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Mese: <span>Gennaio 2019</span>
Caso Piredda/Pitzalis: in campo nuove perizie
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I mandanti morali del massacro del piccolo Giuseppe
I veri mandanti morali dell'omicidio del piccolo Giuseppe a Cardito sono coloro che hanno impedito a suo padre Felice di proteggerlo. Sono coloro che alimentano e gestiscono un sistema separativo squilibrato e apparati di controllo parassitari e inefficienti.
Essere uomini oggi (se ridanno i figli a Elena Perotti)
Elena Perotti, che ha tentato di uccidere l'ex fidanzato William Pezzulo, recupera la potestà genitoriale. Assurdità di un paese strutturalmente anti-uomo.
Chi mette like, chi fugge e chi ci mette la faccia
Serve una mobilitazione generale e non chiacchiere da social o da convegno per estirpare la narrazione tossica contro uomini e padri.
Manifesti d’odio sessista a Roma: facciamo causa
Si può fare causa alla Regione Lazio per i manifesti di terrorismo sessista presenti a Roma. Ora è il momento di agire. Tutti insieme, uomini e donne per bene, affinché questa falsificazione tossica della realtà finalmente finisca.
Rete delle donne: su per le barricate, giù dalle barricate (e ora chiedete scusa)
Il gioco è sempre più scoperto. La malevolenza e malafede esplode tra le mani dei centri antiviolenza con le false accuse di stupro a Grosseto. Lo sostengono anche gli avvocati penalisti. Ed è dunque il momento di porgere delle scuse.
Virginia Raggi dice no. Per ragioni ridicole e incostituzionali
L'Amministrazione Raggi risponde alla richiesta di rimozione dei manifesti terroristici e sessisti di Telefono Rosa. Un no ridicolo e anticostituzionale.
46 – Il minestrone del lunedì: mala tempora currunt
La consueta raccolta di inizio settimana di articoli seri, tragici e notizie talvolta buffe sulle relazioni uomo-donna, le strumentalizzazioni dei media, i conflitti di genere e le buffonate del femminismo radicale.
La storia di Ermete, eroe ed esempio
Ermete muore di crepacuore poche ore dopo la morte dell'inseparabile moglie. Esiste ancora l'amore, anche se ha radici antiche. Che oggi non esistono quasi più: un sistema privo di anima li ha resi quasi impossibili, ha avvelenato i pozzi del sentimento ammantando tutto di paura e sospetto. Per questo Ermete è un eroe e un esempio che segna la via.
La “mascolinità tossica” smontata con due numeri
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“Come ti ho fatto ti disfo”. Ora è un diritto (ma solo femminile)
Lo stato di New York rende legale l'aborto fino al nono mese di gravidanza, per rispettare le decisioni delle donne. Licenza di uccidere in quanto donna? Uomini e padri in questo non hanno voce in capitolo? Pare proprio di no.
Le imbonitrici dell’antiviolenza
Le professioniste dell'antiviolenza, con i complici nei media, raccontano una realtà virtuale, ma lo fanno con la convinzione dei migliori imbonitori e pataccari. Il tutto per far carriera e battere cassa. Perché solo a questo servono i centri antiviolenza.
L’ONU contro la famiglia patriarcale e sessista nel mondo
L'ONU, attraverso UNODC, diffonde statistiche volutamente confuse sulla violenza verso le donne. Materia di facile debunking per Giuseppe Augello.
Quel femminismo bislacco basato sull’orale
Un ragazzo con un berretto pro-Trump fa scandalo negli USA perché sorride a un nativo americano. Per questo viene massacrato sui social. E una femminista si offre in prima persona pur di ottenere che qualcuno tiri al giovane un pugno in faccia.
Gioco a premi: trova la propaganda
Mentre a Partinico una donna uccideva il marito, il giornale Repubblica pubblica una vignetta oltraggiosa contro gli uomini. Dove sta la propaganda? Il primo quiz a premi di Stalker sarai tu!
La raccolta fondi e l’inserzione (GRAZIE!)
Termina la raccolta fondi per sostenere l'inserzione del blog sui social network italiani. Un grande sforzo comune per la diffusione di un lato della verità costantemente sottaciuto o manipolato.
Uomini carnefici e donne vittime. Una bugia dalle gambe corte
Perché nei media l'uomo è sempre carnefice e la donna sempre vittima? Perché non c'è spazio per una versione più reale dei fatti? Parola di esperti di marketing: tutta questione di business a danno delle donne.
Trecento morti in culla all’anno. E anche per loro la sindrome è servita
Trecento morti in culla all'anno in Italia. E anche per loro c'è una sindrome bell'e pronta per giustificare tutto. Ogni sospetto di infanticidio materno è escluso a prescindere. Ma, visto il trend, non sarebbe il caso di ripensare alla natura di questi numeri spaventosi?