I numeri misurano i fenomeni e dettano l'agenda dei decisori. Si dice che viga un patriarcato oppressivo. La prova è nell'elenco (non esaustivo) dei morti sul lavoro.
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Il “rapporto ombra” D.I.Re.: radiografia delle istanze di una lobby
Il "rapporto ombra" di D.I.Re. destinato al Consiglio d'Europa è un compendio di bugie, falsificazioni e ideologia mirante all'ampliamento dei privilegi femminili, con la pianificazione di un futuro che è un film dell'orrore per tutti, uomini in primis.
Ro$a No$tra all’assalto della magistratura (ma non passerà)
Il Sole24Ore pubblica lo stralcio di una pubblicazione che auspica la "rieducazione" dei giudici affinché credano sulla parola alle accuse delle donne. Un piano eversivo contro cui ogni persona per bene dovrebbe prendere pubblicamente posizione.
Candidature che scivolano sui morti
Nei centri decisionali sovranazionali si decide il futuro. Il femminismo suprematista vuole metterci sopra le mani e per questo D.I.Re. candida proprie attiviste e dirigenti, mettendo a frutto mesi di propaganda pressante costruita su morti vere e tragiche.
Cara Ambra, grazie per il coraggio
Ambra Angiolini sbotta contro le proteste femministe per la scarsa presenza di cantanti donne al concertone del primo maggio. Si arriverà alle quote rosa anche lì? Esiste limite al ridicolo?
Doppi standard e privilegi: il caso emblematico di Nicholas Cage
di Francesco Toesca - La vicenda del divorzio lampo di Nicholas Cage e della richiesta di assegno dell'astuta ex svela numerosi doppi standard a vantaggio delle donne e progettati per massacrare l'uomo.
Lo sporco business del patrocinio gratuito “in rosa”
Le donne presunte vittime di violenza accedono al gratuito patrocinio per costituirsi parte civile. Ma se tutto è basato su false accuse e e il procedimento finisce in assoluzione, chi paga? Sempre lo Stato, ovviamente. La storia di un privilegio devastante.
Frosinone: l’omicida è la madre ma in carcere va il padre
Una madre uccide il figlio strangolandolo e confessa il delitto. E' pazza, si dice, e parte la solita litania giustificatoria. In carcere intanto ci va lui: l'uomo, il padre, anche senza alcuna prova a suo carico. Come sempre. Ma quando basta?
La governatrice Marini: “costretta a dimettermi perché donna”. Come no!
di Alessio Deluca - Catiuscia Marino, presidente della Regione Umbria, si dimette per i raggiri di un concorso nella sanità regionale. "Perseguitata in quanto donna", si lamenta. Con una sfacciataggine possibile solo in questi tempi di distorsione totale della realtà.
Nullafacenti che manifestano, mentre altri sgobbano
Perché le persone per bene non riescono mai a organizzarsi in contro-manifestazioni opposte a quelle femminaziste? Semplice: perché la gente seria lavora.
Incentivi all’impresa in rosa: i numeri dell’ennesimo privilegio
Fioccano gli incentivi per l'imprenditoria femminile. Ma sono incentivi che rendono o è puro clientelismo? I numeri, quelli veri, parlano chiaro. E sono impietosi.
Un altro applauso ai non-stupratori della Circumvesuviana
Come previsto, lo stupro della Circumvesuviana era una falsa accusa. Che ha portato tre innocenti in carcere e sulle prime pagine. Ora è il tempo delle scuse. Ora è tempo di sovvertire questo andazzo inaccettabile.
Solo uomini pronti a morire: ora negli USA è incostituzionale
Negli USA essere pronti a morire in battaglia era "privilegio" solo maschile. Se non si era disponibili e non ci si iscriveva nell'obbligatorio Selective Service arrivavano multe e penalità pesanti. Ora un giudice ha deciso che tutto questo è discriminatorio e deve valere anche per le donne. Benvenute nelle delizie mortali del "patriarcato", dunque.
Un altro stalking “standard”
Cosa può spingere una donna a perseguitare l'ex? Il dolore per la storia finita? Certamente no! Il problema è la perdita dei ricchi vantaggi economici. Come nelle separazioni. O come nelle mobilitazioni di piazza di Ro$a No$tra.
Quando la storia non insegna: tre storie vere nel nome dei figli
Tre storie di separazioni disastrose e di arrendevolezze maschili inspiegabili e dannose per tutti, a partire dai figli.
Lorella Cuccarini: un modello che fa incazzare le femministe
Lorella Cuccarini esprime concetti che mandano in bestia le femministe. In realtà irritate da altro: il modello della Cuccarini è l'antitesi vivente della mancanza di qualità umane e professionali su cui il femminismo radicale odierno fonda le proprie istanze e la propria ideologia tossica.
“Lei non sa chi sono io”. Oh, eccome se lo sappiamo…
Prosegue la tragicommedia dell'Onorevole pentastellata Lapia, che cambia versione a raffica nonostante si moltiplichino prove e testimoni che potrebbe aver simulato tutto.
Il paradigma di Mara Lapia la tuffatrice
Mara Lapia pare si sia tuffata e non sia stata picchiata e maltrattata. Così emerge da un audio che circola in rete di cui ancora si sa poco. Se non è una fake news, abbiamo una nuovo possibile modello e caso standard per i centri antiviolenza.
Il “dossier D.I.Re.” (anteprima)
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Casa delle donne: Virginia Raggi sale in cattedra
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