più costoso e non garantisce la controprestazione al maschio pagante.
      .
      Poiché la natura non può essere cancellata non resta che reprimerla in tutti i modi.
      Con la polizia e la psicopolizia. Con l’indottrinamento e la manipolazione, con la repressione politico-culturale.
      .
      In futuro ci tornerò sopra per esemplificare, motivare e chiarire meglio i fondamenti di queste considerazioni.
      .

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      24 Febbraio 2019 RDV Reply
      • quindi è sempre e solo prostituzione più o meno dissimulata anche dentro una relazione. Amore e passione sono dunque un inganno? Non credo

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        24 Febbraio 2019 ned Reply
        • Solo nella maggioranza dei casi, non “sempre e solo”, il “sempre e solo” è per chi vive di assoluti e dunque è sempre (senza virgolette) in errore.
          Diciamo nell’80% dei casi NON “sempre” ,e “principalmente” anziché “solo”.
          La prova è nelle leggi, comprese quelle recenti:
          Come sarebbe stato possibile che passasse senza polemiche e senza massiccia opposizione femminile la parte 2 del DDL Cirinnà che da’ gli alimenti alle ex conviventi, se non fosse “prostituzione più o meno dissimulata anche dentro una relazione” (“principalmente, nell’80% dei casi” NON “sempre e solo”)???

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          24 Febbraio 2019 ericlauder Reply
      • In realtà è il capitalismo che si basa sull’idea che gli esseri umani sono nettamente altruisti, il comunismo si basa sull’idea che sono nettamente egoisti.
        Per questo il capitalismo da’ via libera a ogni sfruttamento, la teoria è che gli esseri umani si aiutino in maniera spontanea e al di fuori del mercato, inoltre c’è l’idea che l’imprenditore tenda ad agire in maniera etica e corretta – se parti da questa base diventa ovvio pensare che il mercato non debba essere regolato per non soffocarlo.
        Per questo il comunismo vuole iper-regolare in maniera “scientifica” tutto quanto: l’idea è che lasciati a loro stessi gli esseri umani farebbero danni a causa del loro egoismo.
        I sistemi misti, si pensi al welfare state + economia di mercato degli anni 70 e ’80 in varie nazioni europee, pur non essendo perfetti, sono quelli che raggiunsero i risultati nel complesso migliori proprio perché superavano i suddetti estremismi. E’ ovvio che una crescita del 2-3% distribuita abbastanza bene è molto meglio sia di una crescita del 5-6% distribuita da schifo sia di una stagnazione o crescita dello 0,1% distribuita “scientificamente” nel minimo dettaglio senza lasciare spazio all’individuo.

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        24 Febbraio 2019 ericlauder Reply
        • quando non parli di rapporti uomo-donna dici cose che condivido in pieno

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          25 Febbraio 2019 ned Reply
          • Se avessi avuto più esperienze con le donne, condivideresti anche la parte sui rapporti uomo-donna. E non sto affatto dicendo che le esperienze con le donne siano negative, anzi, nel complesso definirei le mie esperienze con le donne “molto positive”, ma questo non vuol dire negare dei fatti acclarati. E ti faccio un esempio per capire: mi piace guidare, mi piacciono le belle auto, non mi hanno mai sospeso la patente in vita mia, ho il massimo dei punti sulla patente, possiedo un’auto d’epoca che adoro. EPPURE io non guido mai se bevo alcoolici, metto sempre le cinture, e so che il 99% dei mezzi senza trazione integrale NON va bene in fuoristrada – nessuna delle precauzioni è dovuta a odio verso le auto: le motivazioni sono la legge e la natura delle auto (l’airbag può ucciderti se fai un incidente senza la cintura). E l’affermazione sul fuoristrada non è dovuta al fatto che odio le auto senza trazione integrale, è una semplice constatazione.
            Allo stesso identico modo penso che se uno non vuole o non può avere figli nel 99% dei casi NON dovrebbe investire su una donna, e tantomeno darle diritti legali su se stesso.

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            25 Febbraio 2019 ericlauder Reply
  4. Bellissimo, grazie.

    Ho sempre creduto che il silenzio più assordante sui diritti maschili fosse quello della sinistra, e non a caso anche Ernest Belfort Bax (il nonno di tutti noi, il primo MRA) era marxista.

