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[Da messaggio privato]
Ho 24 anni. Per un anno ho avuto una relazione con una donna di 40, sposata, con figli. Credevo che in una situazione così non avesse grilli per la testa e volesse solo divertirsi. Penso che sapeva che era un rapporto senza particolare futuro. Invece dopo un anno comincia a parlarmi di amore, di stare insieme, che non ama più suo marito, non ci fa sesso da anni e quelle cose lì, a cui ovviamente non credo (dicono tutte così…). Capisco dove vuole arrivare e cerco di farla ragionare. Lei insiste sempre di più, mi fa paura perché mi sembra davvero disposta a sfasciare tutto. Allora le parlo e le dico che voglio interrompere la relazione. Lei impazzisce, mi bombarda di messaggi, avrei potuto denunciarla io per stalking, ma non mi è passato nemmeno per la mente, ho capito che non c’era tutta di testa, che aveva perso il cervello, che era frustrata, per essere disponibile a sfasciare la sua famiglia.
All’inizio e per mesi le rispondo in modo gentile, comprensivo, cerco di consolarla. Dopo un po’ mi stufo, anche perché mi insulta di continuo, e comincio a darle dei tagli e a rispondere per le rime. Poi finalmente sparisce. Poco dopo mi convocano i Carabinieri e mi notificano una denuncia per stalking. Mi ha denunciato lei, non so come né perché. Mi dicono perché le ho mandato troppi messaggi ed è andata in ansia, vorrei discutere la cosa, faccio vedere il cellulare dove è lei che mi messaggia e mi chiama di continuo, ma non c’è niente da fare, la denuncia è partita e ora sono fatti miei.