9 Maggio 2025
STALKER SARAI TU STALKER SARAI TU
  • Home
  • L’indagine sulla violenza verso l’uomo (2018)
  • Video
  • Categorie
    • #MeToo
    • Aborto e diritti riproduttivi
    • Affarismo rosa
    • Alessio Deluca
    • Analisi art. 612 bis
    • Anna Poli
    • Autore ospite
    • Censura
    • Centri Antiviolenza
    • Cultura
    • Da messaggio privato
    • Davide Stasi
    • DDL Pillon
    • Divario salariale
    • Domenico Schiafalà
    • Doppio standard
    • Estero
    • Fabio Nestola
    • False accuse
    • Femminicidio
    • G. Tarantini
    • Gender, LGBT, ecc.
    • Giacinto Lombardi
    • Giorgio Russo
    • Giuseppe Augello
    • Gli abusi della legge anti-stalking
    • Iniziative
    • La faziosità dei media
    • Minori
    • Mistificazioni
    • Paternità
    • Pedofilia
    • Politica
    • Privilegi
    • Propaganda
    • Redazione
    • Relazioni
    • Ro$a No$tra
    • Santiago Gascó Altaba
    • Sentenze della Cassazione
    • Separazioni e affidi
    • Sessismo
    • Statistiche
    • Uomini
    • Violenza

Quel femminismo bislacco basato sull’orale

23 Gennaio 201910 Marzo 2019
16

Questo blog ha interrotto le pubblicazioni il 14/09/2020, dopo 4 anni di attività.

Le sue tematiche sono ora sviluppate da una nuova piattaforma:

LA FIONDA

https://www.lafionda.com

 

L’acceso agli articoli è consentito soltanto con password.


Stampa o condividi

  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Telegram
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra) Pinterest

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Comments (16)

  1. Il grande bluff ! Sarebbe sufficiente farsi un giro su YouTube per vedere il video integrale e rendersi conto che se provocazione c’è stata è quella messa in atto dall’idiota col tamburello che (lui si) si è avvicinato a mo’ di sfida a un gruppo di ragazzini in gita scolastica. Provocazione Vs non reazione, un fatterello da niente trasformato in una questione oppressori Vs oppressi.
    E torniamo sempre lì, al pensiero dominante newProgres sinistrorso, al Marxismo culturale.
    Ah si, ecco, mancava la sfigata della StandUpComedy più becera, la Luttazzi made in USA, cioè una fallita che al contrario di Luttazzi (immensamente sputtanato) non sa neanche copiare, quindi si butta via offrendo prestazioni sessuali in nome del #MeToo più tossico.
    Fa pari con una demente spagnola (madre mia, come sono messi male in Iberia), pessima comica-satirica, che si brucia alla sua prima apparizione in una tv presentandosi con una T-Shirt controMachista e fa un comizio sulle quote rosa nella StandUpComedy in Spagna.
    A me sta sulle palle Montanini, ma Velia Lalli mi piace e dubito che si renderebbe così ridicola per il semplice motivo che ha talento, non ha bisogno di iscriversi al WWF-emminista per garantirsi serate e guadagni.

    Caricamento...
    24 Gennaio 2019 Io No Reply
  2. Non me ne fotte della femminista, ma il cazzotto al bimbominkia che sorride agli indiani reduci glielo avrei dato io. Qui non è questione di politicamente corretto, qui è questione di rispetto per persone ignobilmente massacrate nel giro di quattro secoli e che nonostante tutto hanno dato la loro vita o i migliori anni per una nazione matrigna e irriconoscente. Massimo rispetto per i Nativi americani.

    Caricamento...
    23 Gennaio 2019 Marco S_P Reply
    • Sono d’accordo solo con il rispetto per i Nativi americani. Sul resto assolutamente no.

      Caricamento...
      23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
      • Senza arrivare al cazzotto, al ragazzo gli si fa capire che quegli uomini, al di là dei diritti calpestati dai conquistatori, hanno lottato per il Paese e che meritano considerazione.

