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Media e movimento LGBT: per manipolare spesso basta solo omettere

6 Agosto 20196 Agosto 2019
16

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Comments (16)

  1. La Grigorieva aveva anche protestato contro l’annessione russa della Crimea: di fatto era una traditrice del suo paese.

    Domanda: ma in Russia è vietata SOLO la propaganda LGBT verso I MINORI o TUTTA la propaganda LGBT?
    Non è una differenza da poco perché la prima misura sarebbe buonsenso mentre la seconda si presterebbe ovviamente ad abusi anzi sarebbe principalmente utilizzata per abusi (e non avrebbe senso, perché non è che puoi “confondere sessualmente” gente di 25, 30, 40 anni semplicemente “facendo propaganda”).

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    6 Agosto 2019 ericlauder Reply
    • Mi risulta solo verso i minori, dal 2013.

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      6 Agosto 2019 Davide Stasi Reply
      • Se è limitata ad evitare propaganda verso i minori è cosa di buonsenso, come detto: i ragazzini sono in fase di sviluppo caotico ed è ovviamente necessario evitare di confonderli ulteriormente.
        In effetti anche l’educazione sessuale a scuola è una cosa delicata: ogni ragazzo ha i suoi tempi, non ci può essere un tempo per imparare stabilito per tutti dal ministero – infatti il metodo migliore è rispondere alle domande che fanno solo quando loro le fanno spontaneamente, appunto senza introdurre cose verso le quali non hanno mostrato interesse.

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        7 Agosto 2019 ericlauder Reply
    • In verità pa propaganda antigay in russia si serve della giustifica dei bambini per aumentare la persecuzione ai danni dei gay soprattutto uomini.
      Ci sono varie associazioni sparse per tutte la Russia che adescano torturano umiliano e spesso uccidono i gay., famosi i video di video.interviste dove omofobi russi intervistano con domande umilianti le vittime , a volte li rasano , a volte lif anno bere il piscio e mangiare le feci , a volte tagliano li cavano gli occhi . . . un po’ di tutto !
      Ma c’è la contraddizione che le lesbiche russe sono libere di baciarsi in pubblico mentre i maschi non e’ consentito nemmeno viverlo di nascosto.
      C’è un prank che dimostra che due belle lesbiche russe non hanno nessun problema a limonarsi LINONARSI EH ! Mnetre due uomini vengono fortemente osteggiati dalla gente solo se camminano per mano CAMMINANO PER MANO EH !

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      6 Agosto 2019 Anonimo Reply
      • A parte che due russe che limonano possono tranquillamente essere equiparate a un’opera d’arte (battuta!), quello che citi è possibile, ma non c’è nulla di stabilito per legge. Il governo non opprime i gay. C’è un sentimento ostile nella comunità russa, questo sì, ma non è ordito dalle istituzioni o dalle leggi.
        Quanto alla tutela dei minori, non è una “giustifica”, come la chiami tu, ma un sacrosanto dovere. A cui la Russia ottempera decisamente meglio di noi.

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        6 Agosto 2019 Davide Stasi Reply
        • per curiosità, sai per caso se il governo russo ha adottato il governo russo per contrastare sul piano legale e culturale questo sentimento ostile (e che può sfociare in atti violenti) verso le persone omosessuali?
          Sai se ci sono campagne pubbliche contro l’omofobia (o almeno contro le sue derive violente)? Ci sono aggravanti per chi picchia o uccide qualcuno spinto dall’ostilità anti-gay?

