Ho denunciato la presenza di manifesti d’odio sessista a Roma e ne ho chiesto la rimozione al Sindaco Virginia Raggi, ricevendo la risposta negativa che ho pubblicato ieri. A seguito del diniego, ho chiesto se qualche avvocato volesse prestarsi pro bono per valutare azioni legali. Un noto legale ha dato la sua disponibilità ed è possibile procedere in sede civile contro la Regione Lazio, promotrice dell’iniziativa, secondo i termini qui di seguito:
- deve esserci qualcuno, tra i danneggiati, residente a Roma, più ogni altro privato cittadino, uomo o donna, ovunque risieda, che si sia sentito oltraggiato dai manifesti;
- associazioni che ritenessero i propri associati oltraggiati dai manifesti possono unirsi alla denuncia;
- la denuncia verrà presentata al Foro di Roma con richiesta di azione inibitoria (rimozione dei manifesti dalle strade e dal web) e risarcitoria (richiesta danni);
- il legale opererà pro bono, godrà delle spese legali solo se gli saranno liquidate dal giudice;
- ci sono costi vivi da sostenere in ogni caso (notifiche, apertura la causa ordinaria, apertura causa cautelare urgente) ammontanti a 1.200 euro. La mia proposta è dividerseli tra tutti i partecipanti alla causa, in parti uguali. Dunque più si è, meno si deve versare;
- c’è la possibilità di vincere la causa: nel caso si avrà la rimozione dei manifesti e una cifra, stabilita dal giudice, per risarcire chi ha presentato la denuncia. Nel caso, la mia proposta, restituita a tutti la cifra versata per la copertura dei costi vivi, è di utilizzare parte del risarcimento come capitale di base di una nuova associazione nazionale per la difesa degli uomini, cui i partecipanti alla causa verranno automaticamente ammessi come associati fondatori;
- c’è anche la possibilità di soccombere in giudizio, un rischio che c’è in ogni causa; nel caso ci saranno da pagare i costi processuali per un massimo tabellare di 5.000 euro (ma solo se la causa finisce in modo veramente disastroso…). Anche in questo caso il costo verrà suddiviso tra tutti i partecipanti, dunque più si è, meno si paga.
Queste sono le condizioni e le possibilità per compiere un atto concreto e rivoluzionario che contribuisca a scardinare la narrazione tossica che ha avvelenato il clima delle relazioni nel nostro paese per TROPPO tempo.
Rispondi