    Le mitologiche femministe delle origini (della cosiddetta prima ondata) erano, invece, donne ricche e viziate. E palesemente razziste, come Elizabeth Cady Stanton, di cui la storiografia femminista è riuscita a nascondere i principi meschini per oltre un secolo.

    https://www.nytimes.com/2018/07/28/opinion/sunday/suffrage-movement-racism-black-women.html

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    21 Febbraio 2019 Blu Reply
  5. Uno dei migliori articoli della storia del blog, tovarish.

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    21 Febbraio 2019 Marco S_P Reply
  6. Articolo meraviglioso, con analisi spietata, perfetta. Giuseppe, dai sempre vigore e conferma alle mie convinzioni politiche per ciò che riguarda la sinistra che fù, o almeno l’idea,e ciò che è divenuta oggi.

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    21 Febbraio 2019 Seby Russo Reply
  7. Bellissimo! Permettetemi di rilanciare: UOMINI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI.

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    21 Febbraio 2019 giacinto lombardi Reply
    • Vero.

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      21 Febbraio 2019 Seby Russo Reply
  8. Ottima analisi, particolarmente equilibrata, avevo un’analisi simile scritta da un marxista hardcore ma questa risulta più piacevole e credibile, essendo appunto equilibrata.

    Nel frattempo io mi sono dato alla cronaca rosa: “femministe svedesi amanti dei vibratori chiedono al governo di mettere al bando le sex dolls”
    https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2019/02/21/dildo-lovers-swedish-feminists-declare-war-to-sex-dolls-le-femministe-svedesi-appassionate-di-vibratori-dichiarano-guerra-alle-sex-dolls/

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    21 Febbraio 2019 ericlauder Reply
    • E certo, l’uomo va “rieducato” a sopprimere i propri istinti…e la loro richiesta , scommeto è sempre spacciata per parità.

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      21 Febbraio 2019 Seby Russo Reply
      • No, utilizzano i medesimi argomenti che utilizzano contro le donne vere che fanno le sex workers: dicono che le sex dolls incoraggiano gli uomini a trattare le donne come oggetti – questa retorica la usano anche contro il sex work fatto da donne in carne e ossa, con la differenza che diventa secondaria perché è in buona parte eclissata dai discorsi sulla tratta, la schiavitù delle sex workers, eccetera, che fanno molta più presa sul pubblico.
        Qui invece mettono il naso in ciò che fanno gli uomini con degli oggetti, senza donne presenti.

        Il modo per farle venire allo scoperto e annientarle è semplice: inserire in qualsiasi dibattito sulle sex dolls giudizi positivi su vibratori per donne E fleshlight, dicendo cose del tipo che sono meglio le fleshlight che le sex dolls perché riproducono perfettamente l’unica parte importante della donna. In questo modo fai riemergere il substrato di sessismo vecchio stile che riduce le donne alla sola vagina ma loro debbono darti ragione perché difendono i vibratori(che riducono l’uomo al solo pene) e così le polverizzi.
        In pratica utilizzi il medesimo approccio che usano le femministe: usi i vecchi pregiudizi e stereotipi (ma selezionando e usando solo quelli che ti servono al momento) in un nuovo contesto per raggiungere un nuovo scopo.
        Fa molto effetto se ci infili sia la vecchia battuta: “che cos’è una donna? E’ quella cosa inutile intorno alla vagina!” che la nuova versione “che cos’è una sex doll? E’ quella cosa inutile intorno ad una fleshlight!”, con le femministe hanno appena dichiarato che vibratori e fleshlight sono perfettamente okay perché “non oggettificano”….

        Se ti attaccano con i carri armati devi progettare, produrre e impiegare carri armati simili ma superiori, non puoi attaccarli con la cavalleria (i polacchi ci provarono nel 1939 con risultati che sappiamo), e qui è lo stesso: la tattica del femminismo “della differenza” è utilizzare sia vere differenze che stereotipi e pregiudizi in funzione anti-maschile, ma in maniera nuova, quindi devi fare lo stesso e “in maniera nuova” si intende utilizzarli in maniera aggressiva, in modo da ridurle al silenzio e umiliarle, farle apparire le squinternate incoerenti che sono e non cercare di farle vergognare o farle ragionare.

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        21 Febbraio 2019 ericlauder Reply
        • Ottima argomentazione. Ericlauder, sei su twitter? Eventualmente questo è il mio contatto.

          @SebyRusso3

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          22 Febbraio 2019 Seby Russo Reply
  9. Grazie a te per avermi letto.

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    21 Febbraio 2019 Giuseppe Reply
  10. Grazie, è un piacere leggerti

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    21 Febbraio 2019 Giancarlo Reply

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