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Femminismo suprematista internazionale: la mappa del potere

13 Maggio 201913 Maggio 2019
23

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Comments (23)

  1. permettetemi la digressione: ho visto che in america il 51% dei 18-34 è single, il 28% dei maschi sotto i 30 non tromba da un anno e il 27% è vergine. se le giovani generazioni sperimentano un feedback negativo in tema di relazioni con l’altro sesso, c’è da sperare che saranno meno disposti a credere alla retorica femminista e a rimanere passivi di fronte ai classici ritornelli sulla meravigliosità indiscussa delle donne e sulla cattiveria ubiqua degli uomini. verrebbe da dire che non tutto il male viene per nuocere.

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    13 Maggio 2019 alex Reply
    • Esatto.
      Il femminismo negli anni 60 e 70 ebbe successo perché prometteva, e dava, “più pilu per tutti”.
      Inoltre chiedevano, almeno sulla carta, delle parificazioni legali. Alle volte tenendo poco in considerazione il contesto, ma pur sempre parificazioni legali.
      Oggi invece chiedono privilegi, veri e propri vantaggi legali sugli uomini, con lo slogan “meno pilu per tutti” e “tutto è stupro” e “te la devi sudare”.
      E’ solo questione di tempo prima che il bubbone esploda: 28% è ben oltre 1 su 4, è una percentuale almeno 3 o 4 volte più alta di quel che sarebbe lecito aspettarsi nella società che viene dipinta dai media.
      In realtà è bassa, è circa la metà di quella che si avrebbe a processo completato: in natura e società primitive solo circa il 40% dei maschi umani, e certamente non oltre il 50%, si riproduce.

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      13 Maggio 2019 ericlauder Reply
      • secondo me potrebbe essere anche sul 33% anziché solo il 28% visto molta gente tende a barare anche nelle indagini anonime, come quelle sull’altezza o sulla lunghezza del membro. le app di dating stanno accelerando il processo di ritorno al primitivismo sessuale. sarà interessante vedere le farneticazioni delle femministe per spiegare questa eterogeneità nella distribuzione sessuale che del resto prevedo sarà destinata ad aumentare in misura costante.

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        13 Maggio 2019 alex Reply
  2. Ottima ricerca volta a demistificare il ruolo di queste organizzazioni-associazioni transnazionali, che rispondono sempre a interessi lobbistici e la lobby femminista è tra le più attive e potenti in circolazione. Chiaramente non dobbiamo dimenticare anche il ruolo che svolge l dipartimento per le pari opportunità con la sua ramificazione territoriale, ossia commissioni a livello locale-comunale, che oltre a diffondere l’estremismo femminista, anche qui nascosto dietro proclami di benessere universale, rappresenta uno spreco di denaro pubblico importante.
    Insomma una macchina da guerra imponente, celata dietro ipocriti propositi, a cui nulla sfugge, e se non interviene è semplicemente perchè ancora certi spazi non hanno acquisito una certa notorietà e un certo seguito. In caso contrario, anche un semplice commento di un personaggio noto, vedasi il commento di Fusaro sui pannolini, viene subito sottoposto a critica e accusato di sessismo.

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    13 Maggio 2019 Sasha Reply
    • il commento di Fusaro non era solo sessista, era proprio idiota. Se questo è il vostro intellettiuale di riferimento, noi progressisti politically correct turbocapitalisti apolidi siamo in una botte di ferro

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      13 Maggio 2019 ned Reply
      • Se parlasse normalmente, Fusaro sarebbe anche una bella testa…

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        13 Maggio 2019 Davide Stasi Reply
        • Sei sempre in mezzo ai maroni, liberista sessuale? Non ti sei stufato di perdere ed essere odiato ovunque? Lacchè insopportabile.