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          7 Agosto 2019 Paolo Reply
          • Mi sono un po’ informato prima di risponderti, chiedendo a un po’ di persone di nazionalità russa.
            La risposta è no: in Russia non esistono politiche o leggi che si occupino di reprimere “sentimenti che possono sfociare in atti violenti”. Al netto della corruzione della Polizia e della Magistratura (elemento presente un po’ ovunque, non solo in Russia), i reati vengono perseguiti in sé e per sé, non c’è alcun riconoscimento di aggravante per elementi personali e privati o naturali (colore della pelle, orientamento sessuale, appartenenza religiosa) in cui si riconosca questa o quella minoranza. Pur avendo un’origine etnica diversa, in Russia tengono duro sui principi basilari del diritto costruiti a partire dal diritto romano, dunque non creano corsie preferenziali o speciali per questa o quella categoria: là la legge è uguale per tutti. Un uomo o una donna uccisi restano persone uccise, non sono più morte o meno morte a seconda di ciò che preferivano fare in camera da letto o del dio che preferivano pregare, o dal movente che ha spinto l’assassino o il violento ad agire. Costui viene processato e, nel caso, condannato per omicidio (volontario, premeditato, preterintenzionale, colposo, eccetera) o violenze, punto e stop.
            Insieme a ciò, è vero ciò che è stato detto da altri sull’idiosincrasia russa, dal lato socio-culturale, per i maschi omosessuali e la tolleranza per le donne lesbiche o per la bisessualità in generale. Eric Lauder ha dato una spiegazione molto esaustiva dei motivi alla base di questa percezione diffusa (sebbene non definirei, come ha fatto lui, la popolazione russa maschile come “guerriera”, ma come “virile”). Una percezione che governo e leggi, nel rispetto del sentire popolare, tutelano, negando appunto i permessi a carnevalate inutili e invasive come il gaypride. Ciò non significa che l’anti-omosessualismo venga promosso o incentivato dal lato istituzionale, nemmeno attraverso l’omissione di misure di contrasto. Come detto, in Russia la sessualità è un fatto privato (come la religione e altri aspetti), che non ha e non deve avere alcuna influenza sul modo di essere “cittadino”. Il ragionamento è semplice: non vuoi ingenerare atti ostili? Evita di esibire le tue preferenze sessuali, anche perché non c’è alcuna necessità di sbandierare un lato privato della tua vita, ancor più se esso rischia di infastidire la maggioranza delle persone. E il Governo NON ha il diritto di intervenire per manipolare il sentire della maggioranza delle persone al solo scopo di consentire a una minoranza di poter esibire liberamente e pubblicamente un lato privato della propria vita. L’unico caso in cui il Governo interviene, e pure duramente, è se si prova a sessualizzare i minori, ancor più verso pratiche omosessuali.
            Che questo alimenti l’intolleranza e l’estremismo violento è tutto da dimostrare. Posto che gli estremismi esistono ovunque e di ogni tipo, dagli antiabortisti USA che prendono a fucilate i medici abortisti, ai tifosi italiani che accoltellano i tifosi della squadra avversaria, passando per tutti gli estremismi religiosi reperibili più o meno in ogni parte del mondo. Difficile pensare che un governo debba inseguire la tutela di minoranze prese di mira da altre minoranze in eventi estremi e molto rari. Bisognerebbe individuare tutte le casistiche e stabilire un ordine di priorità (le violenze con movente razziale sono di più o di meno, più gravi o meno gravi di quelle con movente religioso, sessuale, eccetera? Roba da uscirci matti…).
            In Russia non ci si infila in quel genere di ginepraio dove il mondo occidentale sta annegando. Difficile, da questo punto di vista, dissentire con questo suo approccio istituzionale laico.
            Ma si tratta di un fatto meramente socio-culturale di una terra da sempre molto sospettosa rispetto agli stream imposti a livello internazionale dagli USA e dai suoi agenti (ONU eccetera). Alcuni di noi guardano con orrore al loro approccio laico, così come loro guardano con orrore il nostro così emotivamente attivato. Nessuno dei due (pur pensandolo) ha diritto di dire che il proprio sistema è migliore dell’altro. Posto che su questo io personalmente sottoscrivo mille volte l’impostazione russa.
            Che però, sempre per sottolineare le differenze, non sottoscriverei dal lato delle politiche separative. Là è la norma che i figli li tenga la madre dopo la separazione. E’ una prassi che non si mette nemmeno in discussione. Nella stragrande maggioranza dei casi l’uomo russo non ha alcuna remora al disimpegno rispetto alla prole generata con una donna da cui si separa. Assieme a questo, la prassi ampiamente accettata a livello socio-culturale impone ai padri di passare alle ex compagne (salvo eccezioni) un mantenimento in termini economici che va dal niente al poco (il corrispondente di 100/150 euro mensili a prescindere dal numero di figli), senza alcuna conseguenza pratica se smette di versare il denaro. Questo perché in media in Russia le donne si danno da fare, e pure di brutto, perseguendo carriere importanti fin dalla scelta degli studi. Là è molto frequente incontrare donne arrivate al top management o a costruirsi carriere professionali poderose. Di nuovo, in questo caso, la Russia guarda a battaglie come quelle dei padri separati da noi come un assurdo logico.
            Culture, società, tradizioni diverse, la nostra e la loro. E nessuno può permettersi di stabilire chi è meglio e chi è peggio. Perché nel caso bisognerebbe, per non essere ipocriti, partire da ben altre aree geografiche, quelle islamiche in primis, dove l’omosessualità maschile è un vero e proprio reato sanzionato per legge.

