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Non molto tempo fa mi sono dedicato al caso di Ethan, che a 13 anni si è tolto la vita sotto gli occhi della madre. Pochi giorni dopo il suo funerale, ho intervistato il papà Ivano, che ha dato uno spaccato della situazione tanto chiaro quanto grave. Ha parlato di un caso di alienazione, di allontanamento e demonizzazione della figura paterna, accennando a una concreta oppressione che secondo lui ha contribuito a far maturare nel giovane l’idea di arrivare al passo estremo. Ho cercato, sulla base di questa terribile storia, di richiamare l’attenzione dei media, della politica e della coscienza di tutti, affinché si abbassassero i toni del dibattito che infuoca ogni giorno sulle relazioni tra uomini e donne, tra padri e madri. Non è servito. Non è servito, evidentemente, se Ivano mi chiama per dirmi che, a nemmeno un mese dalla tragica morte di Ethan, gli è arrivata la richiesta dell’ex moglie, tramite i suoi legali, di saldare gli arretrati degli alimenti che, causa disoccupazione, per un certo periodo non era riuscito a versare. Se ciò non avverrà, così viene paventato, si procederà alla richiesta di sequestro di un quinto del suo stipendio. Non è servito dunque il mio richiamo se, anche in questi casi, l’avidità e la disumanità possono trovare spazio e addirittura legittimità. Ancora una volta dico: per Ethan e per i tantissimi nelle condizioni in cui si trovava lui prima di togliersi la vita, si faccia qualcosa. Lo facciano i giudici, i politici, gli avvocati, i servizi sociali, i media, la società civile, con coscienza, per una volta. Si agisca ora, e in fretta. Perché i nostri figli non possono e non devono morire. Né nel corpo, come Ethan, né nell’anima, come tanti altri.
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Venalità tutta al femminile
schifo schifo schifo
Ma questa b… non può venire colpita da un meteorite?
Se davvero questa sanguisuga otterrà i soldi, speriamo debba spenderli tutti in medicine.
…castrazione chimica per noi uomini (che poi ci vuole un attimo a estendere il provvedimento a che a chi non stupra: il sistema funziona così, la neolingua funziona così), libertà di fare quello che gli pare per loro donne libere “e gli altri si adattino”…
Esatto
Ciao Davide. Scusami, ma la moglie non era quellla chiusa in un ospedale psichiatrico? Se è si, vorrei dire questo:
È una guerra proclamanta contro i maschi, contro gli uomini in quanto tali, senza distinzioni di quartieri che siano in mala fede o meno , femministe o non. Ho avuto una discussione su Twitter con donne che si dichairano anti-femministe, leghiste,, che invocano la castrazione chimica per gli stupratori, a seguito del caso Desiree…..CASTRAZIONE per gli immigrati e non escludono gli uomini italiani, anche loro affetti da troppo libido. Alla mia domanda se la “cura” vale anche per le donnne ..non è pervenuta nessuna risposta. Tu parli di dialogo tra le parti…ma loro non vogliono dialogo.
Seby, questa guerra è insopportabile. Anche perché si vede, da questa storia di Ethan, ma anche da altre, chi è a finirci sempre in mezzo, a lasciarci le penne o l’anima. E a me non sta bene. Sarò idealista ma voglio, esigo, pretendo il confronto franco e il dialogo. Una guerra, QUESTA guerra non la voglio. Se sono chiamato a combatterla, la combatto, ma come ogni guerra è folle. Semplicemente folle.