Come previsto, le forze contrarie alla libertà di pensiero e parola riescono a forzare: l'Aperitivo con lo stalker viene annullato. Anzi no.
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Un altro uomo morto. E non è un videogame
Il femminismo è penetrato anche nel mondo dei videogame. E anche lì distribuisce ipocrisia, danni, distruzione, bugie e morte.
“Aperitivo con lo stalker”: il bavaglio è già pronto
Chi teme che sulla violenza di genere emerga un punto di vista diverso è già mobilitato con armi pesanti per... un confronto? No, per il bavaglio.
Il “Piano antiviolenza” dell’Emilia Romagna
Le politiche dell'Emilia Romagna contro la violenza sulle donne sono impregnate di ideologia tossica e di pretesti di business. Eccone la spiegazione.
Le vere cause del flop del Codice Rosso
I motivi del fallimento del Codice Rosso sono più profondi di quanto si pensi. Le correzioni possibili sono estremamente complesse. Specie in Italia.
E (come previsto) il “Codice Rosso” implode
Come previsto da questo blog, il Codice Rosso fa esplodere il sistema. Un profluvio di false accuse intasa le Procure mandando in panico i procuratori.
Il “Codice rosso” funziona! Anzi no…
Annuncio dei media in pompa magna: aumentano le denunce grazie al "Codice Rosso"! Toni trionfalistici per quella che in realtà è una pessima notizia.
Anche il lutto cittadino è sessista
Nicola Pizzi, sgozzato per strada dall'ex moglie, non è degno del lutto cittadino, secondo il sindaco. Uomini discriminati da vivi, ma anche da morti.
Per “La Nuova Sardegna” un piagnisteo è più degno di altri
La Nuova Sardegna pubblica un articolo su una donna minacciata. A ragionarci sopra però sembra la solita propaganda per arraffare qualche click in più.
Il vizietto dell’iperbole come alibi
Michela Murgia giustifica la violenza verbale di Chef Rubio definendola "iperbole". Anche i giudici lo fanno, per coprire le malefatte contro gli uomini.
E Nadia Somma scivola su Fabio Nestola
Nadia Somma sbeffeggia una ricerca scientifica di Fabio Nestola, palesemente senza averla letta. Lo studioso risponde sturandole le orecchie.
Il Movimento 5 Stelle mente per intestarsi il “Codice Rosso”
Il Movimento 5 Stelle, uno dei maggiori partiti "anti-uomo" italiani, si intesta l'orrore giuridico del "Codice Rosso", mistificando dati e realtà.
Violenza sulle donne: da Prato un’overdose di mistificazioni
Un quotidiano di Prato anticipa le mistificazioni che a breve si faranno sul periodico dossier del Ministero dell'Interno. Complice la Procura locale, si spacciano allarmismi infondati sulla violenza contro le donne.
“Volti nascosti”: luci e ombre di un’iniziativa contro la pedofilia
Un'iniziativa contro la pedopornografia parte bene nelle intenzioni, ma viene realizzata fuori misura. Le autorità intervengono e ne nasce una polemica con al centro la criminologa Roberta Bruzzone.
Media e movimento LGBT: per manipolare spesso basta solo omettere
Si è gridato ovunque con indignazione per l'uccisione a San Pietroburgo dell'attivista LGBT Elena Grigorieva. I media nostrani però omettono il finale: non è stato un omicidio ideologico.
LGBT e femministe hanno un nemico comune: la maternità
Chi odia di più la maternità, gli LGBT o le femministe? Raccolti dati e fatti, non c'è differenza. Entrambi mirano alla distruzione dell'atto generativo. E per entrambi l'arma principale è la promozione dell'aborto indiscriminato.
Bibbiano, Italia. Cerchiamo di capire cosa sta realmente accadendo
di Elisabetta Frezza - Il superamento culturale e politico dei fatti della Val D'Enza passa per un lavoro gigantesco di revisione del ruolo dello Stato nella sua relazione con la famiglia e con le devianze ideologiche che agiscono per fanatismo e interesse.
Eleonora De Nardis: quando per parlare di “amore violento” serve un buon CV
Eleonora De Nardis presenta al Senato, invitato da Fedeli e Valente, il suo libro "Sei mia. Un amore violento". Ma ha le qualifiche per farlo? Anche troppe...
Cronache di ordinaria follia… di genere
di Giuseppe Augello - Pochi lo hanno notato, ma molte delle notizie di cronaca sono macchiate dall'inquinamento nazifemminista. Dall'omicidio del carabiniere Cerciello Rega a Roma fino alle baruffe amorose tra magistrati, tutto si riduce al tentativo di distruggere l'uomo.
Giustizia di genere o giustizia degenere?
Assassina (di una donna e per gelosia), rea confessa, viene condannata a 14 anni ma ne sconta solo sei, poi viene collocata al lavoro. Prima che gli altri utenti la insultassero, postava gaiamente la sua nuova vita su Facebook, esibendo senza remore il privilegio di essere donne in Italia.