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La carica degli speranzosi alla corte del “Capitano”

12 Dicembre 201810 Marzo 2019
23

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Comments (23)

  1. ho letto tutto il post e tutti i vostri commenti.
    Ribadisco che non vedo male il tentativo di Salvini sull’assegno da 400 euro; non conosco le dinamiche della lega e non la
    voto, quindi non posso conoscere bene la situazione nella maggioranza governativa.
    Comunque, io credo che Salvini abbia strettissimi contatti con le associazioni dei padri separati o divorziati. Che
    infatti erano presenti a Roma sabato scorso.
    Avete mai sentito parlare il CSX di “padri separati” ? Io no.
    E’ un pragmatico (questo almeno gli va riconosciuto) ed ha capito che la strada del DDL 735 è assai tortuosa, vista la levata
    di scudi del mondo femminista e del femminismo giudiziario nelle sue varie componenti.
    Ovviamente il governo Conte non può cadere per noi padri separati : almeno su questo credo che siamo tutti assolutamente
    d’accordo.
    Il governo giallo-verde non può cadere su una battaglia legislativa che riguarda essenzialmente due milioni e mezzo o al
    massimo tre milioni di cittadini. Ci sono tante altre priorità, è duro ammetterlo.
    Salvini ha capito, ha il polso della situazione e conosce i problemi posti dal 5stelle, il loro “mal di pancia” rispetto alla riforma
    del condiviso (visto che la ex sinistra entrata nei pentastellati sta iniziando a pesare) e allora “dirotta” sul minimo indispensabile.
    In questo momento, il risultato minimale resta mettere a posto le finanze degli ex mariti e quindi si utilizza la buona
    prassi della regione Lombardia (Milano se non erro ha costruito ostelli o dimore per separati privi di casa,
    attività che in altre regioni non sono neppure nella mente dei politici, se pensate che in Sardegna l’assessore Arru
    ha donato 2 milioni di euro ai CAV in una regione in cui vi è stato nel 2018 un solo femminicidio – 1).
    iniziare a tirare fuori i separati dalle aule giudiziarie e dal tallone d’Achille dell’omesso pagamento degli
    assegni, con conseguenze penali, resta la priorità assoluta.
    questo toglie nell’immediato i padri dalla mannaia del ricatto economico ed è inutile nasconderci dietro un dito,
    senza mantenimenti versati vi sono immense difficoltà nel vedere i figli.
    Purtroppo i due aspetti sono strettamente collegati.

    Il risultato massimale – mantenimento diretto e affido paritario – restano sullo sfondo nella agenda leghista in attesa
    di tempi migliori (sfaldamento del centro sinistra e meno peso dei cinquestelle in prospettiva di nuove elezioni
    europee e amministrative del 2019).
    questo è il mio punto di vista, che può essere smentito .

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    13 Dicembre 2018 Giannetto Reply
  2. Bene Anna e Davide, ma se permettete un consiglio, non prendetevela troppo coi padri separati come avete fatto con gli Incel, ché rischiate di fare incazzare anche loro.

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    13 Dicembre 2018 Forum Coscienza Maschile Reply
    • Carissimo, noi diciamo ciò che riteniamo sia giusto dire. E usiamo poca vaselina perché il momento è grave e non c’è tempo di ungere. L’obiettivo è smuovere e mobilitare, non offendere gratuitamente, e questo vale per i papà come per gli Incel ed altri. Se poi qualcuno invece di incazzarsi col sistema preferisce incazzarsi con noi (che è più facile), pazienza. Siamo qui non per raccogliere allori e successi, ma per fare i grilli parlanti. Come tali, sappiamo di essere destinati a prendere scarpate dai Pinocchi (detto con sincero affetto).

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      13 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
      • Detto con altrettanto affetto, credo che qui a fare le veci del Grillo Parlante sia io.
        Del resto hai già delineato il possibile esito di questa strategia:
        “Come tali, sappiamo di essere destinati a prendere scarpate”: dai padri separati, che sono quelli che sul campo fanno di più da molto prima di tutti noi, e mi pare che, come minimo, stiano ignorando queste benevole esortazioni.
        Per far valere i nostri diritti meglio unire che dividere.

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        14 Dicembre 2018 Forum Coscienza Maschile Reply
      • Sia chiaro che non sono i contenuti in discussione ma i toni, che ritengo poco efficaci fino a prova contraria.

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        14 Dicembre 2018 Forum Coscienza Maschile Reply
  3. I 400 euro sono ovviamente un insulto, specie se consideriamo che è ovvio che è un trucchetto per “compensare” la mancata attuazione del DDL Pillon.
    Resta però chiaro il fatto che l’unico partito che considera l’esistenza dei padri separati e cerca di imbonirli/truffarli è la Lega: purtroppo è un grosso passo avanti rispetto a M5S, PD, Forza Italia.
    Trovo semmai più preoccupante, molto di più, la presenza della Bongiorno che il fatto che cerchino di imbonire e fregare i padri separati.