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            7 Agosto 2019 Davide Stasi Reply
            • grazie per l’esauriente risposta, Davide

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              7 Agosto 2019 Paolo Reply
              • Se il commento è meritevole, io rispondo.
                Mica come le tue amiche che ti danno dello “stalker” 😉

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                7 Agosto 2019 Davide Stasi Reply
        • Mi avete fatto ricordare il bacio lesbico delle Tatu (russe)… 😀

          t.A.T.u. – All The Things She Said

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          7 Agosto 2019 Blu Reply
          • Ripeto (sempre per battuta, ma non troppo): due classiche bellezze russe che amoreggiano è un’immagine che straborda facilmente nel sublime estetico.

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            7 Agosto 2019 Davide Stasi Reply
            • Sì sì sono d’accordo…

              La polemica che investì il gruppo russo leggo da Wikipedia non fu il bacio tra le due ragazze (appunto neanche in patria, dove erano famosissime e non certo perseguitate) ma contro il produttore per come aveva creato il duo, polemica che partì sembra dal Regno Unito, dicono si fosse ispirato per la loro immagine ai porno con minorenni.

              https://it.wikipedia.org/wiki/T.A.T.u.#Abilit%C3%A0_artistica_e_polemiche

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              7 Agosto 2019 Blu Reply
      • Il doppio standard è normalissimo: uno studio dell’università di Nicosia ha dimostrato che la pratica del lesbismo si è sviluppata allo scopo di eccitare gli uomini – quando la gente per strada vede due lesbiche la maggior parte degli uomini si eccita e la maggior parte delle donne pensa “due concorrenti in meno”.
        Due uomini invece è diverso: vengono visti come dei vigliacchi che vengono meno al loro dovere, che è di competere con altri uomini per poter accedere alle femmine (compito relativamente difficile per un uomo: abbiamo la metà di antenati maschi rispetto agli antenati femmine perché gli uomini hanno la metà di probabilità di riprodursi rispetto alle femmine).

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        7 Agosto 2019 ericlauder Reply
      • Ah, dimenticavo: il “patriarcato” non c’entra un tubo con i doppi standard – la persecuzione dei gay e la tolleranza delle lesbiche avviene in particolare nelle società dove è richiesto agli uomini di essere guerrieri valenti – i russi sono un po’ militaristi, ma succedeva anche nel matriarcato irochese (indiani d’america). Proprio perché essere gay equivale a non fare il proprio dovere, a essere vigliacchi.
        E’ anche la ragione per cui un bisessuale maschio se si fa regolarmente delle donne e ha pure figli non viene perseguitato neanche nei paesi islamici: basta che risponda che aveva voglia di farlo e non aveva una donna sottomano, magari aggiungendo che voleva rispettare le donne del posto, e lo lasciano andare subito.

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        7 Agosto 2019 ericlauder Reply
        • Agli antichi Romani (per non parlare degli Spartani) era richiesto di essere guerrieri valenti ma non mi risulta che i rapporti sessuali tra maschi fossero impediti anche se a Roma erano socialmente disprezzati gli omosessuali “passivi”

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          7 Agosto 2019 Paolo Reply
          • Era loro richiesto anche di avere dei discendenti, per elevarsi socialmente: quindi dovevano andare con delle donne e metterle incinte, e pure non essere passivi. Che è esattamente quello che ho detto io.
            Ovunque gli omosessuali passivi sono socialmente disprezzati, succede anche oggi in sudamerica: li paragonano ai gatti che non prendono i topi. Guarda caso.
            Unica eccezione la Grecia, ma è una finta eccezione: il disprezzo non c’era semplicemente perché la parte passiva erano 15enni ovvero giovani, inesperti, quindi giustificati.

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            7 Agosto 2019 ericlauder Reply

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