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Quella che si sta chiudendo è stata una settimana di “pesca grossa”. Il conteggio infame, che stava patendo qualche ritardo sui giorni che trascorrevano, ha fatto un balzo in avanti, mettendosi in linea. La cronaca ci ha restituito in un colpo solo otto casi di donne maltrattanti contro anziani o bambini e la settimana si chiude con la media spaventosa di un caso al giorno. Il tutto, superficiale da dire, nel silenzio totale dei media e delle istituzioni. Ma la pesca a strascico della miserabilità ci ha regalato anche un caso standard di false accuse di stalking, estremamente prezioso perché perfettamente esemplare di come l’art. 612 bis del Codice Penale venga sistematicamente strumentalizzato. Questa ricchissima settimana chiude in bellezza con un altro standard perfetto di “stalking”. A Brescia un facoltoso imprenditore si fidanza con una donna, cui concede tutto: gioielli, viaggi, persino una casa e una Porsche. Generoso forse, sicuramente un po’ fesso, certamente non il prototipo di uomo di cui si è parlato stamattina. Dato un dito, si è visto in breve divorare in tutta la sua persona, fino a tornare in sé e a chiudere una relazione che era più in perdita di un investimento in titoli di Stato greci. Lì scatta la molla: la fanciulla inizia a perseguitarlo ferocemente, ignorando anche un ammonimento del Questore, e finendo infine in manette. Perché tanto accanimento a stalkerare il suo ex? Non si rassegnava alla fine della relazione? Era devastata dal dolore per l’abbandono? Difficile da credere. A spingere questo prototipo di donna moderna e liquida al comportamento criminale è stata sicuramente l’indisponibilità a rinunciare alle ricche prebende e ai vantaggi economici di quella relazione. Un movente standard nella gran parte dei casi, che qui si è concretizzato in stalking, in moltissimi altri casi si concretizza in atti di alienazione dei figli o false accuse. E quando capita che qualcuno proponga una riforma delle separazioni, si può concretizzare anche in mobilitazioni e manifestazioni di piazza al grido di “non un euro di meno!”.
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. . . . basta un femminicidio che tutti gli abusi di donne su bambini vengono messi in ultimo piano.
Dipende quanto noi ce ne stiamo. Se opponiamo con forza l’argomento, se usiamo la ragione, col piffero che va in ultimo piano.
Oggi un nuovo femminicdio , ci sarà pane per i denti (metaforicamente) per un paio di settimane.
femminicidio https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/19_febbraio_22/venezia-femminicidio-marghera-ammazza-moglie-chiama-polizia-d81b5c74-3674-11e9-878f-2e8ce3a3b4b1.shtml
Sì, e siamo a 4 in 55 giorni. Le donne maltrattanti di minori e anziani (di cui si è saputo sui media) sono 54. Non dimenticatelo.
https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/nuoro-provincia/2019/02/22/anziana-scagliata-contro-il-muro-con-la-carrozzina-la-vicenda-in-136-839103.html
ci sono anche i processi in corso, non solo le denunce.
Dicono 6 su 10. Poi il delirium post partum. Matriarcato, niente.
https://www.huffingtonpost.it/2019/02/22/figlicidi-una-strage-continua-e-silenziosa-don-di-noto-bambini-cancellati-come-un-file_a_23675631/?utm_hp_ref=it-homepage
E’ già tanto che notizie così escano. L’Huff si sta riposizionando piano piano.