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    12 Dicembre 2018 Eric Lauder Reply
  4. sono d’accordo e l’uscita infelice dei 400 euro ne è una prova. Pure io penso che sia un modo per dare un contentino ai padri separati, affamati dalle separazioni, e allo stesso tempo rassicurare implicitamente le donne che la rifiorma difficilmente vedrà la luce, visto che si propongono soluzioni alternative. Io sono completamente in disaccordo con la “paghetta” dei 400 euro, in quanto la mia battaglia non è economica, non solo e non principalmente, ma è voler garantire a mia figlia il diritto di avere un padre presente nella sua vita e non un visitatore. Inoltre è un’umiliazione per chi lavora e ha un reddito ricevere un sovvenzionamento dallo stato, quasi fatto passare per una sorta di concessione caitatevole, quando basterebbe che lo stesso stato lasciasse ai padri il loro denaro e la possibilità di poterli spendere direttamente ai propri figli.
    Se Salvini vuole fare veramente la cosa giusta, approvi il ddl 735 e contestualmente dia tale aiuto economico a tutte le madri senza reddito adeguato di poter mantenere in maniera diretta i propri figli, nei tempi di spettanza, senza assegno da parte dell’altro coniuge

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    12 Dicembre 2018 Giovanni Reply
    • purtroppo temo anch’io che stiano facendo i furbi, tra l’altro si parla di termine delle audizioni informali a marzo 2019, stranamente dopo aver fatto le regionale e subito prima delle europee, quindi in tempo per avere i voti dei padri separati ridotti alla canna del gas ( per le europee, per le regionale basta stare fermi e raccogliere i disastri che sta facendo il pd )

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      12 Dicembre 2018 giuseppe Reply
      • Il contentino di marzo sarà che il testo viene licenziato dalla commissione. Il che significa che ha fatto il 5% del suo percorso parlamentare ma tutti esulteranno e ci cascheranno votando Lega alle europee. Per la Lega sarà un trionfo, farà cadere governo e parlamento per andare ad elezioni e governare da sola con Salvini premier. E cadrà anche il DDL 735. I papà saranno usati, cornuti e mazziati, come sempre.

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        12 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
        • purtroppo non posso fare altro che concordare con te, davide!

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          12 Dicembre 2018 giuseppe Reply
          • ma che il ddl sia fermo e resterà tale non c’è dubbio. Il Sen. Pillon, sulla sua pagina facebook, non ne parla quasi più nonostante tutti i visitatori della pagina siano persone prettamente interessate al ddl. Inoltre, un giorno sì e pure l’altro non mancano sparate a zero sul ddl di esponenti 5S, come Spadafora, senza che la lega prenda alcuna posizione.

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            12 Dicembre 2018 Giovanni Reply
        • Sono assolutamente d’accordo con la sua analisi. Tuttavia, paradossalmente, credo che quanto da Lei prospettato sia l’unica via per poter sperare un giorno non troppo lontano di veder approvata una riforma più equilibrata dell’affido condiviso. Oggi, seppur in parte per fini elettorali, la Lega è l’unico partito che ha formulato una proposta che limita concreatamente la discrezionalità del giudice, che è il vero problema, essendosi da tempo tratumata in arbitrarietà (vedi ultima sentenza della Cassazione). Se dovesse avere i voti per governare da sola, su un programma che prevede la riforma dell’affido condiviso, una volta al governo non avrebbe più alibi per non fare (e in tempi rapidi) la riforma. E’ vero che Salvini vuole prendere 2 piccioni con una fava: voti dei papà separati e allo stesso tempo non scontentare troppo, ma in quest’ultimo caso lui punta più a non spaventare un elattorato moderato, non certo appartenente alla galassia che ruota intorno a centri antiviolenza e ad altre associazioni analoghe che sono apertamente schierate a sinistra, per ovvie ragioni.
          Concludendo, una cosa è certa: finquando al governo ci saranno forze di sinistra, oggi rappresentata dall’ala dei 5S che fa riferimento a Fico e co, questa riforma non vedrà mai la luce e lo dice uno che ha sempre votato a sinistra.

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          12 Dicembre 2018 Giovanni Reply
        • E una volta affondato il DDL 735, questo fatto potrà essere sbandierato come vittoria verso “il tentativo di rigurgito maschilista” dal mondo femminista.
          Un bel capolavoro politico, non c’è che dire.
          Fuori dalla logica del “patto” (costruirsi da sé un peso politico) non c’è speranza d’incidere sul piano parlamentare.