          Fusaro sessista? Muhahahahahahahaa il livello di idiozia che state raggiungendo è un qualcosa di spaziale

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          14 Maggio 2019 Synthwave Autism Reply
      • Io non ho intellettuali di riferimento e parlo abitualmente per me stesso. Ho scritto semplicemente che quando parla un personaggio noto e afferma qualcosa non in sintonia con il mainstream femminista viene subito individuato e sottoposto a critica e apostrofato come sessista. Non ho neanche espresso una valutazione sul fatto in questione, che anche per me risulta un po’ idiota, ma il ragionamento complessivo di Fusaro, ossia che è in atto un tentativo di “svirilizzare” l’uomo, è difficilmente contestabile, basti pensare che, per esempio, tutta la sessualità maschile è sottoposta a feroce critica e i modelli proposti sono sempre più femminilizzati-femministizzati. Gli uomini si devono modellare sui dettami-desiderata femminili, non è forse questa una forma di femminilizzazione?
        Ritornando a bomba, faccio un esempio: se l’ottimo Stasi avesse la notorietà di un Fusaro, questo blog sarebbe sottoposto non solamente alla tua critica, ma sarebbe finito nella lista nera della censura femminista, e avrebbe vita dura. Fino a quando rimarrà di nicchia, sia pure di alto profilo intellettuale, avrà vita relativamente tranquilla. Non si disturba il manovratore, e se si ha il coraggio di farlo, bisogna attendersi una reazione che, visti i precedenti, non sarebbe certamente carezzevole. D’altronde questa è una guerra e in prima linea ci sono quelli che si potrebbero definire degli “eroi”, soprattutto quelli che ci mettono la faccia. E’ sempre facile e conveniente stare dalla aprte dei più forti, ma poi contano anche i propri ideali e molte persone vi si lasciano guidare.
        Voi progressisti politically correct turbocapitalisti, come ti sei definito, siete troppo portati a partire in quarta attribuendo agli altri ciò che voi pensate. E io sono anche di sinistra, ma come diceva Gaber, sono di sinistra, non della sinistra, il che fa molta differenza.

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        13 Maggio 2019 Sasha Reply
        • non mi pare che Diego Fusaro abbia “vita dura”, è ospite regolare di molti talk show televisivi, potrebbe piantare le tende a La7 per quanto spesso lo invitano, scrive libri pubblicati da case editrici non certo di nicchia, libri tutt’ora in libera vendita come è in libera vendita il libro anti-femminista di Abascal.

          questa censura femminista, se esiste, non è molto efficiente.

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          13 Maggio 2019 ned Reply
          • Guarda che Fusaro non ha mai criticato apertamente il femminismo e se lo ha fatto, lo ha fatto en passant, come si suol dire. Scrive tutti i giorni su tutti i temi e davvero il femminismo non è certamente la tematica che affronta in maniera ricorrente, altrimenti me l’avrebbero messo a posto, come hanno fatto con Massimo Fini. Eppure, nonostante questo, è bastato un post indigesto alle femministe per vederlo subito sotto critica e accusato di sessismo. Ancora una volta: atteniamoci a ciò che si scrive. Non leggiamo nei commenti ciò che non c’è scritto. Dai che si può fare.

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            13 Maggio 2019 Sasha Reply
            • Ah, Massimo Fini… Ho scritto per lui per tre anni.

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              13 Maggio 2019 Davide Stasi Reply
            • Massimo Fini mi risulta che continui a scrivere liberamente e senza alcuna censura sul Fatto Quotidiano. Nessuno lo ha “messo a posto”: scrisse un paio di articoli dai contenuti volutamente forti e provocatori sull’universo femminile (articoli ridicoli e misogini a mio avviso) e quando scrivi un articolo provocatorio dove definisci le donne “razza nemica”, e attacchi con una serie di luoghi comuni che neanche mio nonno infarciti con una citazione di Sartre per far vedere che sei colto, bè se scrivi un articolo di questo tipo e con quei toni il minimo che ti puoi aspettare è di suscitare attacchi e polemiche contro di te a cui sei tenuto a rispondere, infatti ad una festa del Fatto Quotidiano mi pare che lui si stesso si confrontò con alcune giornaliste, mi pare ci fosse anche Silvia Truzzi ma non vorrei sbagliare, sul tema. Questo non si chiama “mettere a posto”, si chiama “confronto tra idee diverse, opposte”, confronto che può essere anche aspro, ma non è censura.

