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La violenza domestica e le verità nascoste (ma rivelate dalla ricerca)

26 Marzo 201926 Marzo 2019
7

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Comments (7)

  1. Complimenti Davide per l’interessante articolo.
    Sono anni che anche io denuncio la sostanza dell’articolo che hai pubblicato. Il motivo dei numerosi femminicidi nasce proprio da questa problematica perfettamente illustrata dai due studiosi, John e Elizabeth –
    La cosa sconcertante sta nel fatto che tanti cittadini italiani, di ogni categoria, magistrati inclusi, ne hanno già una chiara percezione, ma nessuno, tranne pochi, manifesta sdegno e protesta. Tutti zitti a 90° …… e ampio spazio a quei faziosi e opportunisti dei media che con la loro disinformazione martellante ne hanno fatto un business.
    Purtroppo il fenomeno è dilagante, perché un certo tipo di donne è facilmente influenzabile da terze persone che le esaltano e le istigano a praticare la violenza contro il proprio compagno.
    Queste, purtroppo si sentono anche forti e protette da un sistema amministrativo che, indirettamente, le incoraggia in certe pratiche.
    Poi se a questo aggiungiamo anche tutto quell’enorme giro di interessi, di affari e di particelle, la perverzione di tale pratica inevitabilmente produce gli effetti che oggi riscontriamo sulla cronaca.
    È un grosso guaio perché, oltre agli interessi schifosissimi che orbitano intorno a tale disgrazia, si sta innescando una forte e radicalizzata convinzione che sia l’uomo la causa di tale male.
    Trasmissioni televisive come quella di “amore criminale” ne sono la riprova: faziosità a volontà, riproduzione dei fatti mediante fiction totalmente distorte e orientate all’opposto di quello che è accaduto realmente.
    Questi media continuano a lanciare dei messaggi falsi e forvianti, facendo apparire le donne, tutte, come povere vittime; pecorelle smarrite, creature inermi di fronte ad un patriarcato sempre e comunque violento fino alla morte !!
    Nonostante sia una teoria folle, che non sta in piedi in nessun modo, il lavaggio del cervello continua mediante le “sponsorizzazioni” del PD e affiliati.
    Io credo che l’unico modo per stroncare questa tendenza è quello di ottenere più visibilità e più ascolto da parte di persone competenti e consapevoli del problema, scevri da interessi di lobby.
    A questi va dato ampio spazio, a più riprese, senza interferenze e opinioni personali da parte del conduttore di turno.
    Inoltre bisognerebbe ottenere altrettanto spazio per organizzare programmi televisivi che narrano “l’amore criminale” con obiettività.
    Quindi, l’accesso ad altrettante fiction in cui si possa toccare con mano l’origine del crimine e della violenza domestica perpetrata dalle donne che poi sfocia nel disastro finale.
    Inoltre credo che sia opportuno obbligare la magistratura affinché prenda in esame i motivi che hanno generato l’attrito di coppia; una magistratura che, seduta stante, condanni pesantemente le finte denunce;
    una magistratura che nell’ambito di una separazione possa prendere in esame anche l’aspetto doloso di coloro che hanno istigato e mal suggerito la querelante.
    Quindi, radiazione dall’albo di certi personaggi indegni, sanzioni pesantissime contro eventuali professionisti divario genere attori principali e secondari, e carcere duro per quei parenti/ amici che si sono prestati a manipolazioni e abusi di vario genere.
    Solo se accadrà questo certe fantasie criminose cesseranno di esistere.
    Qualche giorno fa su Radio 1 ho intercettato un dibattito sul nuovo disegno di legge Pillon e, naturalmente, ospite c’era quella ……. della Bonino.
    Ho chiesto e ottenuto la possibilità di intervenire telefonicamente per ribattere le nefandezze ascoltate in radio, ma quando la cronista ha capito che la mia replica era eccessivamente chiara ed estremamente contraddittoria al nazi-femminismo della Bonino, il mio intervento è stato interrotto bruscamente, quindi è durato circa 12 secondi !!
    Questo è il muro di gomma che ci troviamo di fronte.
    Ciao a presto
    Alessandro de Curtis.

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    26 Marzo 2019 Alessandro de Curtis Reply
    • Caro Alessandro, leggo sempre con interesse i tuoi commenti articolati e argomentati. Permettimi però di farti notare che il tuo modo di esprimerti più volte si presta all’accusa di voler “giustificare” i cosiddetti “femminicidi”. Si tratta, eventualmente, di un punto di vista rispettabile, in quanto argomentato, ma che questo blog non sposa né sposerà mai. Non c’è forma di omicidio, ad eccezione forse di quello commesso per pura autodifesa, che possa trovare alcuna forma di giustificazione. Può essere contestualizzato, spiegato, compreso, ma giustificato no, mai. Ti invito dunque (per te, non per me o per il blog…) a prestare attenzione nell’esprimere i tuoi punti di vista sul tema. Sempre che davvero tu non voglia “giustificare” i cosiddetti “femminicidi”. Nel qual caso: liberissimo di farlo, ma ribadisco che io personalmente e il mio blog non aderiamo a questo tipo di idea.

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      27 Marzo 2019 Davide Stasi Reply
  2. vado off ma segnalo questo articoletto bello corposo [link eliminato] NdA non regalo click a chi scrive cazzate. E non dovresti farlo nemmeno tu.

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    26 Marzo 2019 Anonimo Reply
  3. Bella la ricerca, ma devo fare l’avvocato del diavolo.
    Guardandola, per impaginazione, mancanza di bibliografia coerente, ecc, non sembra tanto una ricerca peer-review, quanto una semplice collazione di altre ricerche. Il fatto, poi, che in fondo ci sia il logo di una associazione per la difesa della violenza sugli uomini, non depone per la terzietà della ricerca stessa.
    Se vogliamo ribattere a ricerche farlocche, bisogna farlo nella maniera giusta: riviste referate e peer-review

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    26 Marzo 2019 bob Reply
    • Vero. Il link che ho messo però riporta a una mera presentazione in powerpoint, che non è la ricerca, ma la sua presentazione. La ricerca vera e propria è reperibile, ma solo a pagamento…

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      26 Marzo 2019 Davide Stasi Reply
      • Immaginavo fosse a pagamento.
        Proverò a vedere se l’abstract è decente.

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        26 Marzo 2019 bob Reply
  4. Monumentale. Grazie Davide

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    26 Marzo 2019 Dario Reply

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