          Ora la speranza è quella di capitalizzare quel che si può dalla sconfitta (ormai) certa.
          Perché a volte, se si è capaci, le sconfitte sono più importanti delle vittorie.

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          12 Dicembre 2018 pier luigi Reply
          • Esatto, questo è lo spirito.

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            12 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
          • E’ un lavoro che richiede tantissimo tempo, noi personalmente non ne godremo alcun frutto, sarà una vittoria se le leggi saranno cambiate a sufficienza per i nostri figli: ci può stare, chi oggi ha un figlio tra i 10 e i 20 anni lo vederà entrare in “zona separazione” (dalla coabitazione, dubito fortemente che si sposi, almeno nel caso del mio) tra una ventina d’anni. Forse per il 2035-2040 le cose saranno effettivamente cambiate – complice anche un crollo totale dei matrimoni.
            La mia idea è che il contratto di matrimonio sarà lasciato andare, non verrà mai riformato, e secondo le proiezioni verso il 2035 dovrebbe essere cosa molto rara. La vera battaglia è quindi sulla convivenza: le femministe proveranno a parificarla totalmente al matrimonio, ma secondo me sarà possibile limitare moltissimo i danni e forse piazzare un paio di buoni colpi.

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            13 Dicembre 2018 Eric Lauder Reply
        • Non può governare da sola, è quasi impossibile che passi il 40%, è già piuttosto difficile che arrivi oltre il 35%.

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          12 Dicembre 2018 Eric Lauder Reply
          • Vero, ma raccatterà la maggioranza alleandosi con FdI e/o quel che resta di FI.

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            13 Dicembre 2018 Davide Stasi Reply
  5. https://www.money.it/elezioni-regionali-Sardegna-2019-risultati-candidati-sondaggi

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    12 Dicembre 2018 Giannetto Reply
  6. d’accordo per il Patto Civico, senza colori e senza bandiera, per una riforma del diritto di famiglia equa e che
    faccia cessare le posizioni di privilegio caratterizzate da indebita locupletazione.
    Sarebbe buona cosa iniziare ad eliminare la norma che prevede un 40% del TFR a favore della divorziata
    titolare di assegno (non esiste l’ipotesi contraria di uomini divorziati titolari di assegni), non passata a nuove
    nozze e nella delicata fase della messa in quiescenza.
    Dopo una vita di lavoro, con tagli enormi dovuti alla presenza di figli, un uomo deve versare questo PRELIEVO
    forzoso ad un individuo col quale ha tagliato ogni ponte da decenni : 40% cioè quasi la metà del TFR.
    chi è disposto a votare contro questa norma illegittima e incostituzionale?

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    12 Dicembre 2018 Giannetto Reply
  7. Quello che scrivi è in accordo sempre con quello che penso da decenni.

    Aggiungo le parole che mi furono dette anni fa, durante un meeting ad Acireale che trattava tematiche economiche, da un giornalista/intellettuale.

    “Gli Italiani, partendo dall’antica, Roma sono “CLIENTES” , per finire nella Repubblica con: Francia o Spagna purchè si magna”.

    Discorso che andrebbe ampliato, ma il succo è uno…hanno bisogno del leader da seguire da adorare nonostante questi, li tradisca

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    12 Dicembre 2018 Seby Russo Reply
  8. purtroppo temo che davide abbia ragione, probabilmente sbloccheranno qualcosa tra marzo ed aprile per avere i nostri voti a maggio alle europee

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    12 Dicembre 2018 giuseppe Reply
    • ciao…ci metterei anche questo appuntamento elettorale che è tra due mesi scarsi,
      con qualche implicazione. Il pd è da 5 anni al governo della regione (facile prevedere un suo disastroso
      crollo, nell’isola si parla di un pd all’ 8 %)
      e ora controlla le città, Sassari Cagliari Oristano; Olbia è in mano a forza Italia.
      Decisive -a questo punto- la lega, che si allea con il psd’az (come già avvenuto alle Politiche)
      e anche la galassia indipendentista (partito dei sardi, Autodeterminazione, eccetera eccetera) che potrebbero
      raschiare qualche seggio nel consiglio di via Roma.

      E’ un buon test….

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      12 Dicembre 2018 Giannetto Reply
      • si, adesso che mi ci fai pensare è vero… stessa situazione in basilicata ( a dire la verità, in lucania, c’è stato anche l’intervento della magistratura ), secondo me stanno utilizzeranno le regionali come banco di prova per le europee, nelle quali si giocheranno il contentino per i padri separati, eventualmente quello di quota cento e l’autonomia del veneto, per stravincere le europee ( non dimentichiamoci che sono elezioni a carattere nazionale e quindi dovrebbero dar diritto a rimborsi elettorali, se non è cambiata la normativa )

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        12 Dicembre 2018 giuseppe Reply

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