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Essere femminista oggi: una definizione collettiva

7 Novembre 201810 Marzo 2019
9

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Comments (9)

  1. Tsk, tsk.

    Sempre a criticare il femminismo.

    Eppure vogliono soltanto la parità.

    Tra la donna e Dio.

    ????

    PS: Rossana commento migliore in assoluto.

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    8 Novembre 2018 Eric Lauder Reply
  2. Seriamente parlando.
    Ho trovato questo articolo in rete.
    Siccome si parla di una recrudescenza dei fenomeni di violenza in ambito locale (cosa che al contrario è sempre esistita
    in una certa misura, almeno da 15 o 20 anni, senza che si scomodassero CPO, CAM e reti di donne), certe persone farebbero
    bene ad analizzare le vicende in modo complessivo, de-ideologizzato e sopratutto prendendo come punti di riferimento
    reali Esperti della materia e non “improvvisati mestieranti”.
    Si scoprirà ciò che corrisponde alla realtà, e cioè che assai spesso sono vittime di violenza giovanile sia i maschi che le femmine,
    fatti aggravati dalla giovanissima età delle vittime.
    Tra l’altro la Manca è pure sarda, anche se opera a Bologna.

    buona lettura
    https://www.adolescienza.it/osservatorio/ragazzi-sempre-piu-violenti-verso-se-stessi-e-verso-gli-altri/

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    8 Novembre 2018 Giannetto Reply
    • Manca è impresentabile. Famosa solo per la capigliatura e perché va in TV. Non ha una visione globale, guarda al microscopio, non ci capisce un cazzo, quindi spiega secondo le sue idee personali.

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      8 Novembre 2018 Davide Stasi Reply
      • uno di questi giorni vado a seguirla personalmente,
        chiaro che deve essere valutata per il suo lavoro e non per i capelli/occhiali ???? strani
        o per le comparsate tv.

        Andrebbe visto ad es. il suo libro che vorrei leggere con interesse.
        Nella marea femminista direi che quantomeno risulta più indipendente di altre
        e meno mainstream: lei si occupa da sempre di violenza giovanile .
        saluto

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        8 Novembre 2018 Giannetto Reply
  3. Rossana e Vittorio top

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    7 Novembre 2018 angelo Reply
  4. La definizione data da Rossana è quella perfetta.

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    7 Novembre 2018 Io No Reply
  5. la femminista di oggi può essere definita come un fenomeno psico-collettivo di autoconvincimento circa una Idea Suprematista del mondo femminile. Il femminismo iniziale delle suffragette era invece tutt’altro; quello storico di matrice comunista era ancora un’altra cosa.
    L’autoesaltazione ed il fanatismo femminista inducono a magnificare come “perfetto” ogni contributo alla causa, purchè di stretta provenienza femminile. In questo senso, il femminismo 3.0 è escludente, settario, prevaricatorio.
    Attualmente, si tratta di una ideologia estrema, o massimalista, tesa a garantire al genere femminile svariati privilegi, spacciandoli per diritti acquisiti. In tempi di forte crisi economica, di elevata disoccupazione, di fuga di intelligenze all’estero, di sbaragliamento dell’industria nazionale dovuta alla globalizzazione, esaltare la “questione di genere” significa erigere a sistema la sopraffazione femminile sul maschio. Col rischio di creare pericolosissime frizioni in seno alla società : prima di tutto all’interno della famiglia e di tutte le altre formazioni sociali, nelle quali incrementare il conflitto di genere rischia di invalidare alla base ogni possibilità di
    convivenza uomo-donna. Il femminismo è, insomma, profondamente anti progressista, anti socialista e non a caso viene
    definito “nazi-femminismo” in relazione all’ottica autoritaria che lo pervade.
    Il fenomeno ideologico è ormai avanzato e pervade parecchi settori della società.
    Di fronte a questa invasione ideologica massiva, il maschio moderno può piegarsi come una “canna al vento” di deleddiana memoria, aspettando che il cataclisma passi e che la ragione rispettosa torni al centro del dibattito.

    L’alternativa è impattare contro un fronte esteso, provvisto di insospettabili alleati, e rimanerne inesorabilmente distrutti.

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    7 Novembre 2018 Giannetto Reply
    • Ottima analisi, Giannetto. Che ne pensi di questa roba ?http://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2018/11/06/news/un-centro-antiviolenza-per-le-donne-maltrattate-1.17436670

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      8 Novembre 2018 Io No Reply
      • cosa ne penso?
        Copio e incollo direttamente dall’articolo.
        “nove volontarie …”

        “Al sistema si affiancheranno avvocati – già in tre, donne, algheresi, ”
        Il progetto è stato presentato ieri dalla Rete delle Donne, network cui aderiscono “singole donne” ma anche associazioni come “Fiochi azzurri Fiochi rosa”, Unicef e Fidapa.
        “amm. comunale rappresentata per l’occasione dalla sua “quota rosa”: le assessore Lalla Cavazzuti, Gabriella Esposito e Ornella Piras e le consigliere Giusy Piccone, Franca Carta ed Elisabetta Boglioli.
        “commissione Pari Opportunità del Comune di Alghero, che ieri c’era e che c’è stata lungo tutto il percorso che ha portato all’apertura di un servizio «che opererà in piena sintonia con il centro di ascolto per uomini maltrattanti di Sassari, perché è essenziale che si lavori su entrambi i fronti»,
        “come spiega Speranza Piredda, presidente della Rete delle Donne”.

        curioso. Non vedo nomi di maschi.
        Non vedo maschi alla iniziativa: si sono eclissati oppure NON sono stati invitati da questo spiegamente di forze
        femminile ?
        Il sindaco è maschio, ha delegato la CPO del comune.
        quanto alla situazione di emergenza assoluta ad Alghero in merito alla violenza sulle donne
        la smentisco in modo assoluto.
        Vi è stato di recente un solo episodio di aggressione fisica tra due fidanzati: lei 21 anni e lui 28 che è in corso di
        accertamento.

        Forse questo vasto spiegamento di forze femminili, con impiego di denaro, servirà a spiegare alle donne
        impelagatesi in relazioni tossiche con singoli uomini violenti, di cambiare uomini?
        E’ probabile .

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        8 Novembre 2018 Giannetto Reply

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