              se io scrivo un articolo volutamente provocatorio è assolutamente normale che la mia provocazione forte susciti reazioni forti

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              14 Maggio 2019 ned Reply
            • “vederlo subito sotto critica”

              e da quando criticare qualcuno anche in modo aspro equivale a censurarlo? Nè Fusaro nè Fini sono stati mai censurati dalle femministe. Massimo Fini scrisse i suoi assai discutibili articoli sulle donne per il Fatto Quotidiano molti anni fa, nessuno lo ha cacciato da quel giornale col quale continua a collaborare. Quindi di che parli?

              Se ben ricordo Massimo Fini venne censurato dalla Rai dove doveva fare una trasmissione intitolata Cyrano, trasmissione che saltò per un veto politico nei suoi confronti che nulla ha ache fare col femminismo

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              14 Maggio 2019 ned Reply
              • l’ammontare di censura femminista che dagli anni ’70 in poi ha toccato l’opposizione alle sue idee (Erin pizzey e le minacce di morte? Neh?) può essere negato solo da un idiota o da una persona in completa malafede.

                Poi vabbè, mi riesce strano pensare che un qualsiasi ragazzo minimamente dotato di logica e con un minimo di esperienza con le donne (e che abbia superato i 25 anni) possa veramente pensare certe cose come che alcune idee siano solo “luoghi comuni”, ma probabilmente sono io troppo ottimista

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                14 Maggio 2019 Synthwave Autism Reply
              • Massimo Fini non è mai stato censurato? Ma se le femministe hanno chiesto la sua testa e l’hanno ottenuta, tanto che è sparito dal Fatto Quotidiano on line e i suoi articoli si sono assai diradati anche nella versione cartacea. A seguire ha anche avuto gravi problemi alla vista, ma quella è un’altra storia.
                Magari anche Strumia è stato solamente criticato per le sue posizioni? Ma per favore. Si scrivono una marea di boiate tutti i giorni, ma tutti se ne stanno al loro posto, guarda caso gli unici che passano guai sono coloro che criticano le tue amiche.

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                14 Maggio 2019 Sasha Reply
                • non ti viene in mente che se i suoi articoli si sono diradati è perchè ha problemi di salute che certo non c’entrano col femminismo?

                  sul caso strumia vatti a rileggere i miei commenti sugli articoli di questo blog, non ho cambiato idea

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                  15 Maggio 2019 ned Reply
            • “Guarda che Fusaro non ha mai criticato apertamente il femminismo”

              invece lo ha fatto in questo video, in cui ripete le solite cavolate sulla reificazione e il “femminismo capitalista” simili a quelle che dice Augello su questo blog, e nessuno lo ha censurato

              [youtube=https://www.youtube.com/watch?v=PO3vg2Fijug&w=640&h=360]

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              15 Maggio 2019 ned Reply
      • Non seguo ogni scorreggina che fa Fusaro ma guarda che il fatto che siano le madri a dover cambiare i pannolini è sancito dalla legge.

        Infatti è per questo che, ad esempio:

        La donna che si sposa non è licenziabile, l’uomo che si sposa si: Cassazione. Perché la donna deve seguire il bambino nei primissimi anni di vita, l’uomo no.

        La donna ha 5 mesi di aspettativa pagata, l’uomo 5 giorni. E non c’entra solo la gravidanza, infatti la donna può farsi 5 mesi + altri mesi per “gravidanza a rischio”.