        Caricamento...
        23 Gennaio 2019 Marco S_P Reply
  3. a me risulta che Sarah Beattie sia un’attrice (wikipedia la definisce anche “internet comedian”, insomma una che fa ridere sul web per mestiere) non so se si è mai definita “femminista radicale”, ma le femministe radicali che conosco io si chiamano Carla Lonzi, Andrea Dworkin, Catherine MacKinnon; intellettuali di cui francamente non condivido alcuni contenuti o li trovo quantomeno datati ma che io sappia non hanno mai offerto p.ompini a nessuno in cambio di voti o atti violenti. Ecco, vedi non è che se una tizia più o meno famosa fa una battuta su twitter o durante uno spettacolo questo la arruola nel femminismo radicale (il femminismo radicale è fatto di persone che hanno scritto saggi e libri, discutibili magari, ma libri non twit)

    Caricamento...
    23 Gennaio 2019 ned Reply
    • Nei tweet successivi dice di riconoscersi nel MeToo. E di sicuro repubblicana non è.

      Caricamento...
      23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
    • Nei tweet successivi dice di riconoscersi nel MeToo. E di sicuro repubblicana non è. Senza contare che il massacro del ragazzo è stato dello stesso tenore ovunque (picchiarlo). Non c’è nulla di comico, pink lawyer.

      Caricamento...
      23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
    • Quindi secondo il tuo ragionamento per essere femministe radicali bisogna aver scritto un libro, i milioni di donne nel mondo che non lo hanno fatto ma aderiscono con la loro militanza nei collettivi o semplicemente si riconoscono in quelle posizioni non sono femministe radicali ? Ma ci sei o ci fai ?

      Caricamento...
      23 Gennaio 2019 Marta Reply
      • Ho sbagliato il quote, scusa, la risposta è per Ned

        Caricamento...
        23 Gennaio 2019 Marta Reply
      • La Beattie milita in un colettivo? Non lo sapevo, a dire il vero ignoravo tutto di questa signora prima di leggere l’articolo e cercarla su wikipedia. Io dico solo che, anche se viviamo in una società in cui i comici e i divi dello spettacolo sono diventati opinion leader e in un caso hanno anche fondato un movimento politico ora al governo, faccio ancora fatica a definire “femminista radicale” una attrice comica solo perchè ha votato Hillary e simpatizza per il metoo. Sai, Roberto Benigni ha votato comunista e non ha mai nascosto le sue idee ma a occhio e croce se qualcuno lo definisse “intellettuale comunista” o anche “fanatico del comunismo” riderebbe lui per primo

        Caricamento...
        23 Gennaio 2019 ned Reply
        • La tua ignoranza e il tuo pressapochismo fanno luce, Ned.

          Caricamento...
          23 Gennaio 2019 Davide Stasi Reply
          • Sì lo so, oggi Benigni vota (probabilmente) PD che di comunista non ha più nulla ma credo che sia chiaro cosa intendevo

            Caricamento...
            23 Gennaio 2019 ned Reply
            • L’unica cosa chiara è che sei bravo a manipolare e creare diversivi, quindi mi sono tolta il dubbio. Non ci sei, ci fai.

              Caricamento...
              23 Gennaio 2019 Marta Reply
    • Carla Lonzi sarà protagonista di una prossima puntata di “donne che odiano le donne”: scambierò come al solito “donne” con “uomini” e “clitoride” con “cazzo”, e gente come Roosh o Trump sembreranno pivelli.
      Che intellettuale del clitoride, anzi del cazzo.

      Caricamento...
      23 Gennaio 2019 Eric Lauder Reply
      • ma infatti tutta la storia della “donna clitoridea” contrapposta alla “donna vaginale” la ritengo, a essere generosi, superata (anche perchè il clitoride si può stimolare anche durante la penetrazione).

        Caricamento...
        24 Gennaio 2019 ned Reply
    • Wikipedia ! Se fumi il dado Knorr invece di quello Star forse ce la fai a renderti un troll meno sgradevole.
      Wikipedia ! Muahuahuahua :-)) :-)) :-))

      Caricamento...
      24 Gennaio 2019 Io No Reply

Leave a Reply Cancel Reply

Your email address will not be published.

Tutti gli articoli del blog sono liberi da copyright
%d
    Usiamo i cookies per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito. Se clicchi ok o continui la navigazione, presumeremo che per te non ci siano problemi.Ok