        La donna prende i figli in caso di separazione. Perché ovviamente è la donna che sta dietro ai bambini, non l’uomo. L’errore qui è che lo applicano anche con figli di 10-12 anni, non solo con quelli di 1-2 anni.

        Quando e se cambierà la legge se ne potrà riparlare, ad esempio il DDL Pillon porrebbe rimedio alla terza cosa.

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        13 Maggio 2019 ericlauder Reply
  3. Ottimo articolo come sempre. Tutte quelle strutture sovranazionali (ONU, OMS, UNHRC, U.E ecc.) costituite chi prima o meno dalla fine della seconda Guerra mondiale e, spacciate come PROMOTRICI di ideali quale pace, benessere, stabilità…tutte belle parole, incarnano, in verità, l’esatto opposto, ovvero il Potere di escludere sul nascere qualunque forma di dissenso ad un determinato modo di pensare, istituendo di fatto un Pensiero Unico. Quale modo migliore, (dopo aver distrutto sapientemente le sovranità di Stato, rendendolo nullo, Parlamento, indebolito la società civile), se non istituendo strutture sovranazionali , ovvero più potenti degli Stati, per piegare chiunque. Credo che per abbattere il femminismo, si debbano necessariamente abbattere queste strutture.
    Peccato che chi è arrivato al Governo spacciandosi come sovranista, si sia poi trasformato in sovrancazzaro.

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    13 Maggio 2019 Seby Reply
  4. Eccezzionale reportage. Non scomoderei e non sporcherei il fascismo, che ha avuto una anima anche culturale a difesa della famiglia, e che é giunto al potere acclamato da uomini e donne entusiasti. Piuttosto parlerei di una centrale di intelligence a guardia di un sistema e di spionaggio con ramificazioni negli apparati ad alto livello ed una struttura di deviance dedita alla strategia della tensione con la quale sovvertire le istituzioni nell’interesse di nuovi soggetti da inviare al potere. Più manovrabili da potenti forze oligarchiche finanziarie alla Soros.

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    13 Maggio 2019 Giuseppe Reply
    • e ti pareva che non ci infilava Soros. Soros è ricco e di origine ebraiche quindi è perfetto per voi, se non ci fosse l’avreste inventato.

      il fascismo difendeva la famiglia..infatti il suo fondatore era notoriamente un marito devoto e fedele, mai un’amante. Chissà che ne pensava Ida Dalser di questa “difesa della famiglia”. Ma dimenticavo che per voi il marito può scopare a destra e a manca mentre la moglie che fa la stessa cosa è “bottana”!!
      Comunque anche oggi la “famiglia tradizionale” è difesa da gente pluridivorziata, con figli fuori dal matrimonio e che vuole pure riaprire i bordelli..sempre per difendere la famiglia, in Italia certe cose non cambiano mai

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      13 Maggio 2019 ned Reply
    • Lasciate perdere soros, ora è un vecchio rimbambito, quando si sveglia la mattina non si ricorda come si chiama.

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      13 Maggio 2019 angelo Reply
    • Già alla fine degli anni Settanta fu dimostrato con tanto di prove di come la CIA avesse finanziato e fatto muovere i primi passi ad organizzazioni e militanti della seconda ondata del femminismo (vi dice qualcosa Gloria Steinem?). Ma senza la caduta del muro e Seattle dieci anni dopo, la lotta contro l’uomo, l’immigrazionismo e il disfacimento dello stato nazionale in ottica di potere economicistico in chiave atlantica non sarebbe stata possibile. Sarebbe bastato un granello di sabbia tra gli ingranaggi della “macchinazione” se vogliamo chiamarla così, tipo che Gobarciov riuscisse a non far dissolvere il PCUS trasformando l’economia della Russia in un capitalismo di stato come in Cina, potenziale antagonista delle elite occidentali, per rendere in gran parte vani gli sforzi distruttori delle medesime.

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      13 Maggio 2019 Marco S_P Reply

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